Un Comitato Unitario Antifascista per diffondere la cultura dei valori democratici e della pace sanciti nella Costituzione italiana e chiederne il rispetto anche nelle istituzioni comunali. Nato a Grosseto il 18 aprile su iniziativa dell’ANPI Provinciale “Norma Parenti”, il Comitato rappresenta nello stesso tempo un importante punto di arrivo e una nuova partenza per il contrasto al fascismo nella cittadina maremmana. Ne fanno parte Partito Democratico, CGIL, ARCI, Libera, Legambiente, Sinistra Italiana, Possibile, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Comunista italiano, Rete degli Studenti Medi, Forum Cittadini del Mondo, Agende Rosse, Working Class Hero, Festival Resistente e il Comitato per la Costituzione.

Nella sede dei partigiani del capoluogo, la “Elvio Palazzoli”, l’organo ha riunito sia i partiti, i sindacati e il mondo associativo – che lo scorso 18 febbraio avevano protestato con un presidio sotto la prefettura contro l’apertura di una sezione di CasaPound – sia le formazioni politiche e le rappresentanze sindacali e associative sempre più preoccupate per le esternazioni di esponenti della maggioranza in Consiglio comunale appartenenti alle tartarughe frecciate. Nel silenzio del Sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che non una volta ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Gino Tornusciolo, eletto in una lista di destra e poi passato a CasaPound, mentre la sigla estremista e sovranista sembra farla sempre più da padrona a Grosseto (vedi http://www.patriaindipendente.it/idee/copertine/grosseto-noir/).

Ormai da mesi in città la tensione è altissima e Tornusciolo sembra far di tutto per alzare il tiro. Di recente il consigliere di CasaPound è intervenuto sulla vicenda dei gas nervini in Siria condividendo con un post su facebook la tesi negazionista della mancanza di prove dell’Olocausto e dell’uso dello Zyklon B nei campi di sterminio nazisti.

Ma l’elogio dei regimi mussoliniano e hiltleriano sembra divenuta una costante del rappresentante comunale, nonostante le puntuali smentite al sollevarsi dell’indignazione della cittadinanza democratica.

Il Comitato Unitario Antifascista darà voce a quanti, ritengono “inaccettabile che nell’ambito delle istituzioni della Repubblica, come nel Consiglio Comunale di Grosseto, si sostengano posizioni apertamente fasciste”. Perché nulla hanno a che fare con la libertà, tutelata dalla Costituzione, di esprimere pareri.

Il primo atto del Comitato è stato la sottoscrizione dell’appello congiunto per la pace di ANPI, ARCI, CGIL; UIL, ACLI nazionali, firmato anche da Don Luigi Ciotti, Alessandro Pace e Sandra Bonsanti, tra gli altri. Un richiamo all’art.11 del testo di legge fondamentale della Repubblica italiana che insieme alla divulgazione della cultura democratica e antirazzista è uno dei punti del programma antifascista del Comitato Unitario grossetano. Intanto un obiettivo immediato su cui si sta lavorando coralmente e intensamente è la manifestazione del 25 aprile, Festa nazionale della Liberazione dal nazismo e dal fascismo. A Grosseto, dopo le celebrazioni istituzionali alla presenza delle Autorità civili e militari, a Piazza Dante ci sarà una grande iniziativa contro il neofascismo con interventi dell’ANPI nazionale (Carlo Ghezzi) e locale, della CGIL e della Rete degli Studenti Medi. Molto attese le parole del Sindaco maremmano Vivarelli Colonna: chissà, forse in questa occasione riuscirà finalmente a ricordare che il suo incarico è frutto di una storia democratica nata con la Resistenza.