La data della Festa è storica e simbolica nello stesso tempo. Per la prima volta le 10 sezioni che costellano il territorio provinciale – come una grande famiglia finalmente ricomposta in tutti i suoi rami, nonostante le differenze, dal sud al nord, dal mare ai monti Lepini – hanno voluto narrare una storia collettiva con tanto di corredo, tra prove e analisi, e farne memoria.

Ad aprire e presentare l’iniziativa è stata la neo presidente provinciale Anpi, Teresa Pampena, eletta nell’ultimo congresso. È seguito l’intervento istituzionale del sindaco di Latina, Damiano Coletta, che riconosce nella nostra associazione un indispensabile presidio antifascista, ma la cronaca dell’intera giornata è stata di altissimo profilo. Sia per le analisi storiche dei relatori, che con competenza e rigore scientifico e archivistico hanno affrontato i temi del fascismo e della Resistenza nella nostra Provincia, sia per i contributi testimoniali, personali ed emotivi, e per alcuni interventi non previsti capaci tuttavia di entrare a far parte della memoria collettiva del territorio pontino.

Ci hanno commosso e si sono radicate profondamente in ognuno di noi la storia del partigiano Angelo De Filippis, originario di Lenola, presentata con forte emozione dal figlio Pierluigi attraverso la lettura di brani autobiografici e le parole forti e piene di orgoglio di Carmen Martinelli mentre ricordava il padre partigiano a Milano. Vicende che dal passato arrivano all’oggi: Lenola, per esempio, il paese di Angelo De Filippis, e anche di Pietro Ingrao, si appresta a fondare una sezione Anpi: un altro presidio di memoria collettiva, dunque, tanto utile quanto esemplare per la crescita dell’identità comunitaria.

Dopo i saluti e gli incoraggiamenti di Ada Filosa, la prima presidente provinciale di Latina, le numerose associazioni presenti, esprimendo vicinanza e solidarietà all’Anpi, ci hanno scaldato il cuore, e prendendo l’impegno di future collaborazioni (ne abbiamo bisogno) ci hanno fatto sentire in sintonia con una comunità ancora più grande. Così ci siamo scambiati i contatti: con Emergency per le cure gratuite a chi ne ha bisogno, con Aifo per i diritti degli ultimi nel mondo, con la Rete degli studenti medi. E sono diventati nostri compagni di viaggio, nella rispettiva autonomia, Massimo Cervellini di Sinistra italiana, un giovane consigliere comunale del Pd, il Centro Donna Lilith, Primavera di legalità, la Cgil di Frosinone-Latina.

Un clima di autentica e sentita partecipazione che Vincenzo Calò della segreteria nazionale, ha evidenziato in due interessantissimi, intensi, brillanti, appassionati interventi, anche per rispondere alle sollecitazioni di Luciano Manca e di Fabrizio Maramieri, tra gli altri, sul ruolo e sulle modalità di azione dell’essere antifascisti oggi, illustrando le ragioni dell’Anpi spesso volgarmente aggredita, e non da ora, per le sue decise posizioni nella difesa attiva della Costituzione.
Ma, come Calò ha inoltre sottolineato, la crescita di adesioni e di iscrizioni all’associazione ne dimostrano saldezza e ricchezza di valori: una serietà incondizionata che ci viene senz’altro poi riconosciuta e che, di conseguenza, ci impegna moralmente a praticare e diffondere.
Ecco: è arrivato il momento di riconoscere e istituzionalizzare la Liberazione dal nazifascismo in ogni città, in ogni paese della Provincia affinché le Comunità possano riconoscersi in una storia corale e divenire soggetto di conquiste di libertà.
Ormai abbiamo le carte in regola e un’energia inesauribile.
Le sezioni Anpi di Aprilia, Cisterna, Fondi, Formia, Gaeta, Latina, Pontinia, Roccagorga, Sezze, Terracina…e le altre che nella Provincia di Latina avremo al nostro fianco
Pubblicato giovedì 26 Maggio 2022
Stampato il 26/06/2022 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/latina-e-qui-la-festa-la-prima-provinciale-anpi/