Se l’Anpi fosse una nave, sarebbe un’ammiraglia, vien da pensare, con una capacità straordinaria – che non finisce mai di stupire – nel fare memoria attiva e dare voce compiuta alle richieste democratiche della società civile.

L’iniziativa “L’antifascismo in marcia”, lanciata per rispondere all’allarme e alle preoccupazioni generate dalle ripetute e sempre più arroganti esibizioni di forza e violenza delle organizzazioni di estrema destra, è stata un forte richiamo alla responsabilità lanciato alle istituzioni della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza. A cominciare da quelle locali. Razzismo, xenofobia, nostalgie del regime non devono far parte del presente, non devono avere spazio alcuno, hanno ribadito gli iscritti dell’Anpi il 28 ottobre scorso. Non solo. La manifestazione nazionale ha dimostrato, ancora una volta, di saper unire, operando con altre associazioni e sodalizi del territorio, sindacati, partiti politici e cittadini di ogni generazione. Accomunati tutti da una richiesta di democrazia. Sappiamo bene che in realtà è un lavoro svolto nel quotidiano, con gran fatica, spesso senza risonanza mediatica. Ma questa volta, a conferma dell’autorevolezza e dell’impegno dell’Anpi, il 28 ottobre 2107, l’anniversario della marcia su Roma, l’inizio di una delle pagine più buie della storia del Paese e dell’Europa, si è trasformato in una giornata bellissima, partecipata, festosa e nello stesso tempo determinata. Lo documentano le fotografie, i video, le cronache arrivate all’Anpi nazionale dai Comitati provinciali e da Sezioni di ogni parte d’Italia, letteralmente. Ve ne proponiamo un assaggio (sarebbero centinaia) con un pizzico di orgoglio. Immagini di palazzi comunali con affissi il cartello “istituzione antifascista”, monumenti partigiani visitati da grandi e piccini, lezioni di storia, piazze e strade attraversate da cortei, fiaccolate, o animate da presidi. E poi scatti di concerti, canti e serate in festa. Perché è questa la meraviglia della democrazia: porta con sé un’immensa gioia di vivere. Buona visione.


Cominciamo il nostro viaggio da Potenza, perché il lavoro delle Anpi locali è riuscito a coinvolgere pienamente le Istituzioni della Repubblica. Scrivono gli associati lucani:Sappiamo di doverci dotare di buona lena per una battaglia, culturale soprattutto, che potrebbe durare a lungo! Vorremmo fare ancora di più pur consapevoli che “L’antifascismo in marcia” del 28 ottobre è riuscito a realizzare tantissimo in mezzo a tantissime difficoltà! Siamo riusciti a far esprimere i parlamentari, l’Assemblea provinciale dei sindaci e anche i primi cittadini dell’area nord della Basilicata, i sindacati Cgil, Cisl e UIL Regionali.

Grande è stata la risonanza mediatica dell’evento: ne ha parlato un servizio del Tg3 Basilicata e molti quotidiani locali”. Non solo. La scritta “le istituzioni sono antifasciste” si è potuta leggere sulla facciata di diversi comuni: ad iniziare da quello di Potenza, capoluogo di Provincia e di Regione. Tra le prese di posizione democratiche ricordiamo quella del Sindaco di Lauria, Angelo Lamboglia, che ha fatto sua l’iniziativa dei cartelli. Così anche a Sasso di Castalda, Tito, Lavello e in altri Comuni della provincia. Inoltre il giorno precedente è stato approvato dall’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Potenza un importante odg, in cui si “afferma il valore democratico ed antifascista delle istituzioni della Repubblica contro rigurgiti antisemiti, xenofobi e razzisti, in coincidenza con i 95 anni dalla marcia su Roma che segnò l’inizio della dittatura fascista”.

Le foto da Potenza e dintorni (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


Il 28 ottobre si è svolto a Verbania nella sede storica dell’Anpi, nell’ex Istituto Rosa Franzi, un incontro/conferenza a cui hanno partecipato una cinquantina di persone. Relatori il prof. Gino Carissimi, docente di storia e filosofia al liceo scientifico Galois, e il giornalista scrittore Mauro Rampinini, già autore di una tesi di laurea relativa proprio all’avvento del fascismo nel Verbanese. L’evento si è concluso con un miniconcerto del coro Volante Cucciolo che ha proposto canti partigiani.

