Tema

Guerra e Pace

venerdì 13 Dicembre 2024

Sotto le bombe e contro i nazifascisti. In ricordo della Resistenza nelle Marche

Ruggero Giacomini nel libro “Vite spezzate” (Affinità Elettive, 2024) ricostruisce gli anni della Seconda guerra mondiale nella regione dal punto di vista dei civili, stretti tra l’occupazione e le violenze nazifasciste e i pesanti e numerosi bombardamenti angloamericani. Ma in un territorio dove il movimento clandestino antifascista era attivo da tempo, dopo l’armistizio la risposta fu immediata ed eroica. Da lì provenne tra il 5% e il 6% del movimento nazionale partigiano, più del doppio della media italiana. Cosa accomunava soldati e abitanti con biografie ed esperienze diverse, cosa motivò tanti sacrifici? Il rifiuto della ideologia bellicista del regime, sostiene lo storico, documentando come e perché sia stato uno degli aspetti più sentiti della lotta di Liberazione

mercoledì 11 Dicembre 2024

Ci sarà spazio per i curdi nella nuova Siria?

In soli dieci giorni è successo quello che molti siriani si attendevano da cinquant’anni. Con la presa di Damasco, domenica 8 dicembre, la famiglia Assad, che ha governato il Paese per tutto questo tempo, è stata cacciata. Rimane però molto complicato decifrare il significato più vasto degli eventi. Su quel territorio si scontrano potenze regionali e internazionali: Israele bombarda distruggendo arsenali e flotta, ci sono basi e soldati Usa, la Russia è presente a Rojava nella parte settentrionale e ha due grandi basi di cui costiera a Tartus, l’Iran ha diverse postazioni militari, la Turchia occupa alcune zone di confine nel nord, dove ha costruito la sua zona cuscinetto. Il popolo curdo rischia di essere schiacciato tra tutti questi interessi

venerdì 22 Novembre 2024

“Mai senza Resistenza”

Alla Festa per l’80° dell’ANPI a Milano, ricordando l’esperienza partigiana della Zona Libera della Carnia, che abolì la pena di morte ed estese il voto alle donne, per parlare di diritti umani nel mondo e delle conseguenze tragiche, lunghe anche decenni, di tutte le guerre. Perché se è già molto difficile fermare i conflitti armati, è pur vero che non ci può essere pace senza giustizia. Per garantirla è necessario combattere l’impunità di chi si è macchiato di crimini particolarmente gravi, quali i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità di cui si occupa la Corte penale internazionale dell’Aja

mercoledì 13 Novembre 2024

“L’antifascismo oggi è combattere la guerra”. Monsignor Ricchiuti all’assemblea del Coordinamento donne Anpi Sud

Il saluto del presidente di Pax Christi a Lamezia Terme. Troppi conflitti insanguinano l’Europa e il mondo, mentre crescono le spese militari a dismisura, a scapito di welfare e scuola. La retorica bellicista sempre più invasiva soffoca la logica del disarmo. Rilanciare la battaglia culturale per la pace e dare più spazio alle donne occorre ripartire dall’articolo 11 della Costituzione. L’omaggio del presidente nazionale dei partigiani, Gianfranco Pagliarulo, del fazzoletto dell’associazione

mercoledì 6 Novembre 2024

Mettere gli ultimi al primo posto. Gustavo Gutierrez e la Teologia della liberazione

Ricordiamo con due articoli il teologo cattolico peruviano scomparso lo scorso 22 ottobre, padre di una delle correnti di pensiero e di un movimento che avrà grande presa nella “regione più esplosiva del mondo”, l’America Latina alla vigilia delle dittature militari, dando origine a uno dei pochi dibattiti che abbiano mai varcato i confini della Chiesa. L’input alla fine del Concilio Vaticano II, la Conferenza episcopale di Medellin, le accuse a sacerdoti e vescovi terzomondisti di far riferimento al marxismo (due i documenti della Congregazione della Fede guidata dal futuro Papa Ratzinger), e le loro urgenze di battersi per i popoli indigeni, le minoranze, l’ecopacifismo, lo sviluppo sostenibile. Con Papa Bergoglio si chiude il cerchio: il popolo nella sua interezza culturale è il soggetto attivo del cambiamento. E l’opzione preferenziale di guardare ai poveri del mondo l’unica via per “una pace vera”

lunedì 4 Novembre 2024

La pace minata. In memoria della strage di Srebrenica

Sono passati ormai quasi trent’anni. Durante la guerra in Bosnia-Erzegovina, nel luglio 1995, vennero trucidati oltre 8.000 bosgnacchi (bosniaci musulmani) per mano delle truppe serbo-bosniache comandate dal generale Ratko Mladić. Un evento aggravato dal fatto che tutto quel territorio era stato dichiarato zona protetta dall’Onu, sotto tutela di un contingente olandese dell’Unprofor. Una sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aja nel 2007 ha stabilito che si trattò di genocidio. Una galleria di foto scattate durante i viaggi nella città martoriata

