Immaginiamo, in un mondo parallelo, che passi la riforma costituzionale. Elezioni, insediamento del nuovo Senato. Qualche mese dopo…

Pièce teatrale in una scena (ed è fin troppo).

Personaggi: Senatore Sindaco Pinco – Senatore Consigliere regionale Pallino – Senatore Consigliere regionale Caio – Addetta alla bouvette

Scena: Bouvette di Palazzo Madama. I tre senatori stanno bevendo un caffè.

Senatore Sindaco Pinco – Ho saputo che c’è Aula per martedì 29 febbraio. Mi spiace, ma non ci sarò. Devo intervenire in Consiglio comunale sulla faccenda dell’inquinamento da traffico. Se io non ci sono, mi sbranano.

Senatore Consigliere regionale Pallino – Non dirlo a me. In Regione ho la Commissione sanità che si incontra con i tecnici del nuovo complesso ospedaliero.

Senatore Sindaco Pinco – Non andarci in Commissione. Ci saranno gli altri membri…

Senatore Consigliere regionale Pallino – Ma sono io il relatore! Credo però che parteciperà all’Aula il Senatore Caio.

Senatore Consigliere regionale Caio – Ti sbagli, Senatore Pallino. Il 29 febbraio non ci sarò più.

Senatore Consigliere regionale Pallino – Come non ci sarai più?

Senatore Consigliere regionale Caio – Hai dimenticato che fra pochi giorni si scioglie il mio Consiglio regionale? Di conseguenza decado anche dall’incarico di senatore.

Senatore Sindaco Pinco – Ma pensa! A proposito, quale sarebbe il calendario dei lavori? Non ricordo l’ordine del giorno.

Senatore Consigliere regionale Caio – Mi pare la verifica dell’impatto di alcune politiche dell’Unione europea sul territorio della Sicilia. È l’articolo 55 della nuova Costituzione.

Senatore Sindaco Pinco – Sicilia? Ma non ci sono senatori delle Regioni a Statuto speciale. Sai bene che gli Statuti speciali prescrivono l’incompatibilità della carica di consigliere regionale con altre cariche. E per cambiare gli Statuti occorre una legge costituzionale. Per capirci: il senatore deve necessariamente essere un consigliere o un sindaco, ma il consigliere delle Regioni a statuto speciale non può essere senatore.

Senatore Consigliere regionale Caio – E quando sarà incardinata la legge costituzionale?

Senatore Sindaco Pinco – E chi lo sa? Campa cavallo…

Senatore Consigliere regionale Pallino – Ma, scusate, senza senatori consiglieri delle Regioni a Statuto speciale, come fa il Senato delle autonomie a decidere qualcosa sulla Sicilia?

Senatore Sindaco Pinco – Vattelappesca! Fra l’altro mi pare che si discuta anche della storia del ponte…

Senatore Consigliere regionale Pallino – Quale ponte?

Senatore Sindaco Pinco – Il ponte sullo Stretto. Sai, hanno già iniziato i lavori, centinaia di milioni. Però stanotte c’è stato il guaio.

Senatore Consigliere regionale Caio – Ancora guai?

Senatore Sindaco Pinco – Vedi tu. In mare aperto, proprio dove hanno iniziato a costruire i piloni di sostegno, la faglia si è spostata di 48 metri. Ed è finito tutto in acqua. Per fortuna in terraferma non è successo niente. Lo sanno anche i bambini che è una zona ballerina.

Senatore Consigliere regionale Caio – Ma il 29 ci sarà gente in Aula o no?

Senatore Sindaco Pinco – Non credo. Sarà come per le ultime quattro Aule. Mancanza del numero legale. Ma insomma, Senatore Caio, allora ci abbandoni?

Senatore Consigliere regionale Caio – Ve l’ho detto. Si scioglie il Consiglio. Che ci posso fare? Mi risulta che questo mese in totale decadono 12 senatori consiglieri regionali.

Senatore Sindaco Pinco – È una strage…

Senatore Consigliere regionale Caio – No, non è una strage. È una porta girevole. Non hai neanche il tempo di capire cosa devi fare, che compiti hai…

Senatore Sindaco Pinco – Francamente questo non lo ha ancora capito nessuno. Oramai conosco a memoria l’articolo 55 comma 5 della Costituzione riformata. Il Senato “esercita funzioni di raccordo”, e che vuol dire? “Concorre all’esercizio”, e che significa? “Valuta le politiche pubbliche”, “verifica l’impatto delle politiche dell’UE”, “concorre ad esprimere pareri”, “concorre a verificare l’attuazione delle leggi”. E poi l’articolo 70 “può svolgere attività conoscitive”. È la festa del nulla. E poi c’è il pasticcio del ricorso alla Consulta…

Senatore Consigliere regionale Pallino – Quale dei tanti?

Senatore Sindaco Pinco – Quello dei Presidenti delle Regioni. Come sapete, l’articolo 121 della Costituzione dispone che “Il Presidente della Giunta rappresenta la Regione”. Ma con la riforma i senatori rappresentano le istituzioni territoriali. Per cui non si capisce più chi rappresenta che cosa.

Senatore Consigliere regionale Pallino – Beh, questo è poco ma sicuro. Per rappresentare qualcuno devo avere poteri, compiti e risorse. E dove stanno? Certo che quei poveretti della Corte Costituzionale…

Senatore Consigliere regionale Caio – Quei poveretti cosa?

Senatore Consigliere regionale Pallino – … sono travolti dai ricorsi. Migliaia e migliaia. Su tutto: non è una riforma, è una gruviera. E poi c’è certa gente…

Senatore Consigliere regionale Caio – Non farti tirare le parole di bocca…

Senatore Consigliere regionale Pallino – Parlo dei tre sindaci e dei sette consiglieri che si sono fatti eleggere per godere dell’immunità parlamentare. Se è vera la metà delle cose che si dicono sul loro conto…

Senatore Sindaco Pinco – Così va il mondo, senatore Pallino.

Senatore Consigliere regionale Caio – È vero, così va il mondo.

Senatore Consigliere regionale Pallino – E già…

Addetta alla bouvette, con deferenza – Scusate se mi permetto, Onorevoli senatori. Posso sapere cosa avete votato al referendum del 4 dicembre?

Senatore Sindaco Pinco, coprendosi la bocca – Certo! Ho votato Sì, perché è una riforma attesa da trent’anni dagli italiani!

Senatore Consigliere regionale Pallino, coprendosi gli occhi – Ho votato Sì, perché si velocizza il processo legislativo!

Senatore Consigliere regionale Caio, coprendosi le orecchie – Ho votato Sì, per un’Italia più efficiente!

SIPARIO