Verbania (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


A Macerata in Piazza della Libertà si è tenuto un “Presidio antifascista” della Rete Antifascista Maceratese, costituita a livello provinciale su iniziativa dell’Anpi, con la partecipazione di altri soggetti associativi, politici e sindacali del territorio.

È stata inoltre inviata una lettera ai Sindaci della provincia, sollecitando una “dichiarazione di antifascismo” da parte delle Istituzioni locali. Ad aderire pienamente alla mobilitazione  sono stati i primi cittadini del Comune di Macerata, Pollenza e San Severino Marche. Ecco le foto di MacerataSan Severino Marche e Civitanova (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


Un momento dell’inaugurazione della sede Anpi Trexenta a San Basilio (CA)

Il 28 ottobre in Sardegna, a San Basilio, in provincia di Cagliari, è nata la sezione Anpi Trexenta. Al civico n. 48 di via Umberto I i cittadini democratici hanno un luogo di incontro nella “casa dei partigiani e degli antifascisti”. «Piantiamo una bandiera e proponiamo un presidio democratico in un momento grave della storia nazionale», ha detto Marco Lostia, Presidente sella sezione Anpi Trexenta. Il 28 inoltre è stata inaugurata  “Pagine di storia contemporanea”. Alla doppia festa hanno partecipato il Presidente provinciale Anpi, Antonello Murgia, il prof. Andrea Pubusa, docente di diritto dell’Università di Cagliari e l’ex assessore provinciale al Lavoro Lorena Cordeddu. Poi spazio ai canti popolari interpretati da Roberto Deiana e Stefano Pisano.


Ecco le foto arrivate dall’Anpi di Ancona  (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


A Bari, la manifestazione del 28 ottobre è stata promossa dall’ANPI unitamente al Coordinamento antifascista provinciale, che raccoglie la Cgil, l’Arci, Libera e numerose associazioni studentesche democratiche. La manifestazione ha avuto inizio con un raduno in Largo Chiurlia, all’ingresso della città vecchia, i cui abitanti si opposero vittoriosamente nell’agosto 1922, sotto la guida di Giuseppe Di Vittorio, agli assalti delle squadracce fasciste che volevano occupare la Camera del Lavoro. Da quella piazzetta si è mosso un corteo che ha attraversato le stradine del borgo antico fino a raggiungere la scuola materna “Diomede Fresa”, eretta negli anni Trenta sul luogo stesso in cui sorgeva la sede sindacale, quasi a volerne cancellare persino la memoria. Nell’auditorium dell’istituto scolastico, introdotti da Anna Lepore, vicepresidente provinciale dell’Anpi, hanno preso la parola la presidente del I Municipio, Micaela Paparella, anche in rappresentanza del Sindaco, poi il presidente dell’Arci locale, Luca Basso; la segretaria della Cgil Gigia Bucci e il presidente dell’Anpi Ferdinando Pappalardo, che ha spiegato le ragioni di una iniziativa collocata in una data del tutto inusuale perché estranea al calendario civile della democrazia e dell’antifascismo. A seguire il prof. Luigi Masella, ordinario di Storia contemporanea nell’Ateneo barese, ha introdotto una conversazione sui prodromi e sulle conseguenze della marcia su Roma, sottolineando l’attualità del monito che viene da quell’evento ormai remoto; chiarendo cioè come, oltre agli errori compiuti dai partiti politici dell’epoca nonché alle complicità della monarchia e degli apparati dello Stato, l’ascesa del fascismo fu favorita da un ventennio di virulenta polemica antidemocratica e antiparlamentare, e di esasperazione nazionalistica.


A Modena, sabato 28 e domenica 29 ottobre, momenti di grande impegno politico antifascista. Una partecipazione oltre ogni previsione il 28 , con oltre 800 persone che hanno percorso la via principale della città (via Emilia) raccogliendosi davanti al Sacrario dei Caduti della Resistenza in piazza Torre, e con forza hanno espresso fermamente il proprio NO ai rigurgiti fascisti.
Così anche domenica nel parco della Resistenza di Modena si è deprecato in modo fermo, insieme a tante persone, gli atti vandalici alla memoria e contro la Resistenza avvenuti negli ultimi tempi, tra i quali gli oltraggiosi disegni di svastiche sulla stele a ricordo di Gina Borellini, medaglia d’oro al valor militare.
La presenza, a sostegno dell’antifascismo, di tanti cittadini e cittadine, dei Sindaci e dei rappresentanti di tutto il mondo politico e democratico di Modena e Provincia, conforta e rassicura.

