Un ringraziamento particolare va ai responsabili e al personale del Gruppo Fs, che con la loro fattiva e attenta disponibilità hanno creato le condizioni per la sua realizzazione.
Mille grazie agli studenti e ai loro docenti che nel corso della settimana hanno visitato le mostre e hanno dimostrato interesse a ulteriori incontri nelle loro scuole.
Insieme ringraziamo le Istituzioni locali, le organizzazioni Sindacali, le associazioni, gli organi di informazione, i singoli cittadini e gli iscritti all’Anpi che con il loro concreto contributo e sostegno hanno realizzato un progetto il cui scopo, pienamente raggiunto, era di suscitare una riflessione plurale e collettiva attraverso la visione delle mostre, gli incontri e l’ascolto reciproco.
È il testo della lettera inviata dall’Anpi Marche a quanti si sono prodigati per realizzare la settimana del “Treno della Memoria” con la quale abbiamo voluto ricordare gli 80 anni delle leggi razziali, le vittime della Shoah, coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.
Il “Treno della Memoria” ha voluto rompere il consueto via vai di una delle stazioni del nostro Paese per ricordare che, dentro quella stessa normalità, anni fa irruppero dei carri bestiame su cui furono caricati donne e uomini, bambini e vecchi, italiani e stranieri colpevoli di essere ebrei. Fu l’epilogo di un connubio perverso tra pretese scientifiche, uso delle leggi al servizio di una ideologia totalitaria e un’organizzazione sistematica dello sterminio di massa.
Tutto questo abbiamo provato a dire allestendo delle mostre all’interno di due vagoni merci al binario 1 Ovest della Stazione Fs di Ancona, messi a disposizione dal Gruppo delle Ferrovie.
Il primo vagone ospitava due mostre: “La persecuzione degli ebrei in Italia 1938-1945 attraverso i documenti dell’epoca”, messa a disposizione dalla Comunità Ebraica di Ancona, e “La deportazione degli ebrei nelle Marche”, realizzata dall’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nelle Marche.
Nel secondo vagone era esposta la mostra curata dall’Aned sulla deportazione politica in Europa, a partire dagli eventi principali della I guerra mondiale fino ai primi anni 90, mentre in fondo al carro venivano proiettati immagini e suoni di alcuni documentari. Tra i video, anche quelli realizzati dall’Anpi nazionale e pubblicati da Repubblica.it in esclusiva.
Abbiamo accompagnato gli studenti dando loro spiegazioni, con i docenti abbiamo risposto alle tante domande dei ragazzi, e al termine del percorso abbiamo raccolto commenti positivi e diversi “arrivederci!”.
La settimana del “Treno della Memoria”’ è stata anche l’occasione per presentare alcuni libri. Lo scopo era offrire strumenti per ulteriori approfondimenti su più temi specifici. Sul ruolo delle donne nella lotta di Liberazione, per esempio. Il volume “Considerate che avevo 15 anni. Il diario di prigionia di Magda Minciotti tra Resistenza e deportazione”, a cura di Paola Moretti, è stato presentato dal presidente del Comitato provinciale Anpi di Pesaro, Gustavo Ferretti, poi è stata la volta della testimonianza della figlia di Magda Minciotti.
Ancora. Abbiamo cercato di coniugare memoria, approfondimento sul passato e impegno del presente con una riunione dei rappresentanti regionali dei firmatari l’appello “Mai più fascismi”.

E la campagna di raccolta delle firme è stata avviata alla presenza di alcuni rappresentanti istituzionali: membri della Presidenza del Consiglio regionale Marche, il Sindaco di Chiaravalle.
Il “Treno della Memoria”, pur se gestito in completa autonomia dall’Anpi, è parte integrante delle attività del “Tavolo di lavoro” che, costituito da diversi anni in seno alla Presidenza del Consiglio regionale Marche, include tra le principali attività lo sviluppo del progetto delle “Pietre d’inciampo” e il sostegno alle iniziative promosse sia nel capoluogo sia nei Comuni della Regione.
Infine domenica, a chiusura della settimana, si è tenuto il reading con accompagnamento sonoro dal vivo dal titolo “Wiegala. Ninna nanna da un lager”, realizzato a partire dagli scritti di Ilse Weber, poetessa e musicista, autrice di fiabe e trasmissioni radiofoniche per bambini.
In particolare, la ninna nanna Wiegala fu tramandata da bimbo a bimbo, da madre a madre, da infermiera a infermiera e veniva cantata nelle camere a gas di Auschwitz per provare a morire più serenamente.
Lo spettacolo ha colpito emotivamente sia gli artisti sia quanti vi hanno assistito a chiusura di una settimana intensa; giorni vissuti coralmente nella consapevolezza dell’importanza del ruolo della Memoria per una migliore intelligenza del presente e, ci auguriamo, per consolidare un impegno civile e democratico diffuso di cui c’è grande bisogno.
Lorenzo Marconi, coordinatore Anpi Marche
I media locali (tv, radio, giornali) hanno dato grande rilevanza al “Treno della Memoria”. Per la Rai clicca qui.
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4377d762-dfb9-4109-8b53-da65a6c51e21.html#p=
Altri servizi su Focus Lavoro, settimanale d’informazione della Cisl Marche, in onda su TvMarche e Radio Center Musica con Le interviste a Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche eLorenzo Marconi, Coordinatore Anpi Marche: www.cislmarche.it
Ed ecco, nelle foto scattate dall’Anpi Marche, altre immagini con la cronaca fotografica dell’evento
e due video sullo spettacolo“Wiegala. Ninna nanna da un lager” :
I video
Ancona binario1 ovest “Wiegala. Ninna nanna da un lager” from ANPI on Vimeo.
Ancona binario1 ovest“ Wiegala. Ninna nanna da un lager” 2 from ANPI on Vimeo.
Pubblicato giovedì 22 Febbraio 2018
Stampato il 05/10/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/ancona-un-treno-memoria-attiva/