L’email

mercoledì 3 Novembre 2021

Crisi economica o pandemia, i nazifascisti cavalcano sempre le emergenze

Dall’antiscienza al complottismo, dalle violenze squadristiche alla mancata o errata analisi di gran parte del pensiero operaio sulla situazione politica e sociale nel primo dopoguerra. Una lezione non abbastanza meditata (spesso sconosciuta) da chi oggi, con un passato e perfino un presente di sinistra, talora anche radicale, scende in piazza contro vaccini e green-pass

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 133 Anno

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

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giovedì 14 Marzo 2024

L’assalto al treno in Valmozzola, pietra miliare della Resistenza

L’azione si svolse il 12 marzo 1944 sull’Appennino parmense, ma le conseguenze ebbero sviluppi fino in Lunigiana, dove si consumò la feroce rappresaglia nazifascista. Protagonisti furono partigiani spezzini, diversi per vicende personali e appartenenze politiche. E dalla Spezia vennero i massacratori, i militi della Xª Mas di Junio Valerio Borghese. Però nell’Appennino parmense a fianco di quei combattenti per la libertà c’erano i contadini, mentre in Lunigiana erano isolati e fu più facile colpirli. Nell’80°, una ricostruzione storica anche sulla base di testimonianze finora inedite

Gli unici muri che non dividono!

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