Modena (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


Antifascisti nella sala del Consiglio comunale della Città metropolitana di Reggio Calabria durante la manifestazione del 28 ottobre 2017. All’iniziativa, oltre agli esponenti di Anpi, Cgil e Arci, erano presenti il Sindaco, Giuseppe Falcomatà, il Presidente del Consiglio comunale, Demetrio Delfino, con altri consiglieri comunali, un assessore comunale e uno regionale.

Reggio Calabria (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


A Biella, città medaglia d’oro della Resistenza Hanno risposto in molti all’invito rivolto dall’Anpi nazionale di scendere in piazza il 28 ottobre per ricordare a chi non sa o non vuole ricordare che cosa sia stato il fascismo, che proprio in quella data, nel 1922, segnò l’inizio di un tragico periodo.

L’appuntamento è stato in piazza San Giovanni Bosco, conosciuta da tutti i biellesi come San Cassiano, da cui ha preso il via una camminata che, più che per le strade del quartiere di Riva e del Centro, si è mossa fra passato e presente, a toccare le ferite inferte dalle squadracce fasciste a partire dal 1921 fino al 1945.

Decine di gambe che si spostano da una lapide a una targa, decine di occhi che vedono quello che ha combinato il regime fascista, decine di mani che reggono bandiere e striscioni, giunti anche dalla vicina Valsesia. Decine di orecchie che ascoltano una breve sintesi dei fatti, decine di silenzi in raccoglimento ed ancora decine di voci che intonano Bella ciao.

Giunti alla tristemente nota villa Schneider ci si sofferma per una breve riflessione in compagnia del Sindaco della città e di alcuni (pochi per noi) altri Sindaci del circondario. In questa palazzina di piazza Lamarmora ci sarà fra pochi giorni la sede del Comitato provinciale Anpi: ci sono voluti 72 anni per questo insediamento così simbolico, dalle SS ai Partigiani ed ai loro eredi che si interrogano e provano ad essere Partigiani oggi. Riuscire a portare lì dentro le foto, i documenti, i ricordi anche tristi è un segno positivo. È un sogno fortemente inseguito che finalmente si concretizza, ma è forte la nostalgia per i tanti che non hanno fatto in tempo a vederlo realizzato.

Le persone in marcia hanno dimostrato che l’antifascismo, origine della nostra Repubblica e della nostra Costituzione, ha un corpo solo, capace ancora di muoversi per una ragione fondamentale come contrastare il fascismo.

Biella (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie) Foto: Luciano Guala e Franco Barile


A Caronno Pertusella (VA) l’Anpi è stata in piazza nel centro storico con un gazebo, incontrando la cittadinanza. Un’occasione per fare comunità nel nome della difesa della democrazia.

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A Benevento un convegno dal titolo “A settant’anni dalla Costituzione repubblicana” con il Presidente del Comitato provinciale Anpi, Amerigo Ciervo, il procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro, e il responsabile Anpi meridione, Vincenzo Calò.  Durante l’incontro è stato proposto un contributo video di Lidia Menapace.

Poi, intitolazione della rotonda antistante lo stadio cittadino a Maria Penna, partigiana beneventana, uccisa dai fascisti con il marito Rocco Caraviello e Mary Cox,  a Firenze, nel giugno 1944. Sono intervenute la figlia, Luisa Caraviello e la nipote Cristina.

Per finire, serata con gli attori della Solot che, insieme a iMusicalia, la sera del 28 ottobre hanno rappresentato La partigiana, un’azione scenica dedicata al sacrificio di Maria.

Benevento (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


L’Anpi Aprilia (LT) sezione “Vittorio Arrigoni” è stata in piazza il 28 Ottobre 2017 assieme a tutte le organizzazioni politiche, associative e sindacali per condividere un percorso di valori comuni antifascisti, dei diritti, di uguaglianza, di rispetto della Repubblica e della Costituzione nata dalla Resistenza.

