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“Stampa coatta – Giornalismo e pratiche di scrittura in regime di detenzione, confino e internamento”, a cura di Anthony Santilli ed Enrico Serventi Longhi, Edizioni All Around, 2020, pp 416, € 18
“Stampa coatta – Giornalismo e pratiche di scrittura in regime di detenzione, confino e internamento”, a cura di Anthony Santilli ed Enrico Serventi Longhi, Edizioni All Around, 2020, pp 416, € 18
Profili Partigiani Ultime da Patria
Giovanna Marturano, una lunga vita tra antifascismo, Resistenza, impegno politico e lotta mai interrotta per i diritti delle donne
Profili Partigiani Ultime da Patria
L’ispettore generale delle Ferrovie dello Stato a Venezia Bartolomeo Meloni collaborava attivamente con il movimento clandestino veneziano attraverso corsi di sabotaggio ferroviario. Deportato a Dachau, moriva il 10 giugno 1944
La storia di Michele Giua (Castelsardo, Sassari, 26 aprile 1889 – Torino, 25 marzo 1966), socialista, perseguitato politico antifascista
Radio Sardegna, chiamata Radio Brada, la prima ad annunciare, battendo sul tempo la Bbc, che la guerra era finita: 7 maggio 1945
La storia di Girolamo Sotgiu e di Bianca Ripepi, che impedirono la deportazione di tanti ebrei
La sarda suor Giuseppina De Muru, responsabile della sezione femminile del carcere giudiziario “Le Nuove” di Torino, si distinse nella meritoria assistenza ai detenuti e ai condannati a alla pena capitale sottoposti a ferree e disumane condizioni e salvò dai campi di concentramento e dalla morte decine di ebrei
Profili Partigiani Ultime da Patria
La storia del sardo Andrea Loriga, “giusto fra i giusti”, che a Binasco, presso Milano, prestava la sua opera in soccorso di sbandati e partigiani feriti o malati che si nascondono nelle cascine; scompariva il 2 marzo 1945 per le torture inflittegli dai fascisti locali
Aktion T4 era il nome convenzionale del piano di eugenetica razziale nazista, cioè del programma di sterminio di malati psichici e disabili. Dal 7 gennaio a Milano a Palazzo di Giustizia l’esposizione
Profili Partigiani Ultime da Patria
La storia di Mariangela Maccioni, di Nuoro. Disertava le liturgie fasciste e per le sue esplicite posizioni subiva le angherie e il disprezzo delle autorità locali. Prima sospesa da docente e senza stipendio, poi riammessa. Le sue testimonianze venivano raccolte dal marito, nel volume “Memorie politiche”