(Imagoeconomica)

La clausola antifascista sugli spazi pubblici nel capoluogo lombardo, città Medaglia d’Oro della Resistenza, raddoppia. La Giunta guidata dal sindaco Sala ha esteso l’obbligo di firmare la certificazione di fedeltà alla Costituzione e ai suoi valori democratici per utilizzare aree municipali anche a chi (soggetti singoli o associazioni) vuole partecipare a bandi, avvisi e affittare immobili comunali ad uso non commerciale destinati, anche temporaneamente a manifestazioni ed eventi.

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In precedenza infatti, nel provvedimento varato nel 2018, la dichiarazione non prevedeva questi ulteriori casi: “È un segnale molto forte – commenta il presidente del comitato provinciale Anpi di Milano, Roberto Cenati – con cui si ribadisce, in una fase delicatissima in cui si ripresentano movimenti neofascisti e riemergono preoccupanti episodi di oltraggio ai valori resistenziali, di intolleranza, xenofobia, antisemitismo, la natura di Milano, città solidale, accogliente e Medaglia d’Oro della Resistenza”.

Sempre in Lombardia, a Desenzano sul Garda, provincia di Brescia, il primo cittadino, esponente di centrodestra, ha concesso invece l’anfiteatro di villa Brumati, patrimonio comunale, a Forza Nuova, che il 28 agosto prossimo, vi terrà il 6° memoriale Simone Riva, militante di FN morto nel 2015 in un incidente di montagna. Il programma della kermesse prevede la presentazione di un libro edito da Altaforte, la casa editrice vicina a CasaPound di proprietà del pregiudicato Francesco Polacchi. L’autore del volume è Guido Taietti, ex capo ultrà, esponente dei “fascisti del terzo millennio” condannato in secondo grado dal tribunale di Cremona a 7 anni e 2 mesi di reclusione per avere reso invalida la sua vittima in modo permanente. Previsto anche un concerto degli Hobbit 1994 che, per intenderci, usano cantare “Nessuna zona rossa né divieti nella sera, sogno un’Italia, che sia tutta Zona Nera”. L’Anpi locale è insorta ma il sindaco non ha voluto fare alcun passo indietro. “Per la polizia è tutto ok, non sono fascisti”.

Sull’iniziativa di Desenzano da segnalare inoltre l’avvicinamento tra due sigle dell’estrema destra un tempo concorrenti che si sono ritrovate insieme già durante i mesi scorsi nelle contestazioni no vax.