giovedì 7 Agosto 2025
80 anni fa Hiroshima e Nagasaki. Ma se non si cambia strada nel nuovo mondo “noi non ci saremo”
Oggi le bombe atomiche sono diventate 12.000, in mano a Usa, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, Corea del nord, India, Pakistan (e Israele, che non nega né conferma di possederle). E in barba alle parole commemorative, discussione e decisioni in materia di politica internazionale ruotano intorno o all’avere quegli ordigni, nonostante il loro insito carattere offensivo perché nessuno mai farebbe diventare radioattivo il proprio Paese, oppure inutili “ombrelli” protettivi. È maturo il momento di una grande campagna – italiana e non poniamoci limiti – per il rifiuto dell’uso delle armi nucleari, per la riduzione e lo smantellamento bilanciato e concordato su scala globale, sulla ripresa e il rafforzamento delle istituzioni di controllo