Pentagramma

venerdì 30 Maggio 2025

Roberto De Simone, anima della cultura popolare “napolitana”

Con il cantautore Cesare Basile, tra i molti artisti che si sono ispirati al Maestro scomparso il 6 aprile scorso all’età di 91 anni, ripercorriamo la storia del musicista, drammaturgo e regista teatrale di opere di grande successo, compositore, musicologo. Talento precoce, enfant prodige del pianoforte e del clavicembalo, nella sua carriera ha scoperto voci come quella di Concetta Barra e dei componenti della Nuova Compagnia di Canto Popolare, che ha diretto per lungo tempo. Ma è infinito l’elenco degli esponenti della scena artistica che hanno collaborato con lui o sono stati influenzati dal suo stile. Buon ascolto!

venerdì 25 Aprile 2025

Evviva la Resistenza! Evviva i partigiani! Cantiamo l’80° con Fausto Amodei

Con le corde della sua chitarra ha scritto pietre miliari nella storia della canzone popolare e di protesta, generando una schiera di illustri allievi, appassionati cantautori, ispirati da un’idea di canzone politica per niente docile e accomodante, ma foriera di tesi invise alla cultura dominante. Oggi novantenne, ecco cosa ci ha detto l’autore di “Per i morti di Reggio Emilia”, il brano musicale scritto nel 1960, dopo i moti contro il governo Tambroni, divenuto talmente famoso da far pensare a un testo anonimo nato dal popolo. Buon 25 Aprile! E buon ascolto

domenica 6 Aprile 2025

L’aria di primavera, i sogni di una gioventù, e “un sorso a chi non c’è più”

Intervista a Mauro Carrero, il cantautore piemontese che ha reso in musica la memoria del passato collettivo delle Langhe, dalle antiche leggende ai fatti di cronaca, da Beppe Fenoglio agli Anni di Piombo. Nel suo ultimo album, cd e libretto, “Brindisi alla gioventù” è la GenX che si racconta, tra le speranze di “un tempo bruciato chissà come”, una dedica alla compagna di classe delle superiori uccisa dell’ex, le disavventure in un’app, e il futuro che bussa. Con un’immancabile incursione nella ribelle epopea partigiana: sulle note di una antica ballata irlandese giunta nel Far West

domenica 2 Marzo 2025

Quando sono le donne a salire sul palco con la bacchetta in mano

Direttrici d’orchestra, compositrici, musiciste. Sono tantissime in tutto il mondo, ma pur dotate di eccezionale talento faticano a farsi strada. Nell’800 i conservatori le ammettevano ai corsi ma potevano frequentarli in giorni e orari diversi da quelli degli uomini ed erano interdette allo studio di trombe e sassofoni, come pure del violoncello per la posizione fisica “disdicevole”. La patrona della musica, Santa Cecilia, non fu mai musicista, ma una giovane patrizia che volle consacrarsi alla verginità. E ancora oggi si scopre che spesso, ai provini al buio per strumentisti sinfonici, suonare dietro una tenda, nascoste dalla commissione selezionatrice, aumenta la possibilità di essere assunte. Se anche nell’arte delle note sono solo le donne a raccontare altre donne e a rompere le regole patriarcali. Una carrellata di grandi personalità al femminile e i loro concerti. Buona lettura e buon ascolto

domenica 16 Febbraio 2025

Canzoniere del proletariato. Il racconto di un’Italia diversa

Con Interno4 Edizioni un cofanetto (2 CD+libro) che raccoglie testi e musiche sull’esperienza politica e culturale degli anni della contestazione e della protesta. A colloquio con l’editore e curatore Massimo Roccaforte: “Si sono incrociati due argomenti che stanno nelle corde di tutta la nostra produzione: la musica, intesa come musica popolare, e la politica intesa come la storia dei movimenti politici. Tra questi e tra i più cari nel nostro catalogo c’è proprio Lotta Continua”

sabato 11 Gennaio 2025

Letizia Fuochi, quando la storia diventa musica

Intervista alla cantautrice e storica fiorentina, sulla scena dal 1999, voce autorevole e riconosciuta nel racconto delle vicende di tante donne e uomini dalle vite singolari. Le note e le parole delle sue canzoni germogliano dalle pagine dei libri, dalle schede degli archivi, dal racconto dei testimoni. Con il nuovo album “La scelta”, appena uscito per l’etichetta discografica Materiali Sonori, di cui vi proponiamo una selezione di brani, ha deciso di celebrare gli 80 anni della Liberazione

venerdì 3 Gennaio 2025

Cesare Bermani, cacciatore di voci e suoni sottotraccia

A colloquio con uno dei massimi protagonisti dello studio delle tradizioni popolari e della musica folk. Autore di importanti saggi sui temi della Resistenza e dell’antifascismo, sulla cultura delle classi subalterne, sulle canzoni di protesta, ma anche sulle leggende metropolitane e il “mondo magico”. È considerato la memoria di un’epoca. In questa intervista ci racconta la sua esperienza e ribadisce l’attualità del grande lavoro svolto in un momento di (apparente) trionfo delle culture capitalistiche e reazionarie. “Ho fiducia nel futuro. Ci sono moltissimi giovani che riscoprono anche il pensiero di Marx”

venerdì 29 Novembre 2024

La rivolta sociale, il lavoro, i diritti, la pace, ovvero la passione politica nella musica di Gualtiero Bertelli. Per un domani senza nero

