Alla luce dei fatti avvenuti in Nuova Zelanda, questa mattina la Segreteria nazionale dell’Anpi ha diffuso questa nota: «Il massacro della moschea di Al Noor in Nuova Zelanda parla anche all’Italia. Uno dei killer ha dichiarato: “Voglio uccidere gli stranieri invasori”. Gli assassini citavano due “esempi”: il nazista Breivik, autore della strage del 2011 a Utoya in Norvegia e il fascioleghista Luca Traini, che nel 2018 tentò un eccidio di migranti a Macerata ferendo sei persone. Come nelle più tragiche esperienze del 900, le pratiche dei razzisti scivolano sempre dalla negazione dei diritti alla negazione della vita. Nel nostro Paese da tempo si succedono aggressioni e omicidi ai danni di migranti, troppo spesso sottovalutate dal Governo ed in particolare da chi più di tutti dovrebbe tutelare la sicurezza e la convivenza civile, e cioè il Ministro dell’Interno. Michelle Bachelet, Alto commissario Onu per i diritti umani, ha spesso denunciato che in Italia c’è un “forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom”. Oggi il vento del razzismo spira forte su gran parte del pianeta. Anche alla luce del terribile evento in Nuova Zelanda, occorre lanciare alto e forte l’allarme contro il razzismo e contro la sua violenza assassina. Tutti, a cominciare dal Governo, devono assumersi le proprie responsabilità, perché a nessuno domani sarà concesso di dire: io non sapevo».
Pubblicato venerdì 15 Marzo 2019
Stampato il 23/05/2022 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/il-quotidiano/nuova-zelanda-il-massacro-razzista/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
6 giugno 1944: lo sbarco alleato in Normandia. 4.149 unità navali, fra mezzi anfibi e da sbarco, protette da 753 navi da guerra e appoggiate da 3.467 bombardieri, 5.409 aerei da caccia e 4.900 alianti, realizzarono la più grande operazione logistico-strategica della storia militare. L’apporto della Resistenza francese
La decisione del parlamento europeo. Le dichiarazioni di Salvini e i contrasti nel governo italiano. L’urgenza di una risposta popolare europea all’ondata nazionalista, razzista e neofascista. I gravissimi errori della Unione Europea
Il grande scienziato e l’inventore della psicoanalisi nell’estate 1932, 90 anni fa, mentre il partito nazionalsocialista incassava consensi in Germania e in tutta Europa, a pochi anni dalla fine della Grande carneficina, tornavano a soffiare i venti nazionalisti. E l’Era atomica era molto vicina
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