Il 28 ottobre è stato un giorno antifascista come lo sono tutti i restanti 364 giorni dell’anno!

A Formia, presidio, gazebo e volantinaggio 

ApriliaFormia (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


A Bologna cittadini, sindacati, associazioni insieme alle Istituzioni (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


A Bolzano l’Anpi ha convocato la cittadinanza in Piazza Adriano per una cerimonia davanti al Monumento ai Caduti per la libertà (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


Il tavolo della Consulta antifascista

A Catanzaro è nata la “Consulta antifascista”. Per la prima volta dopo moltissimi anni la sinistra (intesa tutta, dal Pd in poi ) con Cgil, Rete degli studenti, si è ritrovata a discutere su invito dell’Anpi provinciale sulle tematiche alla base della giornata antifascista del 28 ottobre.

La Consulta provinciale terrà alta l’attenzione in difesa della  democrazia e dei valori di libertà e uguaglianza. La proposta è arrivata dall’Associazione nazionale partigiani guidata a Catanzaro da Mario Vallone. La notizia della Consulta ha avuto risonanza sulla stampa e i media locali.

 


Nata una nuova sede Anpi a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. All’inaugurazione hanno partecipato il Coordinatore Anpi Regionale, Ezio Montalenti,  il partigiano decorato con medaglia d’oro al valor militare, Aureliano Galeazzo,  e il Presidente dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza, Giacomo Ronzitti.

Novi Ligure  (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


A Roma, oltre all’iniziativa dell’Anpi nazionale in Campidoglio, il Comitato provinciale ha promosso una manifestazione pomeridiana nel quartiere Testaccio.

Roma  (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


La presidente Anpi Borgo San Dalmazzo e Valli Maddalena Forneris, la Presidente dell’Anpi della provincia di Cuneo,  Lucia Ughetta, il sindaco di Gaiola, Fabrizio Biolé, i rappresentanti dell’Anpi di Ventimiglia, di Sanremo, di Imperia si sono incontrati nel giorno 28 ottobre per un gemellaggio tra l’Anpi di Borgo e l’Anpi del Golfo dianese, rappresentata da Alfonsina Sibilla e Zeffirino Ardissone in località Diano San Pietro, nel “giardino della memoria e dei Diritti umani” dedicato alle donne e agli uomini che diedero la vita e si batterono per la libertà in ogni tempo e in ogni luogo. Dopo l’omaggio alla stele che ricorda i Caduti, per il dovere di ricordare,  è seguito l’incontro nella sala consiliare “F.Biga” con l’intervento di Alixia Patri, della segreteria confederale della Cgil di Imperia sul tema del Diritto al lavoro e di Mauro Manuello, volontario di cittadinanza attiva, sul tema del diritto ad essere accolti.


Anche l’Anpi di Catania ha partecipato alla giornata di marcia antifascista. Nella mattina è stato organizzato un presidio antifascista di fronte la Prefettura di Catania, nel corso del quale l’Anpi ha allestito uno stand, con il quale è stato distribuito ai passanti materiale informativo, gadget (in particolar modo spille e fazzoletti tricolore) e sono state fatte le ultime tessere per il 2017. A fine mattinata, una delegazione composta dal vicepresidente Claudio Longhitano, Sara Costanzo, Marcella Giammusso e dal segretario generale della Cgil di Catania Giacomo Rota (anch’egli iscritto Anpi) è stata ricevuta dl Viceprefetto Dott.ssa Latino, alla quale sono state illustrate le ragioni del presidio ed è stato consegnato un documento da inviare, oltre che al Prefetto di Catania, al Presidente del Consiglio Gentiloni e al Ministro dell’Interno Minniti.

La manifestazione è stata organizzata insieme alle associazioni, ai sindacati, ai partiti e ai movimenti democratici catanesi. Tra questi la Cgil, l’Udi, la Città felice, la Ragnatela, il Comitato per la Democrazia Costituzionale, Gapa, i Siciliani giovani, Azione civile, Attuare la Costituzione, PRC, Socialisti siciliani, Open Mind, Femministorie, L’Altra Europa, Sinistra italiana, PMLI.

