Un momento della cerimonia sotto il bassorilievo commemorativo di Di Vagno. Nella foto da destra: il presidente provinciale dell’Anpi Bari e componente del Comitato nazionale dell’Associazione dei partigiani, e il presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Valdo Spini

Il 26 settembre scorso l’Anpi provinciale di Bari, unitamente alla Fondazione G. Di Vagno e all’Amministrazione comunale, ha ricordato a Mola di Bari, il 98° anniversario della morte del deputato socialista Giuseppe Di Vagno, ucciso dai fascisti nel 1921. Una corona è stata deposta al bassorilievo commemorativo nel tratto di strada dove il martire antifascista fu aggredito mortalmente. Sono intervenuti il vice sindaco Orlando, lo storico Vittorio Farella, l’on. Valdo Spini e il presidente dell’Anpi di Bari e componente del Comitato nazionale dell’Associazione dei partigiani, Ferdinando Pappalardo.

Nel suo intervento, il presidente Pappalardo ha tratteggiato la figura di Giuseppe Di Vagno e ne ha ricordato l’impegno politico a favore dell’emancipazione dei braccianti della sua terra e ha sottolineato il significato esemplare del suo sacrificio; benché fosse stato bersaglio di precedenti intimidazioni, e fosse stato avvertito dell’agguato che gli squadristi di Caradonna stavano preparando, Di Vagno affrontò il rischio mortale per testimoniare con il suo esempio la necessità di non farsi intimidire dalla violenza fascista e di opporvisi con coraggiosa determinazione. Ha infine richiamato l’attualità della sua lezione, in un tempo segnato da vecchie e nuove disuguaglianze, dalle vessazioni verso i più deboli, dalle minacce alle libertà democratiche.

Giuseppe di Vagno, il primo parlamentare ammazzato dai fascisti

Il presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Valdo Spini, ha affermato nel suo intervento che l’assassinio di Di Vagno nel 1921 assume rilevanza non solo locale ma nazionale perché costituisce l’anticipazione di quel processo di violenze e sopraffazione fasciste che culminano nel 1924 nell’assassinio di Giacomo Matteotti e con la conseguente affermazione del fascismo come vero e proprio regime totalitario.

Giuseppe Di Vagno, nato a Conversano, morto a 32 anni, fu il primo parlamentare assassinato dai fascisti. La sua figura, popolare come quella di “gigante buono”, è rimasta amata e leggendaria fra i lavoratori. La manifestazione inaugura un percorso biennale che preparerà la celebrazione del centenario della morte, nel 2021, a Conversano, a Mola di Bari e in altri comuni in cui esistono monumenti commemorativi.

Pasquale Martino, componente direttivo Anpi Bari