Le studentesse dell’Istituto professionale “Velso Mucci” che hanno contribuito alla grafica dell’Almanacco della Resistenza 2023 realizzato da Anpi Alba-Bra (CN) sono state invitate a presentarlo ufficialmente nel Salone d’Onore del Comune di Cuneo. Da sinistra a destra: Alessia Toma, Isabella Cortassa, Alessia Gagino, Elisabetta Carena con Luciano Bellunato di Anpi Alba-Bra

Quest’anno si è rinnovata l’iniziativa dell’ANPI per rendere concreta la memoria della lotta partigiana nel nostro territorio.

Ha infatti visto la luce l’Almanacco della Resistenza 2023, il tentativo, secondo noi riuscito – di raccontare alle nostre generazioni di donne e uomini, ragazze e ragazzi che, otto decenni fa scelsero di stare dalla parte giusta della Storia, si batterono contro la tirannia nazifascista nell’Europa occupata e fornirono un contributo determinante alla vittoria degli Alleati.

L’Almanacco della Resistenza 2023

Nella provincia di Cuneo sono innumerevoli i luoghi che testimoniano l’intensissima attività partigiana fra il settembre 1943 e l’aprile 1945. Quando Luciano Bellunato della sezione Alba-Bra-Langhe-Roero dell’associazione è venuto all’Istituto Professionale di Stato “Velso Mucci” a parlarci del progetto che aveva in mente per l’almanacco di quest’anno, non immaginavamo ci avrebbe dischiuso orizzonti nuovi sul senso stesso della memoria.

Partigiani piemontesi in marcia nella neve (Archivio fotografico Anpi nazionale)

La riflessione di Bellunato si è concentrata sull’importanza di ricordare oggi ciò che è stato, di celebrare oggi la Resistenza, di sentire insomma quelle ragazze e quei ragazzi che consacrarono le loro giovani vite alla Libertà non come nostri potenziali nonni o bisnonni, ma come effettivi sorelle e fratelli, coetanei, compagni di viaggio, cittadine e cittadini di quella Repubblica Italiana che è nata grazie al loro sacrificio cominciato 80 anni fa. Quella Repubblica che dalle ceneri di un’Italia distrutta materialmente e moralmente, ha scritto la sua bellissima Costituzione, entrata in vigore 75 anni fa.

Con entusiasmo ci siamo messe al lavoro, stimolate da un nostro insegnante, il professor Sebastiano Orecchioni, che ci ha accompagnate in un percorso durato alcune settimane.

Per misurarci con il progetto abbiamo realmente provato a sentire accanto a noi una – una sola – delle giovanissime donne della Resistenza italiana: una sola delle tante ragazze che, in un mondo ancora fortemente maschile, sono riuscite pur in tragiche circostanze a irrompere nella grande Storia e salvare l’Italia dalle tenebre che l’avevano avvinta. A lei abbiamo affidato il compito di regalarci le parole – Libertà, Uguaglianza, Giustizia, Democrazia – mentre noi lavoravamo con le immagini.

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Per ideare la copertina ci siamo ispirate a una delle opere che l’inafferrabile — e inarrestabile — artista Banksy ha realizzato nel corso della sua corsara esperienza artistica: la celebre “Bambina con palloncino rosso”, proprio il quadro che in circostanze degne di Banksy è andato distrutto durante un’asta di Sotheby’s a Londra qualche anno fa.

Abbiamo rivisitato graficamente il tema, rappresentando una bambina che spicca il volo nonostante sia aggrappata al filo spinato. Al filo spinato: non al palloncino, che rappresenta l’innocenza, la speranza, la leggerezza dei sogni, la forza dei desideri e infine l’anelito alla giustizia e alla libertà. La “nostra” bambina per volare si affida soltanto ai suoi sogni, prova a volare nonostante i baratri di orrore che le guerre di ieri e di oggi hanno dischiuso e dischiudono agli innocenti. Lo sappiamo: ieri come oggi sono sempre i bambini e le bambine le prime vittime della guerra. Di ogni guerra.

L’istituto professionale di Stato “Velso Mucci”

Il risultato di queste lunghe sessioni di lavoro è stato poi sottoposto a Bellunato e a Marina Isu, consigliera comunale di Bra. In circa quaranta studenti del “Velso Mucci” avevamo partecipato al progetto e gli elaborati sono stati 19. I lavori scelti sono stati proprio i nostri. Alessia Gagino e Alessia Toma hanno realizzato la copertina; Elisabetta Carena e Isabella Cortassa hanno realizzato la gabbia di impaginazione.

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Il 19 gennaio 2023 siamo state invitate dal Comune di Cuneo: nel Salone d’Onore è stato presentato alla stampa il nostro lavoro. Difficilmente scorderemo l’emozione di quel giorno. In fondo è nell’ordine delle cose che i nostri elaborati scolastici, da studentesse tecnico-grafiche, abbiamo una dimensione esclusivamente didattica e non prendano mai forma nella vita reale. Ma il progetto dell’Almanacco è diventato reale; era davanti ai nostri occhi e noi stentavamo a crederlo.

L’accoglienza che la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, il presidente provinciale ANPI, Paolo Allemano, e tutti gli iscritti presenti ci hanno riservato è stata a dir poco calorosa. A queste gratificazioni si è poi aggiunto Gianni Fogliato, sindaco di Bra, che ci ha ricevute in Comune per parteciparci la sua soddisfazione.

Se è vero che “vivere è lasciare tracce”, noi siamo molto contente di avere esordito professionalmente nel mondo reale lasciando traccia di noi sull’Almanacco della Resistenza, tanto prezioso, tanto antico, tanto attuale. E ora che abbiamo compiuto 18 anni, tutte e quattro abbiamo voluto ribadire il nostro essere dalla parte giusta della storia e ci siamo tesserate all’ANPI.

Elisabetta Carena, Isabella Cortassa, Alessia Gagino, Alessia Toma