L’installazione di Francesca Borgia “Io vedo” è un’opera(zione) d’arte, un atto, nello stesso tempo umano, politico e artistico che nasce dal modo in cui l’autrice, come donna, come cittadina del mondo e come artista, vive il proprio tempo e concepisce l’arte. Un fare che vuole provocare non una semplice contemplazione estetica ma un’azione conseguente. Un fare che nasce dall’azione originaria del vedere la strage disumana che avviene in Palestina, vedere senza voltare lo sguardo, rifiutando l’assuefazione, ugualmente disumana, ai bollettini e alle immagini di guerra, vedere con l’indignazione e la pietà dell’artista che deve fare qualcosa per risarcire le troppe vittime innocenti, strappandole all’anonimato dei numeri che, seppur spaventosi, nella ridda dei mass media e dei social, diventano una serialità insignificante.

Francesca Borgia vede e poi plasma con la ceramica 15.000 piccoli sudari, uno a uno, dedicando tutto il tempo e la maestria che ci vuole nel forgiare la materia, all’unicità di ognuno di quei bambini uccisi, in una sorta di rito artistico che ricompone i corpi e li risarcisce della violenza subita. Infine li allinea uno accanto all’altro in uno spazio scelto con cura, uno spazio adatto ad accoglierli e a raccogliere lo sguardo di chi verrà a vedere. Svela così, a chi visita la mostra, quello che lei ha visto: la verità del genocidio e, insieme, la necessità di agire, di cambiare, di trasformare quei sudari, che assomigliano a crisalidi, in possibilità che il mondo ritrovi urgentemente l’umanità perduta.

Entrare nell’antica Chiesa di san Tommaso, spoglia di ogni arredo sacro, vedere l’enorme distesa dei sudari fino all’abside illuminata dalla luce radente dei faretti e di pochi ceri, suggestiona lo sguardo e la coscienza, è un vedere che denuncia e provoca consapevolezza, che rivela l’enormità orrida della realtà fatta di carne e sangue.

L’installazione rappresenta una ulteriore e potente conferma della costante ricerca artistica, umana e civile di Francesca Borgia, artista messinese sensibile e poliedrica, da sempre impegnata con le sue opere a rendere visibili, al di là della bellezza, le contraddizioni del nostro tempo.

Silvana Salandra


Biografia

Francesca Borgia è nata nel 1958 a Messina, dove vive e lavora. Presente nel panorama artistico dai primi anni ottanta l’artista siciliana fa uso di molteplici mezzi espressivi. Ogni sua scelta è indirizzata al raggiungimento della massima chiarezza espressiva, tanto nei dipinti quanto nelle installazioni, che dei primi sono vere e proprie materializzazioni. Nelle sue opere emerge sempre l’attenzione verso paesaggio e ambiente, uomo e natura, dialogo e conflitto. Borgia ha sempre affiancato all’attività artistica un instancabile lavoro politico che si è manifestato in quegli accadimenti sociali provenienti dal basso, promuovendo sit-in, dibattiti, conferenze, incontri utili a penetrare l’immobilismo atavico dei suoi concittadini.