L’Assemblea Costituente. Certo che a quel tempo la politica era un’altra cosa; c’era la scelta di vita, lo spirito di servizio, la spinta degli eventi della guerra di Liberazione: lo ha scritto Marisa Cinciari Rodano.

Bisognava ricostruire un Paese distrutto dalla guerra, avvelenato dal ventennio, smembrato dal 1943 al 1945 dai nazifascisti: al centrosud il Regno d’Italia, al centro nord la finta repubblica di Salò, al nord est la Zona d’Operazioni delle Prealpi (Bolzano, Trento, Belluno) e la Zona d’Operazioni del Litorale Adriatico (Udine, Gorizia, Trieste), entrambe amministrate dal Terzo Reich. Ricostruire. Rinascere.

Il 2 giugno 1946 l’Italia votava per eleggere l’Assemblea costituente, che avrebbe dato vita, un anno e mezzo dopo, alla Costituzione della Repubblica. Votavano – finalmente! – le donne. Ma su 556 eletti, solo 21 di sesso femminile. Eppure quelle 21 segnano la storia d’Italia in modo indelebile, come l’inizio di un lungo percorso, tutt’altro che concluso, di emancipazione e liberazione, e, assieme, varano la bellissima avventura della Costituzione italiana, anch’essa ancora non pienamente realizzata.

L’Anpi dedica questo 2 giugno a loro, alle 21 Costituenti, perché come allora, anche oggi si rinasca dall’Italia del dolore di oltre 33mila deceduti per il Covid 19, dall’Italia fermata per un lockdown a difesa del primo e imprescindibile dei diritti umani: il diritto alla vita.

Per questo la scelta della Presidenza e della Segreteria nazionali Anpi di celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica, in modo insolito. I dirigenti nazionali e provinciali dell’Anpi, insieme ai Sindaci e, in alcune località anche ai Prefetti, deporranno una rosa rossa sulle tombe di quelle 21 meravigliose donne.

Una rosa rossa: nel mito greco Afrodite, per soccorrere l’amato Adone, si ferisce sui rovi; dalle gocce del suo sangue sbocciano delle rose rosse; così la rosa diviene simbolo di amore e di rinascita. Due parole che sono il programma dell’Italia qui ed ora, per ripartire con la bussola della solidarietà e della coesione sociale, davanti alle tensioni presenti e future causate dallo tsunami del virus e delle sue conseguenze.

Ed una rosa su ciascuna tomba delle nostre madri Costituenti è anche il riconoscimento del dono di libertà e di parità contenuto nel loro lavoro e nella loro passione; un segno di rispetto, di memoria, di gentilezza, perché l’Italia che rinasce non dimentica, e trova la sua linfa vitale dalle sue radici.

Erano 21 quelle donne, e appartenevano a partiti politici diversi: nove erano comuniste (Adele Bei, Nadia Gallico Spano, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi); nove democratiche cristiane (Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra, Vittoria Titomanlio); due socialiste (Angelina Merlin e Bianca Bianchi) e una della lista “Uomo Qualunque” (Ottavia Penna Buscemi).

L’Anpi, dunque, il 2 giugno andrà a rendere un doveroso e sentito omaggio a tutte loro nei rispettivi luoghi di sepoltura. Di seguito le iniziative che si svolgeranno nei cimiteri di Milano, Roma, Trento, Napoli, Bologna. Successivamente daremo conto di tutte le iniziative svolte il 2 giugno per ricordare le nostre Costituenti.

MILANO – Lina Merlin. Il presidente dell’Anpi provinciale di Milano, Roberto Cenati; il componente della Segreteria nazionale ANPI, Carlo Ghezzi; i rappresentanti di ANED, FIAP, ANPPIA, ANPC; alla presenza del vice sindaco di Milano, Anna Scavuzzo, renderanno omaggio a Lina Merlin, fortemente impegnata nella cospirazione antifascista, nella lotta per l’emancipazione femminile ed eletta il 2 giugno 1946 all’Assemblea Costituente. La cerimonia si svolgerà nella cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, dove Lina Merlin è tumulata.

TRENTO – Elisabetta Conci. Presso il cimitero di Trento sarà deposta una rosa sulla tomba di Elisabetta Conci, alla presenza dei rappresentanti dell’Anpi; del Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta; e del Commissario del Governo, Sandro Lombardi.

BOLOGNA – Teresa Noce. Cimitero della Certosa ore 10. Alla presenza della Presidente provinciale ANPI, Anna Cocchi; del Sindaco di Bologna, Virginio Merola; e del figlio della madre costituente.

ROMA – Nilde Iotti, Nadia Gallico Spano, Adele Bei, Angela Maria Guidi Cingolani e Maria De Unterrichter Jervolino. On. Nilde Iotti e On. Nadia Gallico Spano – Cimitero del Verano, famedio del PCI; On. Adele Bei – Cimitero del Verano, zona ampliamento, fronte scaglione; On. Angela Maria Guidi Cingolani – Comune di Palestrina, Parco Cingolani; On. Maria De Unterrichter Jervolino – Cimitero Flaminio di Prima Porta

Parteciperanno alla cerimonia al Verano: Marta Bonafoni consigliera Regione Lazio; Livia Turco, presidente associazione Nilde Iotti; Marisa Malagoli Togliatti, figlia di Nilde Iotti; Silvia Costa, vicepresidente nazionale ANPC; Cristina Olini, presidente ANPC Roma; Serena Colonna, presidente nazionale ANPPIA; Paolo De Zorzi, presidente ANPPIA Roma; Francesca Del Bello, presidente II Municipio; Gianfranco Pagliarulo, vicepresidente ANPI nazionale; Emilio Ricci, vicepresidente ANPI nazionale; Marisa Ferro, segreteria ANPI nazionale; Dina e Nenè Bei – Carlo Zaia, nipoti di Adele Bei.

Parteciperanno alla cerimonia a Prima Porta: Stefano Simonelli, presidente del XV municipio; On. Rosa Russo Jervolino, figlia di Maria De Unterrichter Jervolino.

NAPOLI – Vittoria Titomanlio. Cimitero monumentale di Poggioreale, alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, del Prefetto Marco Valentini, del Presidente ANPI provinciale di Napoli, il partigiano Antonio Amoretti.