A Rivalta Bormida, in provincia di Alessandria (Piemonte), è visitabile fino a venerdì 14 novembre la mostra filatelica a tema “I Patrioti della Valbormida”, organizzata per ricordare, oltre all’80° della Liberazione, la figura di Flavio Pistarino, nel primo anniversario della morte. La Valbormida, sebbene non sia stata una repubblica partigiana, fu un teatro cruciale per le operazioni della Resistenza, che portò alla creazione di diverse formazioni partigiane, come la Divisione “Eugenio Fumagalli”.
Nelle zone liberate dall’occupazione tedesca o della Rsi a opera dei vari Comitati di Liberazione Nazionale, uno dei tanti problemi da risolvere fu anche quello di ripristinare il funzionamento degli uffici pubblici, compresi gli uffici della Posta e il servizio postale. Taluni Comitati di Liberazione Nazionale, a vari fini, compresero anche la necessità di eliminare dai francobolli i simboli del regime fascista. Decisero quindi di emettere propri francobolli e/o soprastampare quelli esistenti per farne uso anche postale.
Le emissioni dei Comitati di Liberazione Nazionale vanno divise in due categorie principali: quelle documentate, ossia ove la decisione di emettere francobolli risulta da decreti e/o provvedimenti dei Cln o delle autorità locali, e quelle non documentate, ossia ove a tutt’oggi non risultano rinvenuti documenti ufficiali a supporto. Alla prima appartengono emissioni anche precedenti la Liberazione, realizzate con la stampa di veri e propri nuovi francobolli o la sovrastampa di francobolli in corso.
Il Cln di Aosta mise in circolazione francobolli con sovrastampe e realizzò emissioni. Anche nell’alto Varesotto furono realizzate emissioni e si fece ricorso a sovrastampe. Queste ultime, con il loro motto “morte ai fascisti traditori e ai tedeschi invasori”, sono la più genuina testimonianza, in campo filatelico, dei sentimenti della Resistenza che accomunavano e omologavano tedeschi e fascisti. Fu così che i vari Cln locali, all’indomani della Liberazione, badarono a prelevare le rimanenze dei francobolli presenti negli uffici postali, provvedere alle soprastampe e a riconsegnarli agli stessi uffici quando non decisero l’emissione “ex novo” di francobolli veri e propri.
Nacquero quindi, a fianco di zone dove la posta veniva affrancata con i francobolli di epoca fascista, ancora presenti negli uffici postali, zone in cui la posta si affrancava con “francobolli speciali”. Esempi di tali francobolli li possiamo trovare in diverse parti del Nord Italia (Valbormida, Valdossola, Ariano Polesine, Barge, Arona, Savona, Imperia, Parma, ecc.).
In Valbormida, dove inizialmente si utilizzarono francobolli della Rsi sovrastampati, in una riunione di fine dicembre del 1944, a cui parteciparono esponenti politici e militari della Resistenza, fu decisa la stampa di questi francobolli anche per commemorare i partigiani caduti. I francobolli riproducevano, in vari colori e valore Perseo con la testa di Medusa oppure la Vittoria alata di Brescia.
Furono stampati in parte anche ad Alessandria e Torino e ci volle parecchio tempo per completarli, si parla di metà aprile 1945. A ritardare ulteriormente la preparazione di questi francobolli ci fu un rastrellamento nazifascista a Cassine, il 22 aprile, che causò la distruzione di buona parte del materiale già pronto.
Il 26 aprile il CLN di Castelnuovo Bormida dichiarava fuorilegge i francobolli della Rsi e riconosceva validi solo i francobolli dei partigiani. Lo stesso successe a Sezzadio, il giorno dopo a Castelspina e Castellazzo, il 2 maggio a Rivalta, il 4 maggio a Strevi e a Caranzano, il 6 maggio ad Alessandria con l’apprezzamento del prefetto.
I rimanenti paesi della zona non fecero in tempo ad associarsi, data la rapida instaurazione del governo militare Alleato. L’uso postale, in quei luoghi con destinazione anche in altre zone dell’Italia settentrionale, continuò fino al 20 maggio 1945. Anche a Parma furono predisposti durante l’occupazione francobolli che apparvero al momento della Liberazione. La preparazione si iniziò alla fine del 1944, anche se si parla di una delibera del Cnl locale del 10 aprile 1945.
Non furono pertanto usati francobolli Rsi soprastampati ma nuovi francobolli incisi e stampati da Enrico Lambertini su bozzetti del pittore Libero Tosi. Furono venduti a Tizzano Val Parma dal 24 aprile, mentre fra il 25 aprile e l’8 maggio li troviamo anche a Lupazzano e Berceto. Sono solo due valori con facciale di 5 e 10 lire con la scritta “Posta Partigiana”. È probabile (dato l’elevato valore facciale) che dovessero servire come servizio di trasporto privato attraverso l’Appennino, ma siccome la Liberazione giunse quasi a ridosso della loro preparazione si preferì usarli come celebrativi della Liberazione. Non essendo in tariffa, le buste sono da considerarsi filateliche.
Il Cifr (Centro italiano filatelia Resistenza) ha adottato l’immagine di uno di tali francobolli di Parma come immagine propria. Anche a Napoli, a Liberazione avvenuta, e quando ormai sono già presenti le truppe alleate, il Cln istituì, con la collaborazione del Comune, una Commissione per celebrare la insurrezione e venne deciso di soprastampare alcuni francobolli. Come soprastampa fu adottato un disegno raffigurante un cavallo (simbolo della città) che calpesta il fascio littorio e la svastica.

I valori da soprastampare erano il 20 cent., il 35 cent. e il 50 cent. della serie “Imperiale”. Venne richiesta l’autorizzazione al Commissario Alleato, tenente colonnello, Charles Poletti, il quale, in un primo momento autorizzò l’operazione, ma in seguito proibì l’emissione dei francobolli ed anzi arrivò ad ordinarne il sequestro.
Alcuni esemplari vennero fortunosamente sottratti al sequestro e usati, nel dicembre 1943, per affrancare la corrispondenza che “viaggiava” all’interno della cerchia urbana.
In occasione della mostra di Rivalta, ma fino al 7 dicembre, nell’ufficio postale di Alessandria sarà disponibile un annullo speciale il cui bozzetto è in attesa di approvazione.
Valerio Benelli, CIFR – Centro Italiano Filatelia Resistenza e Storia Contemporanea
(Per ulteriori informazioni sulla mostra: CIFR, Via Gerolamo Ratto, 43/17 -16157 Genova)
Pubblicato mercoledì 12 Novembre 2025
Stampato il 12/11/2025 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/forme/francobolli-partigiani-le-emissioni-postali-del-cln-nelle-zone-liberate/





