Un momento della camera ardente di Marisa Cinciari Rodano, scomparsa il 2 dicembre 2023, allestita a Montecitorio

Era sempre un’emozione ascoltare Marisa Cinciari Rodano, le sue parole non erano mai vuote, erano accompagnate dai fatti, dall’esempio, da una coerenza di vita.

Una bellissima immagine di una giovane Marisa Cinciari Rodano

La sua tenacia spronava alla partecipazione: basta leggere alcune righe dei suoi libri per essere invogliati a intraprendere le sue importanti battaglie, rivolte principalmente alla difesa della dignità delle donne e della Costituzione.

Il ruolino dello status di partigiana combattente riconosciuta dallo Stato iitaliano

Partigiana, fondatrice dell’Unione Donne Italiane, esponente di rilievo del Partito Comunista, con cui tra l’altro condivideva la data di nascita (21 gennaio 1921), ha contribuito con ogni sua azione alla ricostruzione di una coscienza civile, politica e democratica del nostro Paese. È stata anche la prima donna eletta vicepresidente della Camera dei Deputati, un meritato riconoscimento per un multiforme impegno.

Una bellissima immagine di Marisa Cinciari Rodano più “grandicella” (Imagoeconomica, Sara Minelli)

Riascoltando le sue ultime interviste non sfugge la semplicità con cui si poneva di fronte a quanti le rivolgevano domande, mai un’esaltazione di quanto aveva fatto, ma solo un racconto genuino. Era difficile non notare il suo amore per l’Anpi, che menzionava spesso nei discorsi pubblici. Dimostrava il suo attaccamento alla nostra associazione anche con l’assidua presenza alle varie iniziative. Negli ultimi tempi, se non riusciva fisicamente a esserci, per le precarie condizioni di salute, lo ha sempre fatto inviando parole di sostegno.

Da ricordare e conservare a lungo le parole con cui conclude il suo libro “Memorie di una che c’era”.

“Penso che non si possa rinunciare all’utopia o quanto meno al tentativo di pensare un futuro diverso e di lanciare una sfida culturale e ideale. Sarebbe ora che le donne, forti dell’autonomia personale conquistata riuscissero a trasformarla in consapevolezza che la loro alterità potrebbe se messa in rete e se capace di superare la frammentazione, divenire forza motrice di un radicale cambiamento economico sociale e politico”.

La sezione Anpi di Trecastelli e l’intero Comitato provinciale dell’Anpi di Ancona, come tutti dell’associazione dei partigiani in ogni regione italiana e all’estero, apprendendo la notizia della scomparsa si uniscono al dolore della famiglia. Da parte nostra, cercheremo di non disperdere la sua grande lezione di democrazia.

Che la terra ti sia lieve Marisa.

Elena Morbidelli, sezione Anpi Trecastelli e comitato provinciale Anpi Ancona