Una nazione, una città moderna, è anche il vivere quotidiano che deriva da ciò che è accaduto nel passato, del ricordo dei suoi figli più illustri, dei luoghi della memoria, che si manifesta con l’intitolazione loro dedicata di vie, piazze o luoghi pubblici.

Iniziando tempo fa questo percorso di ricerca sulla toponomastica legata alla memoria nella mia città, Ancona, mi sono chiesto cosa sapessero i miei concittadini di persone o luoghi che sono parte della loro quotidianità, passeggiando, per darsi appuntamenti o per altro. Un lavoro nato e pensato soprattutto per le nuove generazioni, affinché possano conoscere e comprendere meglio quanto accaduto nella storia recente non solo della loro città. Una sorta di “guida cittadina” che rende omaggio a coloro che, nell’antifascismo prima e nella Resistenza ai nazi-fascisti poi, ci hanno consentito di vivere da cittadini liberi, in pace e in democrazia da più di 70 anni, cosa mai accaduta alle precedenti generazioni.

Nella presentazione al libro, Tamara Ferretti, presidente dell’Anpi di Ancona e figlia del grande comandante partigiano “Ferro”, scrive ricordando una frase di Carlo Rosselli: “Siamo antifascisti perché la nostra Patria non si misura a frontiere e cannoni ma coincide con il nostro mondo morale e con la Patria di tutti gli uomini liberi”.

Sono nato nel 1959 in un quartiere popolare delle mia città, Valle Miano, nella cosiddetta “cittadella rossa” dei numeri 31, un insieme di palazzine di edilizia popolare con oltre 100 appartamenti, costruiti nei primissimi anni del secondo dopoguerra, dove hanno vissuto importanti figure dell’antifascismo non solo anconetano, quali Raffaele Maderloni (“Raffa”), Alfredo Spadellini (“Frillo”) volontario delle Brigate internazionali in Spagna, e dove vive Paolo Orlandini (“Millo”), personaggi carismatici e importanti esempi per la formazione ideale e politica di molti di noi ragazzi.

Una suggestiva immagine del porto di Ancona (da https://www.porto.ancona.it/index.php/it/ il-porto/il-porto-di-ancona/il-porto-di-ancona/ storia-del-porto)

Fin da piccolo in famiglia ho respirato i valori della libertà e dell’antifascismo. Mio padre ai suoi 19 anni aveva deciso di combattere i nazi-fascisti, ed era entrato nel distaccamento GAP di Varano, una frazione di Ancona, dove erano sfollate tante persone per sfuggire ai bombardamenti alleati. Con il suo esempio mi ha fatto capire il valore della libertà e ha pagato nel dopoguerra questa sua scelta, subendo discriminazioni politiche, senza però mai perdere la dignità e la fierezza. Mi ha mostrato che onestà, rispetto, educazione e soprattutto pensare sempre con la propria testa sono valori essenziali per poter vivere da uomo libero e per camminare sempre con la schiena dritta e a testa alta.

Nella prefazione al libro l’amico Paolo Restuccia, romano, nipote di uno zio detenuto nella terribile prigione delle SS di Via Tasso, e noto al pubblico della radio per essere il regista della trasmissione cult di Radio2 Rai “Il Ruggito del Coniglio”, scrive:

“Il destino delle vie. Ci passiamo e non facciamo in tempo a chiederci a quale memoria facciano riferimento. Il compito di questo libro allora, è proprio quello di tentare di restituire alla mente alcuni nomi che rischiano di restare confusi nei ricordi dei cittadini di Ancona. Per qualcuno via Alessandro Maggini potrebbe essere quella in cui vive la ragazza di cui è innamorato, ma potrebbe non sapere mai dello studente che a vent’anni morì fucilato per amore della libertà. È un frammento di ricordo prezioso che è parte del reticolato di vie e piazze che fa delle nostre città non solo il territorio che ci accoglie oggi, ma anche un percorso nella storia. Se non c’è storia, non c’è memoria e non c’è nemmeno un nome da ricordare. A New York, la sterminata città del Paese più giovane di tutti, c’è la Quinta strada perché le vie sono segnate dai numeri, non dalla vita che è trascorsa tra quei palazzi”.

Il libro presenta un elenco di vie, piazze e luoghi dove sono cippi, targhe, lapidi e monumenti che ricordano eventi o personaggi famosi dell’antifascismo (Sandro Pertini, Antonio Gramsci, Nello e Carlo Rosselli, Vittoria Nenni, Giuseppe Saragat, Errico Malatesta, Don Giovanni Minzoni, Giacomo Matteotti, Bruno Buozzi, i fratelli Cervi ed altri) e personaggi eroici che hanno dato la vita per la libertà o martiri della violenza fascista agli albori della dittatura (Alessandro Maggini, Achille Barilatti, Mario Torresi) e di ognuno di questi luoghi ha una scheda di sintesi che ne ricorda la vita e le vicende spesso tragiche della loro morte. Elenca poi le “pietre d’inciampo” posizionate in città in questi anni, le scuole che fanno riferimento a personaggi dell’antifascismo e dell’olocausto, il Monumento alla Resistenza dello scultore Pericle Fazzini e le 16 lastre posizionate alla sua base al parco del Pincio con la storia delle Marche dalla nascita del fascismo fino alla Liberazione. Presenta infine luoghi della memoria vicini al capoluogo dorico, come il Museo della Liberazione di Ancona ad Offagna o il Museo della Resistenza “Goffredo Baldelli” a Falconara Marittima.

Il materiale raccolto su Ancona, con i suoi 73 luoghi della memoria, è risultato essere davvero interessante, ed è nata così una collana editoriale coordinata dal sottoscritto e denominata “RESISTENZE” – che ha avuto fin da subito il pieno sostegno dell’Anpi di Ancona e del Comitato provinciale – realizzata da “Ventura edizioni”, una piccola ma agguerrita casa editrice di Senigallia. Il progetto prevede dopo il libro su Ancona, di fine aprile scorso, l’uscita nei prossimi mesi di pubblicazioni relative ad altre città della nostra provincia.

Con l’Anpi di Ancona stiamo cercando di trasformare poi questo materiale elaborato, molto del quale proveniente dal nostro sito nazionale, in una APP per i cellulari, e proporre alle scuole la formazione di giovani che possano fare da guida con materiali cartacei e multimediali a loro compagni o agli adulti (un po’ come i progetti di “adotta un monumento”) nella scoperta dei luoghi della memoria cittadina.

La proposta che vorrei avanzare all’Anpi nazionale è quella di utilizzare questo format creato da noi per estenderlo alle Anpi di altri territori, con un progetto che potrebbe favorire l’attività delle sezioni territoriali, con raccolta di materiali e successive presentazioni diffuse delle guide cittadine di ogni realtà, creando interesse sulle nostre tematiche ai cittadini, alle scuole, dando visibilità all’associazione e ovviamente favorendo nuove iscrizioni.

Chi volesse acquistare il libro può farlo direttamente online al sito dell’editore www.venturaedizioni.it. Parte dei proventi derivanti dalla vendita della pubblicazione verrà destinata alle attività dell’Anpi.

Giordano Vecchietti, direttivo sezione Anpi “Gino Tommasi” di Ancona