venerdì 18 Luglio 2025
Quando nel dopoguerra gli ebrei mettevano in guardia dal paradigma risarcitorio. Debenedetti e le stragi di Netanyahu
Fu uno tra i più grandi intellettuali italiani del Novecento, scampato alla razzia del ghetto di Roma e alla Shoah, a sostenere in “Otto ebrei” che «creare eccezioni a vantaggio degli ebrei non è un modo di riparare dei torti» perché ogni indulgenza o trattamento di favore negava il riconoscimento della loro dignità di singole persone, riproponendo la distinzione della «‘razza’ ebraica dalla razza umana» degli aguzzini. E arrivava a teorizzare provocatoriamente la possibilità di un «antisemitismo liberale». Un saggio narrativo da rileggere nella fase di fanatismo dilagante che stiamo attraversando, utile a quanti sono interessati ad acquisire una cognizione dei fatti non ipotecata dai luoghi comuni e dalla propaganda