“Oggi Libero si dedica a un evento che fa capire quanto sia forte la tendenza dei governanti europei a perdere tempo in discussioni oziose. Ci riferiamo – scrive il 23 agosto Vittorio Feltri nell’editoriale – al vertice tenutosi a Ventotene, un’isola sulla quale il fascismo (bonario ai limiti della stupidità) confinava gli oppositori per evitare che rompessero le scatole sul continente. Un’isola bellissima, dove una moltitudine di antimussoliniani trascorse qualche anno di vacanza gratis, mangiando e bevendo a spese dello Stato. Il che dimostra che ai tempi essere contro l’infausto regime conveniva”.

È il malinconico ritornello di una antica canzone. Ricordate la “dittatura benevola”? Affermò Berlusconi: “Sì, Mussolini non ha mai ammazzato nessuno, Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confino”.

Malinconico, come Malinconico Autunno (De Crescenzo, Rendine, 1957), famosa canzone napoletana magistralmente interpretata – si ricorderà – da Roberto Murolo. “Chi mm’ha lassato pe’ nun turná, chisà a che penza… chisà che fa…”. E così, nel tramonto della figura del già leader di Forza Italia e nella disintegrazione della coorte che lo circondava, si sente l’agro sapore della nostalgia del tempo che fu, la saudade di un amore disperso, vilipeso, dimenticato: chi m’ha lasciato per non tornare, chissà che pensa, chissà che fa…

Ma qualcosa rimane, ecco, perché l’amore, la passione, l’irrefrenabile libido certo, passa, ma in fondo lascia un testimone, scava un solco, consegna una sia pur esile traccia. Voilà il testimone, il solco, la traccia: la vacanza gratis al confino. Eccoli, di nuovo uniti come un tempo, il Feltri e il Berlusconi, sotto il volto mascelloso, ma in fondo sereno e rassicurante, di un Uomo chiamato Benito. Anche Lui, sia chiaro, ha avuto i suoi difetti; uno per tutti: era troppo, troppo buono. Altro che persecuzioni! Lui, gli antifascisti li mandava in ferie. E certo che conveniva essere antifascisti! Aragosta e champagne sugli scogli per qualche annetto, a spese dello Stato.

Malinconico autunno di un Unto e di un Cantore. Eja eja ala-qua!