In bicicletta fino alle Fosse Ardeatine, per l’80°, con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni, Nanni Moretti e Don Ciotti, Maurizio Landini e, in rappresentanza dell’Anpi nazionale, Marina Pierlorenzi, presidente del comitato provinciale capitolino, e ancora Jasmine Trinca, Vinicio Capossela, Elio Germano insieme a tante altre personalità della cultura, dell’associazionismo, dei sindacati, delle istituzioni capitoline e a una lunghissima cordata di cittadini.

Da Piazza Vittorio al Mausoleo dove dimorano i 335 Caduti per la furia nazifascista — cioè delle truppe occupanti e dei complici fascisti nostrani che aiutarono a stilare la lista dei condannati — trucidati per rappresaglia uno a uno con un colpo alla nuca. Persone di differenti tradizioni politiche e religiose, origini sociali.

I corpi seppelliti facendo esplodere la cava della morte. I ciclisti della memoria, pedalando come le staffette partigiane, hanno fatto tappa nei luoghi simbolo della Resistenza a Roma, tra i quali via Tasso e Porta San Paolo, per tracciare un percorso antifascista fino al Sacrario sulla via Ardeatina. Alle “stazioni” di una laica “via crucis” hanno proposto letture di Primo Levi e Tina Anselmi e appelli a fare nostro il sacrificio di quelle vite. Non è voluta mancare Luciana Romoli, la partigiana bambina.

Luciana Romoli, “la partigna bambina”

Perché la democrazia nessuno ce l’ha regalata, l’Italia l’ha conquistata a prezzo di lotte costate centinaia di vittime di stragi e torture. Abbiamo il dovere di difenderla.

Buona memoria a tutti con le foto che pubblichiamo in galleria. Ringraziando a documento di una bella e partecipata giornata resistente Roberto Mamone, Valerio Bruni e Paolo Andruccioli, inviato di Patria, in sella alle due ruote.