venerdì 1 Novembre 2024

“Fermiamo le guerre”. Le belle bandiere Anpi dalle belle sette città

Come sette sono i colori dell’arcobaleno e della bandiera della pace, il 26 ottobre “Fermiamo le guerre” a Milano, Torino, Roma, Firenze, Bari, Cagliari, Palermo; mobilitazioni anche in tante altre località, perché “il tempo della pace è ora”, perché vogliamo riprenderci la vita, perché come ha detto dal capoluogo pugliese il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo: “C’è il pericolo reale di un conflitto mondiale e solo un pazzo rimarrebbe indifferente. E non è che l’inizio, ci spetta un lungo impegno”. Una galleria di foto per una bellissima giornata militante

venerdì 18 Ottobre 2024

“Fermiamo tutte le guerre”. Un messaggio di Pace da Terni

In vista della manifestazione nazionale del 26 ottobre, un convegno organizzato insieme alla locale Rete delle associazioni per la pace nella Sala del Consiglio comunale ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo. Della situazione in Palestina hanno parlato Ali Rashid, già primo segretario dell’ambasciata palestinese, e Sveva Haertter, co-fondatrice di Ebrei contro l’occupazione. Toccante anche la testimonianza del giornalista gazawi Sawfat Kahlout, oggi residente nella città umbra. Con Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, e Vincenzo Calò della segreteria nazionale Anpi, si è affrontata la situazione attuale in altri scenari, come quello in terra ucraina, e si è parlato di Costituzione e antifascismo

martedì 15 Ottobre 2024

Due film, due linguaggi per raccontare un unico No alla guerra

Opere molto diverse tra loro, ma comunicanti. “Campo di battaglia”, sceneggiatura di Gianni Amelio e Alberto Taraglio, tratto dal romanzo La Sfida di Carlo Patriarca, con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, regia di Gianni Amelio, Italia 2024. “Vermiglio”, sceneggiatura e regia di Maura Delpero, con Tommaso Ragno, Martina Scrinzi, Giuseppe De Domenico, Carlotta Gamba, Roberta Rovelli, Orietta Notari, produzione Italia, Francia, Belgio 2024

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 145 Anno

Leggi il numero 145

Tutti i numeri

Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

sabato 15 Febbraio 2025

“Vi racconto la storia di mio padre, carabiniere partigiano”

Si chiamava Armando Berretti ed era brigadiere. Dopo l’8 settembre aveva scelto la Resistenza, operava nella Brigata “Coduri”, nome di battaglia “Quattordici”. Arrestato proprio di 14, morirà in una rappresaglia delle camicie nere, l’eccidio della Squazza. Dieci morti, di cui nove suoi compagni di formazione. Era il 15 febbraio 1945, ottant’anni fa. I racconti di famiglia, le memorie, che la figlia Maria Pia ha voluto condividere con l’Anpi di Lavagna (GE)

domenica 9 Febbraio 2025

Con le bandiere Anpi l’ultimo saluto al compagno e partigiano Aldo Tortorella

In tantissimi per l’addio laico. Personalità della sinistra, sindacalisti, giornalisti, e molti di quanti con lui hanno fatto un pezzo di strada insieme. Il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo: “Solidarietà, libertà e uguaglianza intrecciate erano le bussole del partigiano Alessio. Ci ha reso orgogliosamente umani. Pensava ai giovani antifascisti, li ha invitati a essere i nuovi partigiani”. L’ex direttore dell’Unità nei prossimi giorni dimorerà al Verano nel Famedio del Pci

domenica 2 Febbraio 2025

Clara, non sei sola! Dalla parte della libertà e della Resistenza

“Testimoniare è la prima forma di ribellione alle ingiustizie, è la cosa più importante che ho imparato dai partigiani. Per cambiare il mondo bisogna esserci, diceva Tina Anselmi”. Le conseguenze di aver concesso cittadinanza a prassi e ideologie violente e discriminanti, il potere d’acquisto come pacifico strumento di lotta, la necessità di denunciare affinché intimidazione e prepotenza non si normalizzino. Tutto questo vive e ci racconta la libraia di Castelfranco Veneto nuovamente minacciata perché si rifiuta di vendere il libro di Vannacci

80 anni di ANPI – La Resistenza continua

Le tappe salienti dell’impegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia si intrecciano strettamente con la vita della Repubblica. Da ieri a oggi. Il video è stato realizzato da Silvia Folchi, testi di Gabriele Bartolini, Silvia Folchi, Andrea Liparoto. Da guardare e scaricare

mercoledì 22 Gennaio 2025

Donald Trump e il big stick del nuovo panamericanismo

Insediatosi per la seconda volta alla Casa Bianca, il tycoon ha reinserito Cuba nella lista degli Stati sponsor del terrorismo e ha ribadito la volontà di acquisire Groenlandia e Canale di Panama, accusando il governo della piccola Repubblica dell’istmo di applicare tariffe eccessive alle navi statunitensi in transito, ed “è gestito dalla Cina”. Il Canale rimane strategico: lo attraversano almeno 14.000 navi l’anno, il 2,5% del commercio marittimo globale. Per le importazioni Usa di materie prime, tra cui gas naturale liquefatto, automobili e altri beni commerciali, è insostituibile

Resta informato