“Io credo nelle terapie riparative per i gay.”

In questo articolo vengono proposte, a scopo illustrativo, testi ed immagini della propaganda nazista e fascista, italiana ed internazionale. Nonostante abbiamo escluso tutto il materiale a carattere sessuale o con immagini di cadaveri o rappresentazioni di efferatezze, quelli che seguono rimangono contenuti non adatti a tutte le sensibilità.

 

Negli ultimi decenni si è affermato il nuovo corso strategico del fascismo e dell’estremismo di destra. Prima sdegnosamente estranei al sistema democratico, con al più un continuo entrare ed uscire dal MSI, ora invece quel sistema lo navigano disinvoltamente. Se questo corso si incarna più o meno efficacemente nelle formazioni note al grande pubblico e di cui abbiamo scritto in abbondanza esistono però frange che ancora resistono, che in apparenza sembrano non essere mai uscite dagli anni 60-80.

Si tratta di gruppi piccolissimi o microscopici, i cui membri spesso hanno militato in organizzazioni strutturate del livello di CasaPound Italia o Forza Nuova ma che se ne sono allontanati. Sono formazioni che però, non avendo l’impiccio di rendersi democraticamente presentabili, lasciano trasparire senza ipocrisie o giri di parole idee, obiettivi e sentimenti. Per quanto politicamente adiacenti, sono spesso in netta opposizione alle formazioni più grandi, ree di aver tradito, almeno sul piano comunicativo, lo spirito originario in nome di una presentabilità democratica.

I fatti di cronaca, anche solo degli ultimi mesi, raccontano di organizzazioni fasciste e naziste alle prese con progetti eversivi: fucili d’assalto di ultima generazione e un missile aria-aria perfettamente funzionante sequestrati a Torino a luglio, fra gli arrestati un ex-candidato di Forza Nuova; altre armi da fuoco ed esplosivi per un progetto di attentato ad una moschea in provincia di Siena sventato ad inizio novembre e che vede coinvolto un ex-segretario locale del Movimento Idea Sociale; di nuovo progetti di attentati terroristici da effettuare contro l’Anpi e la ricostituzione di un partito nazista, anche questi sventati a novembre, con protagonista anche un ex-coordinatore provinciale di Forza Nuova che poteva vantare sia una formazione militare che legami solidi con la ‘Ndrangheta.

L’allarmante ed inedita frequenza con cui compaiono sulla stampa questi episodi (a cui possiamo aggiungere quelli interni a CasaPound, con un tentato omicidio ed uno stupro, sempre nel solo 2019), che sono qualcosa che va ben oltre i “consueti” scontri e pestaggi, lascia aperte alcune domande sulla natura di questi gruppi, su chi ne fa parte e come e dove si incontrino o discutano.

Prendiamo l’esempio di Ordine Ario Romano, un piccolo gruppo italiano, coinvolto nell’indagine citata prima, all’interno del quale si puntava alla costituzione di un partito clandestino, il “Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori“. Da non confondersi con il “Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori – NSAB-MLNS“, altra minuscola sigla limitata al milanese ed esistente da circa vent’anni.

Ordine Ario Romano

Ordine Ario Romano, di cui è dirigente la ragazza nota con l’appellativo di “Miss Hitler”, recentemente indagata assieme ad altre 18 persone nell’ambito dell’operazione di polizia “Ombre nere”, è un’organizzazione attiva almeno dall’agosto 2017 e per la prima volta notata nel settembre dello stesso anno dall’Osservatorio Antisemitismo per via della sua presenza su VKontakte, il social media russo che per struttura ed apparenza è molto simile a Facebook.
Attualmente il gruppo su VK è costituito da 17 account e una delle persone arrestate questo novembre è indicata come la coordinatrice per il nord Italia.

