La Casa della Memoria e della Storia di Roma, lunedì 19 settembre, ha ospitato la presentazione dell’innovativo progetto “Generazioni Resistenti”, a cura dall’associazione giovanile Storia Futura, dedicato alla Resistenza romana e che ha vinto il bando VitaminaG nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it finanziato dalle Politiche giovanili della Regione Lazio, con il sostegno del Dipartimento per la Gioventù e dell’Anpi provinciale di Roma. Il bando, destinato ai giovani dai 14 ai 35 anni che vivono nel Lazio, è un’occasione per i nuovi talenti di esprimere creatività e idee.

Roma, Casa della Memoria e della Storia. La presentazione di “Generazioni Resistenti”

Il valore dell’iniziativa è stato riconosciuto anche dalle istituzioni, in rappresentanza delle quali sono intervenuti Lorenzo Sciarretta (delegato del presidente alle Politiche giovanili della Regione Lazio), Federico Stolfi (delegato dell’assessore alla Cultura del Comune di Roma) e Mariarosaria Senofonte (direttrice del Sistema biblioteche centri culturali). Tra i relatori anche Morena Terraschi della segreteria dell’Anpi provinciale di Roma, che insieme a Valerio Bruni dell’Ufficio di presidenza ha seguito il lavoro dei ragazzi di Storia Futura.

Posti in piedi per la presentazione del progetto, il lavoro propedeutico è stato realizzato proprio alla Casa della Memoria di Roma

L’obiettivo del progetto è preservare e rendere fruibile la memoria storica della Resistenza romana. L’Anpi provinciale, oltre alla sede, ai dispositivi necessari e alla consulenza storica, ha messo a disposizione il proprio archivio, un patrimonio di oltre 9.000 schede di partigiani e partigiane digitalizzato dall’Anpi stessa nel 2019 e nel 2020, sul quale i ragazzi dell’associazione Storia Futura hanno operato, effettuando la scansione di una parte dei materiali presenti nel fondo.

Il lavoro ha potuto avvalersi anche di opere librarie come “Guerriglia partigiana a Roma. Gap comunisti, Gap socialisti e Sac azioniste nella Capitale 1943-’44” di Davide Conti, contenente la documentazione che ha determinato il conferimento alla città della Md’Oro al VM; de “I muri ricordano. La guerra e la Resistenza a Roma: epigrafi e memorie (1943-45)” e del successivo “I muri ancora ricordano. Epigrafi, monumenti e memorie della guerra e della Resistenza a Roma (1943-1945)” del compianto Giuseppe Mogavero.

Un’attività propedeutica alla messa a punto di una mostra e alla realizzazione di tre opuscoli, che si focalizzano sul ruolo dei giovani, delle donne e dei cattolici nell’ambito della Resistenza romana. Destinatari di questi opuscoli sono gli studenti delle scuole e delle università.

Nel suo intervento, la portavoce dell’associazione Storia futura, Silvia Cannizzo, ha messo in luce le tre fasi del progetto: il coinvolgimento di ragazze e ragazzi che hanno consultato e selezionato i materiali di archivio necessari alla realizzazione del progetto; la creazione di materiali cartacei e digitali; la divulgazione del progetto.

Particolarmente innovativo è il Qr code di cui saranno dotati i pannelli della mostra, uno strumento digitale per intercettare le giovani generazioni e indirizzare gli studenti più curiosi sull’argomento direttamente all’Atlante digitale sul sito www.generazioniresistenti.it.

L’Atlante digitale presenta un’interfaccia molto intuitiva e grazie alla quale ogni utente, dai nativi digitali ai meno esperti, può intraprendere un cammino virtuale tra i luoghi simbolo della Resistenza capitolina, gli stessi che ci troviamo a percorrere nella quotidianità, spesso inconsapevoli del loro valore storico.

La Casa della memoria e della storia di Roma si trova nel quartiere di Trastevere

Il progetto si è sviluppato nella cornice della Casa della Memoria, la cui peculiarità è stata sottolineata da Mariarosaria Senofonte: infatti, è l’unico luogo del sistema bibliotecario comunale che ospita delle associazioni residenti, le quali garantiscono lo sviluppo culturale della sede. Per questo motivo, la Casa della Memoria è un modello di riferimento per le biblioteche di Roma, che si avviano a diventare poli civici di innovazione culturale.

Il delegato del presidente alle Politiche giovanili della Regione Lazio, Lorenzo Sciarretta, ha portato i complimenti delle istituzioni per il lavoro svolto. Un lavoro che non si ferma al recupero e alla conservazione degli archivi, ma soprattutto porta documenti e testimonianze nei luoghi che vivono le nuove generazioni: un lavoro, soprattutto, in sintonia con l’impegno della Regione Lazio di questi anni.

In chiusura, Federico Stolfi, dopo aver riferito i saluti dell’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor, ha ribadito la straordinarietà di questo progetto realizzato in sinergia con diversi attori istituzionali. Il punto forte è la capacità di declinare in modo moderno la valorizzazione del patrimonio documentario, spesso non in cima all’agenda politica. Non è un lavoro banale e averlo iniziato durante la fase della pandemia testimonia l’affezione e la determinazione nel portare avanti un’idea così meritoria.

L’augurio è che iniziative come quella di Storia futura siano di ispirazione per le numerose associazioni che assolvono al delicato compito di conservare e trasmettere la memoria del nostro territorio alle nuove generazioni, alle quali, spesso, la storia arriva come una materia astratta e nozionistica.

Tra gli scopi fondamentali c’è sicuramente quello di stimolare l’aggregazione dei giovani in luoghi come la Casa della Memoria e le biblioteche, ampliare l’accesso alla cultura e ai servizi e favorire la cittadinanza attiva. Questi sono strumenti essenziali per rendere i giovani padroni del proprio futuro.

Maria Beatrice Tripputi e Guido Rosolia, servizio civile nazionale Anpi provinciale di Roma