Tema

Politica

venerdì 5 Maggio 2023

La rossa primavera rinasce come sogno. E sa danzare

Nell’ultimo film il regista romano fa i conti con il bisogno di speranza. “Il sol dell’avvenire”, soggetto e sceneggiatura di Nanni Moretti, Francesca Marciano, Federica Pontremoli, Valia Santella. Con Nanni Moretti, Margherita Buy, Valentina Romani, Silvio Orlando, Barbora Bobulova, Mathieu Amalric, Jerzy Stuhr, Teco Celio. Regia di Nanni Moretti, Italia 2023

sabato 22 Aprile 2023

Verso un nuovo 25 aprile: sapere chi sono per capire cosa siamo chiamati a fare

Post fascisti, post verità, post Costituzione. È sempre più evidente che la cultura politica di riferimento dell’attuale maggioranza di governo rimane quella del Msi di Almirante: presidenzialismo autoritario, superamento progressivo delle garanzie contenute nella Carta nata dalla Resistenza, annichilimento e demonizzazione della lotta di Liberazione. L’anniversario quindi non costituisce più un punto di arrivo ma di partenza

giovedì 6 Aprile 2023

Si scrive autonomia differenziata, ma si legge diseguaglianza

Lo “confessa”, aggiornando la vecchia tesi del Mezzogiorno “palla al piede”, la relazione introduttiva del ddl Calderoli, un progetto radicato su una idea di società dove gli squilibri sono considerati inevitabili e addirittura auspicabili e che, oltre a legittimare la “secessione dei ricchi”, assieme al presidenzialismo tende a promuovere una trasformazione in senso verticistico e oligarchico dell’ordinamento della Repubblica

lunedì 3 Aprile 2023

Se il partito della fiamma vuole dettare legge a un liceo

Due esponenti di Fratelli d’Italia scrivono a una scuola di Venezia per fermare il progetto Carriera Alias, dedicato a studentɜ transgender, sostenendo che gli insegnanti sarebbero perseguibili del reato di falso ideologico. Sussultano Anpi provinciale e la sezione di Venezia con le presidenti Maria Cristina Paoletti ed Enrica Berti: “Ingerenza inaccettabile”

lunedì 20 Marzo 2023

Gli scioperi del marzo-aprile 1943, come il malcontento divenne politico

Le astensioni dal lavoro dilagarono in tutto il Nord Italia e seppure nacquero da rivendicazioni economiche, nella stagione che precedette la deposizione di Mussolini con quelle mobilitazioni la classe operaia tornava protagonista dell’opposizione al regime; tant’è che tutto cominciò a Torino, la più antifascista e operaia delle città italiane, piegata solo dopo la marcia su Roma, e solo col ferro e col fuoco

martedì 17 Gennaio 2023

Dante e il nocchiere del ministro Sangiuliano

Le dichiarazioni del titolare del dicastero della Cultura del governo Meloni sull’Alighieri “fondatore del pensiero di destra in Italia”, comprese le goffe correzioni di rotta, sono spia della equivoca natura politica di FdI, sospesa tra la fedeltà alla matrice postfascista e la conversione al conservatorismo. Con tanto di precedenti nel ventennio, rispondono a un disegno ambizioso da non sottovalutare

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 122 Anno

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lunedì 15 Maggio 2023

Fascismo, antifascismo e intelligenze artificiali

A metà tra gioco e test, un esperimento rivela che le tentazioni nostalgiche preoccupano anche i software capaci di riprodurre facoltà umane quali ragionamento, apprendimento e creatività. Addirittura gli algortimi di uno dei programmi si sono rifiutati di redigere il manifesto politico per un nuovo movimento italiano di estrema destra

giovedì 4 Maggio 2023

L’omaggio del nazismo al “porto dell’Impero”

A Napoli, il 5 maggio del ’38, viene messa in scena un’adunata oceanica, strutturata secondo le modalità della spettacolarizzazione dei totalitarismi. Un rito di massa per magnificare la città del Vesuvio quale naturale trampolino di lancio del neonato impero fascista, proteso a trasformare il Mediterraneo in un Mare nostrum

lunedì 1 Maggio 2023

PROMEMORIA 14. 1° Maggio, la festa del… dopolavoro. Fascista

L’Opera Nazionale Dopolavoro. Come il fascismo totalizzò, parola di conio mussoliniano, anche il tempo libero. Fin dagli esordi il regime offrì gite, manifestazioni sportive e visite culturali soprattutto alle fasce più povere della popolazione. Che si rivelarono ottime occasioni di controllo, capillare. Perché scopo dell’OND era esaltare la missione nazionale di un nuovo tipo d’uomo, destinato a guidare l’Italia a nuovi fasti imperiali. Sappiamo come finì

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