Il centro dell’attività del gruppo è la propaganda antisemita, con abbondante produzione di immagini da far circolare.
L’antisemitismo qui prende in tutta evidenza la forma di una vera e propria ossessione, da parte di alcuni membri si articola con modalità che appaiono compulsive: tutto è ebreo, ogni cosa che non sia interna ad Ordine Ario Romano è un complotto giudaico mirato allo sterminio della razza bianca.
E tutti sono ebrei, a partire da chi politicamente potrebbe supporsi, se non adiacente, per lo meno prossimo per genealogia politica.

Nei deliri nel gruppo su VK ci si sofferma ad osservare foto di Simone Di Stefano, volto pubblico di CasaPound, per individuarne un profilo di ascendenze ebraiche, se ne indaga l’origine del cognome (sefardite, è questa la conclusione) e dimostrando quindi le segrete motivazioni del tradimento perpetrato quando in CPI venne detto che il razzismo biologico fu un errore del fascismo storico.

È secondo loro indubitabilmente ebreo anche il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, il cui cognome sarebbe italianizzazione di Blumenzweig, askenazita, traditore comprovato per il fatto, divenuto di dominio pubblico nel 2014, che una delle figlie ha sposato un uomo di colore e gli ha generato — orrore! — una nipotina “meticcia”. Forza Nuova è poi certamente un gruppo di infiltrati giudei, visto che anche l’altro fondatore (Massimo Morsello, deceduto nel 2001) ha una figlia in analoga situazione.

Ma questi nomi non sono certo eccezioni, con le più varie e fantasiose motivazioni più o meno tutti i politici italiani sono ebrei o loro succubi, inclusi quelli del passato come Giorgio Almirante. Ed ebrei sono ovviamente giudici e giornalisti.
Nell’ossessività rientra anche un ricorso continuo ed impressionante ad un linguaggio fortemente sessualizzato e l’abbondanza di fotomontaggi pornografici in cui il perno rimane l’elemento razziale, non risparmiando nessuno: si passa dal conduttore David Parenzo alla senatrice Liliana Segre, da Roberto Saviano a Papa Francesco, da Matteo Salvini a Laura Boldrini.
Quest’ultima, ovviamente, ha un posto d’onore nei pensieri dei militanti di Ordine Ario Romano.

Se è ragionevole dubitare dell’equilibrio di chi con tale foga ha dedicato anni di sforzi per produrre tanto materiale è però un errore sottovalutarne le potenzialità ed utilità politiche. Alcuni di quei messaggi bucano la bolla ristretta della fruizione estremista, normalizzano il razzismo più bieco. Appunto per la loro palese indecenza e irrazionalità rendono più accettabili cose solo di poco migliori o messaggi altrettanto violenti ma più raffinati.
E in fondo se Ordine Ario Romano attacca gli altri gruppi dell’estrema destra allora questi ultimi non saranno poi tanto male, no?

Va notato che non tutti i partecipanti al gruppo Ordine Ario Romano condividono materiale di questa grettezza, sono invece capaci di messaggi dai toni meno estremi: attorno a certi temi si riesce comunque ad aggregare consenso, costituendo delle camere di risonanza che creano quello spostamento di realtà che fa reputare possibile il passare all’azione. La situazione disvelata dalle indagini delle forze dell’ordine è appunto questa: oltre all’attività su VK poi si generano diramazioni ben più concrete.

La coordinatrice di Ordine Ario Romano per il nord Italia (sempre Miss Hitler) è stata questo agosto a Lisbona, come rappresentante di un partito chiamato Autonomia Nazionale (che in realtà è ipotizzabile essere solo una sigla vuota), ad un incontro fra alcuni dei più estremi gruppi della destra radicale europea. I contatti con una rete internazionale di neonazisti sono un’ipotesi di lavoro anche per gli inquirenti, così come l’attività ‘ndranghetista di un altro degli arrestati, quello che ha detto “Potremmo lanciare una molotov all’Anpi”, che aveva un passato nella Legione Straniera, che aveva un ruolo in Forza Nuova a Ventimiglia e che addestrava i militanti del nuovo partito nazista.  È un quadro complessivo di pericolosità reale e non certo l’attività sui social network ad aver mosso le forze dell’ordine, in questo come negli altri casi.

