Comunicazione di servizio: il 31 ottobre si è chiuso il tesseramento ANPI 2016 e si è avviato, com’è tradizione, il tesseramento 2017. A gennaio le tradizionali “giornate del tesseramento”. Fin qui, niente di straordinario.
Il punto su cui ragionare è la nuova tessera e il suo valore. Si vedrà che campeggia la scritta “70° anniversario dell’approvazione della Costituzione”, che sormonta una famosa fotografia; l’istantanea racconta il momento in cui – era il 27 dicembre 1947 – il Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola firmò la Costituzione della Repubblica, che entrò in vigore, com’è noto, il 1° gennaio 1948.
Perché quella foto su questa tessera, oggi? Anzi, per dirla tutta, perché la tessera? La tessera è letteralmente una carta d’identità. Rappresenta cioè l’identità di un’associazione di persone. “Identità” è una parola importante e anche difficile: indica un rapporto di coincidenza, oppure si riferisce al complesso di dati che “consentono l’individuazione e garantiscono l’autenticità” (dal dizionario della lingua italiana di De Voto-Oli). Dunque la tessera dell’ANPI rappresenta la partecipazione attiva di una persona ad un corpo più grande con i cui valori si sente un rapporto di coincidenza e tale rapporto è dialettico, cioè vivo e reale, dunque autentico. Come tutti rapporti, è vincolato ad alcune regole liberamente accettate, che sono codificate nello statuto dell’associazione. La tessera dell’ANPI rappresenta perciò simbolicamente la connessione ideale, razionale e sentimentale del singolo con la collettività dei soci. Le radici di questa connessione sono note: la Resistenza e la lotta partigiana, la Costituzione repubblicana, l’antifascismo. Il suo valore coincide con i valori che rappresenta e che uniscono i soci; per questo l’ANPI è anche una comunità di valori.
Torniamo alla scritta ed alla foto. La tessera ANPI 2017 mette a fuoco una ricorrenza fondativa dell’Italia democratica: la nascita della Costituzione. L’ANPI si riconosce in quell’evento e nei suoi effetti, e cioè la creazione delle istituzioni repubblicane, vale a dire quel complesso sistema tramite cui si concretizza la Repubblica democratica prescritta dall’articolo 1 della Costituzione; tale Repubblica dev’essere “fondata sul lavoro” e in essa “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. La nuova tessera ANPI ci evoca questa centralità in un’Italia, un’Europa e un occidente squassati da venti e eventi tali da mettere in discussione lo stato di cose presente. Viviamo in un tempo in cui – è il caso di dirlo – la realtà supera la fantasia. Basti pensare alla Brexit, alla elezione di Donald Trump, alla crisi dell’UE, al declino di quella forma di democrazia che abbiamo conosciuto dal dopoguerra ad oggi, cioè, più o meno, nella vita nostra e dei nostri genitori. Si naviga a vista nella nebbia.
Proprio per questo, guai se smarrissimo la bussola, l’unico strumento che ci consente di orientarci. È fin troppo ovvio ricordare che la nostra bussola è la Costituzione; va aggiunto che l’ago della bussola sono: le istituzioni democratiche, dal Parlamento fino al Comune, l’equilibrio dei tre poteri – esecutivo, legislativo, giurisdizionale –, la sovranità popolare che si invera a cominciare dal suffragio universale, conquistato nel dopoguerra, a conclusione di un secolo di suffragio censitario o di genere (fino al 1946 in Italia le donne non avevano diritto di voto). Ebbene, preoccupa il brusio critico che sempre più spesso serpeggia contro il suffragio universale quando il voto popolare non corrisponde ai desiderata di questa o quella élite.
A ben vedere tutto ciò è il portato della lotta di Liberazione e degli inenarrabili sacrifici a cui si sottoposero i partigiani, le staffette, i militari italiani sbandati che presero le armi contro i nazifascisti, i civili che protessero i partigiani, gli operai che difesero le fabbriche dallo smantellamento ad opera dei tedeschi, insomma di quel fenomeno generale e articolato che abbiamo chiamato Resistenza.
Tutto ciò oggi è il punto più alto in cui si determina la connessione ideale, razionale e sentimentale del socio con la comunità ANPI.
Ecco la ragione per cui sulla tessera ANPI 2017 campeggia il 70° anniversario della firma della Costituzione. Tanti motivi per iscriversi all’ANPI.
Pubblicato venerdì 18 Novembre 2016
Stampato il 16/10/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/servizi/la-bella-tessera-del-70-della-costituzione/