La Resistenza ha avuto tante forme e si è manifestata attraverso le molteplici possibilità e attitudini di cui le popolazioni sono state capaci, non solo attraverso la lotta armata.

Il documentario realizzato dalla collaborazione tra Slow Food Alta Umbria e le sezioni ANPI di Montone, Pietralunga e Umbertide cerca di mettere in evidenza quello che i nostri partigiani hanno sempre riconosciuto: il ruolo fondamentale delle famiglie contadine (e delle donne in particolare) per l’affermazione del movimento di liberazione.

Nato con l’intenzione di rendere omaggio a persone note solo a chi ne aveva potuto verificare il coraggio, l’amicizia e la solidarietà, il lavoro si è arricchito di testimonianze di studiosi e di ricordi che ne hanno ampliato i contenuti e i riferimenti territoriali fino a mostrare come le testimonianze e i ricordi non avessero solo un carattere locale, ma fossero comuni e diffusi a gran parte del nostro Paese.

“Pane e Partigiani” non racconta fatti militari, non parla di vicende tragiche e drammatiche, ma mostra attraverso la semplicità del pane e del nutrimento quotidiano il senso di umanità, di comunità, la voglia di libertà e solidarietà che erano presenti e vive nella popolazione e in quella generazione di giovani pur così colpiti dalle vicende della guerra e dalle privazioni (di cibo, di democrazia, di pace) cui erano sottoposti.

Se “Pane e Partigiani” ha in merito, esso va attribuito ai partigiani che sono stati intervistati e ai ricercatori che hanno descritto le vicende, i quali con le loro parole hanno fatto emergere valori e principi che sono un insegnamento attuale ancora oggi.

Tutto il materiale filmato raccolto di circa 400 GB verrà depositato per la libera consultazione presso l’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea di Perugia, l’Istituto di Storia Politica Sociale “Venanzio Gabriotti” di Città di Castello e il Centro di documentazione e studi sulla cucina popolare di Monte Santa Maria Tiberina.


 Slow Food Alta Umbria e l’Anpi hanno realizzato un bel documentario, coinvolgente per la sua originalità: “Pane & Partigiani”.

Un viaggio che ci aiuta a scoprire, attraverso testimonianze dirette e contributi di studiose, quanto il cibo, o meglio la necessità di alimentarsi, fosse uno dei tanti problemi che gravano su cui era impegnato nella Resistenza.

Ma è anche una ulteriore prova della solidarietà – in questo caso soprattutto della comunità contadina – e vale la pena di ribadirlo – che ha reso possibile la Resistenza.

Ho sempre avuto difficoltà a raccontare della Resistenza per il timore di cadere nella retorica, ma noi vecchi partigiani andiamo scomparendo e se si spezza il ponte della memoria tra le generazioni, tutto si può trasformare in una indistinta melassa revisionista.

Ecco perché ritengo importante questo nuovo contributo realizzato da Marino Marini Slow Food Alta Umbria, e spero che le ANPI lo diffondano con lo stesso impegno con cui l’Anpi di Montone nel nome di Daniele Canini e Marco Rosini insieme a quella di Umbertide Federico Ciarabelli ne hanno sostenuto la realizzazione.

Mirella Alloisio, partigiana combattente, membro del CLN della Liguria

Qui la pagina Facebook di “Pane e partigiani”: https://www.facebook.com/paneepartigiani/