Tema

Neofascismo

mercoledì 9 Luglio 2025

Quando Reggio Calabria scelse i neofascisti. Dopo 55 anni il bilancio ancora incompleto del “boia chi molla”

La rivolta non fu affatto spontanea come certe ricostruzioni giornalistiche e storiografiche hanno voluto far credere. Tant’è vero che a distanza di tanto tempo non tutte le forze politiche hanno fatto i conti veramente con quanto accadde, mentre non è neppure corretto isolare quegli avvenimenti da un contesto di generale tensione e di stragismo. A guidare i moti della città calabra un allora sconosciuto Ciccio Franco, affiancato dal Msi nazionale con Giorgio Almirante che appositamente arrivò da Roma sullo Stretto

lunedì 5 Maggio 2025

Ramelli, “Mai più antifascismo”, e la cronista che ha osato chiedere della Costituzione

A Nettuno (RM), città Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Resistenza, esponenti di CasaPound, lo storico revisionista Cappellari, consiglieri di FdI, hanno tenuto una commemorazione del giovane del Fronte della Gioventù assassinato a Milano nel 1975 da un gruppo di militanti di sinistra. Alla richiesta di chiarimenti sullo slogan dell’iniziativa, che poco sembrava avere a che fare con una riflessione umana e storica su un episodio drammatico avvenuto nel pieno degli anni di piombo, ecco la risposta: “Deve studiare la Costituzione. Non risulta che la parola ‘antifascismo’ vi sia scritta”

domenica 13 Aprile 2025

Forza Nuova non passerà. La potente risposta antifascista di Reggio Emilia

Un grande corteo ha sfilato per le vie dalla città MdO VM della Resistenza per poi confluire in Piazza della Vittoria dove si sono ritrovate circa 10.000 persone con i sindaci del territorio in fascia tricolore. È stata un’importante iniziativa resa possibile dall’unità di tutte le forze antifasciste. In contemporanea la manifestazione dell’estrema destra si è svolta in una piazza periferica per decisione della Questura, che ha così tenuto conto della ferma opposizione delle forze democratiche. Lottare oggi contro il neofascismo e il ritorno della violenza significa anche lottare per la pace

mercoledì 9 Aprile 2025

Piazza Loggia, condannato il sedicenne dal cuore nero

La strage è di Ordine Nuovo, ma lo Stato è coinvolto. Trent’anni di carcere per Marco Toffaloni, divenuto cittadino svizzero con il nome di Franco Maria Muller, in quanto ritenuto uno degli esecutori di quel vile e tragico gesto. La massima pena applicabile perché allora era minorenne. Dopo ben 50 e passa anni, un ulteriore e significativo squarcio di verità processuale e anche storica. Intanto continua il processo parallelo a carico di Roberto Zorzi, che oggi vive negli Stati Uniti

domenica 2 Febbraio 2025

Clara, non sei sola! Dalla parte della libertà e della Resistenza

“Testimoniare è la prima forma di ribellione alle ingiustizie, è la cosa più importante che ho imparato dai partigiani. Per cambiare il mondo bisogna esserci, diceva Tina Anselmi”. Le conseguenze di aver concesso cittadinanza a prassi e ideologie violente e discriminanti, il potere d’acquisto come pacifico strumento di lotta, la necessità di denunciare affinché intimidazione e prepotenza non si normalizzino. Tutto questo vive e ci racconta la libraia di Castelfranco Veneto nuovamente minacciata perché si rifiuta di vendere il libro di Vannacci

giovedì 28 Novembre 2024

Giorgio Almirante, brigatista nero

Sappiamo molto della vita del segretario del MSI. Durante il regime è stato segretario di redazione del giornale “La difesa della razza”, e in seguito capo di gabinetto del Ministero della Cultura popolare della Repubblica di Salò. Quasi sempre però nel racconto della sua biografia si dimentica o omette un particolare di non poco conto: per quattro mesi, al tempo della RSI, fu un graduato delle Brigate Nere. Ecco la ricostruzione di quel capitolo di storia

mercoledì 20 Novembre 2024

Il revival del razzismo scientifico

Un ricco investitore vuole finanziare una rete suprematista internazionale che ha base negli USA. Ma se il munifico magnate è un giornalista d’inchiesta sotto copertura, la rete che incita all’odio è ben reale, ha radici in uno dei periodi più bui della storia contemporanea, è forte di donazioni da vertigine, e ha allungato i tentacoli in Europa (occupandosi anche dell’Italia per sostenere l’inferiorità genetica dei cittadini meridionali). Una teoria a uso di una precisa strategia politica e comunicativa, che può contare su un terreno tornato a essere molto fertile