Una nota sulla presenza dell’estremismo di destra su VKontakte

Non è molto che le piattaforme social più famose hanno iniziato ad affrontare il problema del fascismo e del nazismo dilaganti nella loro porzione di web, ma già nel 2016 si è iniziato a parlare di una migrazione verso VK di estremisti di destra statunitensi. Su VK i controlli ci sono, ma sono blandi e dalle maglie ben più larghe rispetto ai concorrenti occidentali: in breve tempo VK è diventato il luogo preferito per la socializzazione e lo scambio fra questi gruppi.

La presenza italiana su VK, intendendo la presenza delle comuni persone con un account, è pressoché inesistente. VK non è quindi, per l’estrema destra nostrana, un luogo primariamente di propaganda. Le pagine e i gruppi relativi a Forza Nuova sono una ventina, quelli di CasaPound Italia non raggiungono le dieci unità. Praticamente niente rispetto alla presenza originaria su Facebook, che constava di quasi mille pagine pubbliche per ognuna delle due organizzazioni. Né è VK il luogo dove si sono trasferite armi e bagagli CasaPound Italia e Forza Nuova dopo l’espulsione da Facebook: hanno invece incrementato nettamente la propria presenza su Twitter. E c’è anche il caso di un gruppo italiano che ha aperto una pagina su PornHub per quanto, al contrario di quanto si afferma sulla stampa, sia ancora presente su Facebook e non abbia subito alcuna censura.
VK è però il luogo dove essere, se si vuole interagire con l’estrema destra internazionale, se si vuol farsi conoscere da tutti quei militanti europei, americani o delle nazioni russofone che qui hanno una nuova casa dopo essersi spostati da Facebook, Instagram o Twitter.

Solo di recente la stampa italiana ha iniziato ad avvertire il fenomeno ma, come appena detto, è importante leggerlo nella sua valenza di luogo di scambio e — per così dire — libera espressione.
Sulle bacheche dei militanti fascisti e nazisti italiani (inclusi quelli che sono, o per lo meno che si spacciano, per iscritti a CasaPound o Forza Nuova) si trovano immagini e testi di origine straniera condivise a partire da gruppi con presenza internazionale.

La presenza dell’antisemitismo è costante ed è particolarmente rivelatrice per una società come quella italiana dove viene quasi unanimemente stigmatizzato, dove episodi diretti come quelli che avvengono in Francia o Germania sono molto più rari. Invece l’odio per gli ebrei cova come parte integrante del sentirsi fascisti, basta il recentissimo arresto dell’ex-segretario provinciale lucchese di Forza Nuova, anch’egli presente su VK, autodefinitosi “il cacciatore di ebrei” (oltre che coltivatore e venditore “casalingo” di marijuana, in barba alle draconiche pretese del suo partito sul tema).
L’operazione culturale del razzismo differenziale è di nuovo smascherata, non c’è di fatto alcuna separazione dai sentimenti del razzismo più classico. E l’antisemitismo, in teoria rifiutato dalla Nuova Destra, abbonda senza riserve.

A più di due settimane dall’intervento delle forze dell’ordine sono stati infine chiusi gli account personali su VK degli arrestati, ma il gruppo Ordine Ario Romano è intatto. Sono intatti soprattutto le centinaia di gruppi russi, europei e nord americani dove pullulano fascismo, nazismo e razzismo. Dove si intessono relazioni e scambi che diventano reali, che diventano progetti. Dove i militanti dell’estrema destra, liberi dalla troppa esposizione mediatica dei Paesi d’origine, aprono i propri cuori e mostrano in trasparenza il proprio pensiero.