Il manifesto dell’Anpi nazionale

A tre mesi esatti dalla grande festa di Strade di Liberazione, le forze antifasciste tornano a incontrarsi per celebrare un altro appuntamento del calendario civile: il 25 luglio. E nella memoria di quella pastasciutta preparata e offerta a Campegine dalla famiglia Cervi per festeggiare la caduta di Mussolini e del regime, anche in questo 78° anniversario l’Italia si trasformerà in un’unica tavola imbandita e antifascista.

La locandina dell’evento organizzato dall’Istituto Cervi di Gattatico (RE)

Proprio all’istituto di Gattatico (RE) che porta il nome di papà Cervi verranno presentate le nuove interviste del progetto “Noi partigiani”. Il memoriale della Resistenza curato da Laura Gnocchi e Gad Lerner e promosso dall’Anpi si arricchirà per l’occasione di 150 nuove testimonianze; all’evento, che potrà essere seguito in diretta Facebook sulla pagina nazionale dell’Associazione dei partigiani, saranno presenti il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, la presidente dell’Istituto Cervi (e vicepresidente nazionale Anpi) Albertina Soliani e il direttore de L’Espresso, Marco Damilano. L’evento si concluderà con la tradizionale cena al motto di #pastaliberatutti e con un live set musicale.

La tre giorni di Bagnacavallo (RA)

Sempre in Emilia Romagna, a Bagnacavallo (RA), in una tre giorni patrocinata dal Comune si avvicenderanno incontri ed eventi, tra cui “aperitivi partigiani”, concerti e, nella serata di sabato, la presentazione di Noi partigiani alla presenza della curatrice del progetto, Laura Gnocchi, e del direttore di Patria Indipendente, Natalia Marino.

Ma la tavolata antifascista percorre tutta Italia con oltre 100 eventi. A cominciare da Firenze, dove il 25 i partigiani saranno ancora una volta accanto alle lavoratrici e ai lavoratori della Gkn. Fin da subito l’Anpi ha scelto da che parte stare, e non poteva essere altrimenti: con la dignità e i diritti. Ai Campi Bisenzio, al presidio davanti allo stabilimento, nella strada intolata ai fratelli dei Campi Rossi, alle 13,30 è in programma un collegamento con Casa Cervi per anticipazioni dell’iniziativa del pomeriggio. Il ricavato del pranzo antifascista fiorentino andrà in sostegno alla lotta contro il licenziamento di quelle donne e uomini, 422 persone.

La pastasciutta antifascista in Toscana sarà anche ad Arezzo, con un’iniziativa promossa da Anpi, Circolo Aurora e sezione soci Unicoopfirenze, per poi approdare a Milano, dove Anpi Barona rievoca la storica pastasciutta dei Cervi nella serata di domenica: con una quota simbolica, si potrà partecipare alla cena e assistere al concerto di canzoni resistenti di Alessio Lega e Guido Baldoni. Appuntamenti resistenti anche nella capitale, come quelli organizzati dall’Anpi Trullo-Magliana “Franco Bartolini”, dove convivialità fa rima con memoria attiva: per l’occasione, infatti, oltre a una cena da gustare in compagnia, la testimonianza del partigiano Mario Di Maio, il concerto della Banda Cecafumo, orchestra di strada del Quadraro, e l’esibizione teatrale di Ilaria Patamia, che porta in scena lo spettacolo Sette paste per sette fratelli. La guerra a tavola.

La pastasciutta antifascista dell’Anpi Lussemburgo, Ortigia (SR) e San Giovanni Rotondo (FG)

Anche il Sud celebra tutto il… gusto dell’antifascismo: le celebri pastasciutte saranno organizzate in Puglia, a Bari, San Giovanni Rotondo (FG), Mesagne (BR); in Calabria, dalla costituenda sezione Anpi di Reggio Calabria intitolata al partigiano Ruggero Condò; in Sicilia, a Ortigia, in provincia di Siracusa. Pastasciutte anche all’estero, come quella di Anpi sezione Lussemburgo che preparerà la tradizionale pasta burro e parmigiano nel ricordo della farina, del burro preso a credito e del formaggio che, nonostante le ristrettezze economiche del periodo, le donne Cervi si procurarono per offrire un prelibato pasto antifascista agli abitanti di Campegine. Gli eventi di questo 25 luglio (per consultarli tutti basta cliccare qui) e sottolineano il bisogno comune di condividere momenti rituali e fondativi della cultura democratica. La dimensione pubblica della “pastasciutta”, infatti, è l’elemento che ha sempre caratterizzato “il più bel funerale del fascismo”, come lo definì Alcide Cervi, e che, in questo periodo più che mai, assume un nuovo e più splendente significato. Perciò buon appetito antifascista a tutte e tutti!