giovedì 20 Giugno 2024

Le mafie al tempo della guerra e dell’intelligenza artificiale

Relazione semestrale della Dia: la malavita organizzata non è più solo “roba del Sud” ma dilaga ovunque con la ‘ndrangheta sempre sul podio; uso di tecnologie, messaggistica e social (che hanno mandato in soffitta i pizzini) per fini criminali. Boom del commercio di armi e interesse confermato verso la pubblica amministrazione per ottenere potere e appalti. E, nelle parole di Nando Dalla Chiesa e di Giancarlo Caselli, la contiguità psicologica e pratica tra neofascisti e clan: “Sono quasi sosia”

venerdì 15 Marzo 2024

Tito è morto! Ma i camerati non se ne sono accorti

La richiesta di revoca dell’onorificenza conferita nel 1969 dalla Repubblica Italiana al presidente jugoslavo che ha tenuto banco nelle scorse settimane sembra derubricata per sempre (tanto è vero che sul sito del Quirinale non se trova più traccia). Resta però la questione dei “meritevoli”, perché andrebbero annullate decine di riconoscimenti istituzionali attribuiti a personaggi che si sono macchiati di violenze e “crimini crudeli”. Ne è convinto lo storico Eric Gobetti che, schivando striscioni e manifesti affissi contro di lui, ha deciso di rivolgersi direttamente a chi lo accusa di faziosità

venerdì 2 Febbraio 2024

“Essi vivono”. Presentato a Bari il report dell’Osservatorio regionale sui neofascismi in Puglia

Dai danneggiamenti di monumenti dedicati ai partigiani e le svastiche sui muri delle scuole e della Cgil alle aggressioni omofobe e razziste. Dal proselitismo via social dei giovanissimi da parte di gruppi internazionali neonazisti e terroristi alle infiltrazioni nelle amministrazioni locali. In un mimetizzarsi studiato a tavolino. Il presidente della Regione, Michele Emiliano: “Un lavoro che mi rende orgoglioso. Ora spieghiamo alle nuove generazioni la bellezza dell’antifascismo”

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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martedì 15 Luglio 2025

Viaggio a Buchenwald. Noi ragazzi europei di fronte all’orrore nazista

Il Treno dei Mille 2025, il raduno internazionale dei giovani, organizzato dal War Heritage Institute (Whi) e dalla Fir, la Federazione Internazionale dei Resistenti, si è tenuto in Germania, nel lager vicino alla città di Weimar, dopo le due precedenti edizioni ad Auschwitz. La delegazione italiana, formata da otto under35 dell’Anpi, ha avuto modo di incontrare i partecipanti provenienti da ogni parte d’Europa. Una importante e interessante occasione di confronto e scambio di esperienze sia sulla conoscenza della storia sia sui rischi, oggi, di un’involuzione autoritaria

venerdì 4 Luglio 2025

Anpi Messina con Gaza. Un successo la mostra di 85 artisti per l’ospedale di Emergency

Non è vero che non possiamo fare niente, a volte bastano anche piccole iniziative. Dopo la raccolta fondi promossa mesi fa dall’associazione dei partigiani a livello nazionale, l’esposizione siciliana ha voluto essere sia un gesto umanitario sia un atto di denuncia verso l’inerzia delle istituzioni europee e la diplomazia occidentale, dando voce a un sentimento di indignazione e dolore condiviso da molti. L’ottimo risultato grazie alla generosità e all’impegno di numerosi protagonisti: i pittori, scultori e fotografi che hanno donato le loro opere, i soci della Galleria Spazioquattro che hanno messo a disposizione locali, esperienza e professionalità, e chi ha versato il proprio contributo solidale

mercoledì 2 Luglio 2025

30 giugno 1960-30 giugno 2025. Genova antifascista sempre

In tantissimi, nonostante il caldo, in memoria della rivolta che sessantacinque anni fa impedì il congresso Msi e fece cadere il governo Tambroni. In corteo con Anpi e Cgil anche la sindaca Salis: “le destre-destre avanzano nel mondo portando avanti un’ideologia che pensavamo fosse sepolta, invece no”. Bisca, presidente provinciale dei partigiani: “in quel partito c’erano persone che tramavano un colpo di stato come in Grecia, e non dimentichiamo i deportati dai nazifascisti, tra loro anche mio nonno”. Landini: “oggi come allora rimettere al centro le persone, il lavoro, la Costituzione, ripartendo dai giovani”

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