scala -2Milano, 20 aprile 2016. Cielo azzurro, una nuvola sola che passa allegra e veloce quasi come il tram che corre e stride di freni proprio alla fermata davanti al Teatro alla Scala di Milano. Le maschere con la divisa elegante e il tricolore al braccio danno il benvenuto e accolgono, con sorrisi e calore, vecchi partigiani, personalità, cittadini milanesi, ma soprattutto i loro colleghi di lavoro che, felici, fanno gli onori di casa.

Oggi a Milano – ma la risonanza di questa “festa” travalica i confini della città – s’inaugura la Sezione ANPI Teatro alla Scala.

“Un regalo per tutta la città” le prime parole di saluto e vicinanza del Sindaco Giuliano Pisapia. “Legare la storia della Scala, simbolo della nostra città nel mondo, alla testimonianza di libertà e democrazia che l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia porta con sé, ha un grande valore per Milano, Medaglia d’oro della Resistenza” e subito l’emozionante ed orgoglioso intervento del nuovo Presidente di Sezione Roberto Benatti che precede il Direttore Riccardo Chailly che con una citazione di Gramsci illumina ancor di più la sala del ridotto della Scala: «L’istruzione e la cultura sono un bisogno primario, unica salvezza per se stessi e prima arma di riscossa alla barbarie».

scala -4Il Presidente Nazionale dell’ANPI, Carlo Smuraglia, regala copie della Costituzione, stringe mani, si commuove quando appaiono immagini di una Scala ridotta a macerie dalla guerra che il fascismo ci ha imposto, e poi la musica… la musica di un concerto storico.

Milano, 11 maggio 1946. Il Teatro alla Scala riaprì dopo la ricostruzione e il Maestro Arturo Toscanini diresse un concerto di Libertà, un ritorno “a casa” dopo gli anni di esilio all’estero nel periodo del fascismo, dopo che si rifiutò di suonare “Giovinezza” al Comunale di Bologna.

Il concerto, ha ricordato il Presidente nazionale dell’ANPI Carlo Smuraglia, fu «un atto politico». E oggi grazie ai musicisti, ai cantanti, alle maestranze, a tutti i lavoratori si compie un’altra bella pagina di memoria e partecipazione attiva, un altro importante atto politico.

L’applauso più lungo è per Armando Burattin (95 anni) e Franco Fantini (90) che in quel concerto del 1946 suonarono. Per Fantini fu la prima volta alla Scala, per Burattin un ritorno a casa, concluso dopo anni di terrore e guerra.

scala -3Le locandine di oggi e del maggio 1946, un bellissimo ricordo per un giorno speciale, l’orgoglio di essere “ANPI”.

scala-1La nascita della nuova sezione ANPI Teatro alla Scala è la conferma che i principi sanciti dalla nostra Costituzione – la democrazia, la libertà, la giustizia sociale – sono valori più che mai attuali, radicati e diffusi nello spirito della nostra Milano.

Le parole che terrò a mente, il cielo terso ed un vento insolito per Milano mi spingono verso casa, fischiettando qualche nota che il Teatro alla Scala, senza accorgermi, mi ha infilato nella mente.

Ivano Tajetti, ANPI Provinciale Milano