Con più di sessant’anni di carriera, vincitore del Premio Tenco 2022, il cantautore nato sull’isola della Giudecca (“la mia lingua è l’italiano, la mia lingua materna è il veneziano”), si rivela ancora oggi un passo avanti, non si ferma sul già noto, sulla comfort zone, ma sperimenta e va oltre con un’opera di straordinario ingegno e fattura, che tra tradizione e futuro sfugge alle catalogazioni. A colloquio con l’artista che nel 2024 per festeggiare il traguardo anagrafico degli ottant’anni ha realizzato l’album più potente e ispirato: “In giorni come questi”, edito da Nota

domenica 13 Ottobre 2024

Stefano Rosso, l’artista scomodo riscoperto dai giovani musicisti

Tutto “inizia molti anni fa, quando nel retrobottega di una frutteria, un ragazzino sardo, un pomeriggio mi fece ascoltare la sua chitarra. Avvertii come un calore che dallo stomaco saliva fino al cuore. Il giorno dopo strimpellavo una Eko da 7.000 lire”. Così si raccontava il cantautore romano scomparso nel 2008. Gli anni Settanta, la politica, la protesta, la libertà di pensiero e di espressione. “La storia non disonesta” del cantastorie che, come disse Claudio Lolli, intonando “due amici, una chitarra e uno spinello, dava finalmente un’immagine rassicurante della gioventù di allora”

domenica 15 Settembre 2024

Quel suono dai lager che non ti fa dimenticare

L’album dell’associazione e gruppo milanese Barabàn è il più completo tributo in memoria delle diverse comunità internate. Una multietnica polifonia, tra nuove composizioni e arrangiamenti di brani tradizionali, che si arricchisce di contaminazioni e suggestioni nell’alternanza di strumenti folk, bouzouky-darabuka-organetto diatonico-fisarmonica, e classici, chitarre-violini-contrabbasso-pianoforte. Il titolo dell’opera è ispirato alla storia dello strumento musicale acquistato a Torino da Edgardo Levy, ebreo italiano, per donarlo alla figlia Eva Maria poco prima del 1938, anno delle leggi razziali fasciste, e che risuonò nel campo di sterminio dove la giovane venne deportata nel dicembre 194, e da cui non tornò

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 150 Anno

Leggi il numero 150

Tutti i numeri

Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

mercoledì 9 Luglio 2025

Noi, la Ue fortezza, il mondo multipolare e lo Stato d’eccezione

“Staffetta partigiana per un’altra Europa”, le conclusioni al Narodni Dom di una grande campagna. Sui nostri manifesti abbiamo scritto una parola chiave: “Muoviamoci!”. È quello che stiamo facendo, perché siamo in una drammatica fase di passaggio in cui il domani può essere molto migliore o infinitamente peggiore. Non possiamo stare alla finestra, dobbiamo coniugare una grande idea, una visione di trasformazione, Ventotene, col principio di realtà, cioè l’Unione Europea di oggi. Che vuol dire semplicemente fare politica nel senso più nobile del termine. È questo oggi un dovere civile, è antifascismo del nuovo secolo, è Resistenza

venerdì 4 Luglio 2025

Anpi Messina con Gaza. Un successo la mostra di 85 artisti per l’ospedale di Emergency

Non è vero che non possiamo fare niente, a volte bastano anche piccole iniziative. Dopo la raccolta fondi promossa mesi fa dall’associazione dei partigiani a livello nazionale, l’esposizione siciliana ha voluto essere sia un gesto umanitario sia un atto di denuncia verso l’inerzia delle istituzioni europee e la diplomazia occidentale, dando voce a un sentimento di indignazione e dolore condiviso da molti. L’ottimo risultato grazie alla generosità e all’impegno di numerosi protagonisti: i pittori, scultori e fotografi che hanno donato le loro opere, i soci della Galleria Spazioquattro che hanno messo a disposizione locali, esperienza e professionalità, e chi ha versato il proprio contributo solidale

mercoledì 2 Luglio 2025

30 giugno 1960-30 giugno 2025. Genova antifascista sempre

In tantissimi, nonostante il caldo, in memoria della rivolta che sessantacinque anni fa impedì il congresso Msi e fece cadere il governo Tambroni. In corteo con Anpi e Cgil anche la sindaca Salis: “le destre-destre avanzano nel mondo portando avanti un’ideologia che pensavamo fosse sepolta, invece no”. Bisca, presidente provinciale dei partigiani: “in quel partito c’erano persone che tramavano un colpo di stato come in Grecia, e non dimentichiamo i deportati dai nazifascisti, tra loro anche mio nonno”. Landini: “oggi come allora rimettere al centro le persone, il lavoro, la Costituzione, ripartendo dai giovani”

Newsletter

Iscriviti alla newsletter e resta informato: ricevi ogni due settimane gli articoli di Patria Indipendente direttamente nella tua casella di posta.

Iscriviti ora