Catania (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


L’Anpi in piazza anche a Ferrara (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


Tantissimi i cittadini di Livorno che hanno partecipato alle iniziative Anpi.

Livorno (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


Anche a Padova “L’antifascismo in marcia”

La manifestazione antifascista a Padova si è svolta in via VIII febbraio (nome che richiama l’insurrezione degli studenti nel 1848) esattamente tra la sede del Municipio e il Palazzo del Bo (nome derivante da una locanda con l’insegna di un bucranio che sorgeva nell’area poi occupata dall’Università), sede dell’Università. Palco e impianto microfonico erano forniti dal Comune. Presenti all’incirca 170 persone con bandiere delle varie organizzazioni. Oltre a partiti, sindacati e movimenti del territorio hanno derito i “Beati i costruttori di pace”, il Movimento Federalista Europeo e Coalizione Civica, che ha contribuito a portare alla vittoria elettorale l’attuale sindaco Sergio Giordani, sconfiggendo l’ex sindaco leghista. Il Primo cittadino ha portato il saluto dell’intera comunità padovana. Ha introdotto Maurizio Angelini, che ha presentato l’iniziativa e parlato delle forme che ora assume il fascismo, cioè razzismo, omofobia etc. Poi è intervenuto, anche per rappresentare il rettore dell’Università, il prof. Carlo Fumian, direttore del Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, che ha trattato l’argomento “Fascismo” dal punto di vista storico, puntando soprattutto sugli inizi. Poi è intervenuta del Comitato provinciale Anpi Padova, Floriana Rizzetto, illustrando l’iniziativa dell’Anpi, l’indagine sulla Galassia Nera, ricordando la giornata del 27 maggio, citando alcune analisi sul fenomeno neofascismo e invitando tutti i presenti a riconoscere il collante dell’antifascismo; nelle conclusioni ha ribadito che l’Anpi è la casa di tutti gli antifascisti e che in questo trova la sua ragion d’essere, anche se i partigiani vengono a mancare. Ha poi porto il saluto dell’Amministrazione comunale la giovane Assessora al sociale Marta Nalin.

Un’immagine dell’iniziativa a Padova

Nel frattempo sono state aperte straordinariamente le porte del palazzo del Bo (su richiesta dell’Anpi, dato che sono chiuse normalmente di sabato pomeriggio). Si è anche portato un cesto di fiori con la scritta “Padova antifascista-28 ottobre 2017) sotto la lapide che riporta i nomi di studenti e docenti caduti nella lotta partigiana, nonchè la motivazione della Medaglia d’oro al Valor Militare. Si sono poi succeduti altri interventi di quasi tutti i gruppi presenti (il segretario provinciale della Cgil, di Rfc, di Mfe, della Federazione Volontari della Libertà; numerosa la presenza di molti giovani, oltre ai rappresentanti dell’Udue della Rete degli Studenti Medi; infatti anche per Art. 1 Mdp, SI, il Pd e il Comitato Padova per la Costituzione hanno parlato dei giovani. La manifestazione si è conclusa con il canto di “Bella ciao” .


A Massafra, il luogo dove riposa Angelo Antonicelli, antifascista e perseguitato politico

Nell’ambito dell’iniziativa “Antifascismo in Marcia”, l’Anpi di Massafra, provincia di Taranto si è recata alla tomba di Angelo Antonicelli, antifascista e perseguitato politico di Massafra, per deporvi una corona di alloro in memoria del suo impegno civile che gli costò anni di carcere e di sofferenze.

La breve cerimonia, alla quale hanno partecipato il Comune di Massafra, nella persona dell’assessore ai servizi sociali avvocatessa Guglielmi, e i familiari di Antonicelli, ha avuto lo scopo di ricordare l’importanza dell’impegno quotidiano contro le diseguaglianze e tutte le forme di discriminazione e di razzismo.

Un momento della cerimonia

Antonicelli dedicò tutta la sua esistenza al rispetto: per il lavoro, per chi non aveva i mezzi per difendersi e soprattutto per la libertà. Il suo rigore, la sua severità nel tenere fede ai suoi ideali di giustizia procurò enormi differenze non solo a lui ma a tutta la sua famiglia e soprattutto a sua moglie che, come è ovvio, portò sulle sue spalle e in solitudine il peso di una famiglia spesso priva del suo capofamiglia, privato ora del lavoro ora della libertà.

 

 


A Viareggio partiti, movimenti, associazioni, cittadine e cittadini, che spesso neppure si parlavano, tutti uniti nell’antifascismo!

Viareggio (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


A Pisa negli anni Venti per ben due volte lo squadrismo fascista irruppe in Consiglio comunale. Dal 1920 al 1925 gli antifascisti uccisi furono ben 3.000 e tra il ’24 e il ’27 il Tribunale Speciale per la difesa dello Stato comminò oltre 23.600  anni di carcere agli oppositori politici e 31 condanne a morte. Una oscura pagina di storia ricordata il 28 ottobre.

Pisa e provincia  (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


“L’antifascismo in marcia” a Terni

L’Anpi provinciale di Terni ha organizzato un presidio antifascista sotto Palazzo Spada, la sede del Municipio. Hanno partecipato il sindaco di Terni, Leo di Girolamo, consiglieri comunali, rappresentanze dei  sindacati Cgil, Cisl, Ubs, Spi Cgil e di Pd, Psi, Mdp Art1, SI, Rc, Socialisti in movimento, L’altra Europa con Tsipras; delle associazioni Libera e Arci; la sezione Anpi di Narni; Anpc e una folta rappresentanza di cittadini.

 

 

 

 


Manifestazione organizzata dall’Anpi provinciale Pesaro-Urbino a Fano .
Ecco una delle foto scattate dagli iscritti della sezione Anpi di Fano “Leda Antinori”.

 

 

 

 

 

 


A Morbegno un’ iniziativa organizzata in sinergia dal gruppo Antifa di Sondrio che ha riunito l’Anpi di Sondrio e l’Anpi di Marzabotto. Ottimo incontro e bella serata con un gemellaggio che ha portato in valle nuove energie.

Sondrio (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)


Oltre 200 persone hanno partecipato alla “lezione di storia in piazza” promossa dall’Anpi di Vicenza sabato 28 ottobre. Dopo l’introduzione del Presidente provinciale, Danilo Andriollo, che ha illustrato le ragioni dell’iniziativa promossa da Anpi nazionale per dire no al ritorno del fascismo, chiamando all’impegno istituzioni, organi della Stato e cittadine e cittadini democratici e antifascisti è intervenuto il Presidente del Consiglio Comunale, portando il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, che ha patrocinato l’iniziativa.  Sono poi seguite la lezione del prof. Emilio Franzina, storico dell’Università di Verona, il quale ha ricordato le tragiche conseguenze della marcia su Roma del 1922 nel Paese e a Vicenza, le intense e toccanti letture da “Marcia su Roma e dintorni” di Emilio Lussu da parte dell’attrice Patricia Zanco e le canzoni partigiane e contro il regime (compresi testi rielaborati nel vicentino in quel periodo) del Canzoniere Vicentino. La manifestazione, alla quale hanno partecipato  Avl, Istrevi, Cgil, Cisl, Uil, Arci, Legambiente, Libera, Mdp, Pd, Pci, Prc, SI, Vicenza capoluogo, si è tenuta nella storica Loggia del Capitanato, monumento del Palladio, posta sotto la sala del Consiglio comunale, si è conclusa con il canto di “Bella ciao” da parte di tutte e tutti i/le presenti.


Un’immagine della fiaccolata a Ravenna

Concludiamo la galleria con le immagini giunte da Ravenna, città di Arrigo Boldrini, il Comandante “Bulow”. Il 27 ottobre c’è stata la fiaccolata provinciale promossa da Ravenna Antifascista che ha attraversato le vie del centro città. Promossa da Anpi con l’adesione di Cgil, Cisl e Uil e la partecipazione di partiti democratici, movimenti e associazioni.

Agli oltre 300 partecipanti al concentramento di partenza vanno aggiunti i tanti che si sono aggregati lungo il percorso terminato in Piazza Unità d’Italia, dove c’era un pubblico di 500 partecipanti.

Hanno preso la parola: Ivano Artioli, Presidente provinciale Anpi, Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e Presidente della Provincia, Luigi Giove, segretario generale Cgil Emilia Romagna in rappresentanza di sindacati confederali.

Ravenna (clicca sulle immagini per ingrandire e leggere le didascalie)