Dichiarano gli avvocati Michele Bonetti e Silvia Antonellis: “Dopo circa due anni dall’inizio di questo complesso procedimento penale, in cui abbiamo assistito gli studenti, è arrivata finalmente la condanna agli aggressori. Gli imputati sono stati condannati per i reati di lesione personale e minaccia, con aggravanti, per una pena finale di sei mesi di reclusione. Il Tribunale di Firenze ha dichiarato inoltre l’impossibilità “per il riconoscimento delle (attenuanti) generiche, avuto riguardo all’estrema gravità delle condotte e al comportamento processuale”, accertando la “veemenza della condotta ai danni di più persone offese, posta in essere anche con l’uso di armi improprie e con minacce”.
Dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi: “Oggi è un momento importante. Finalmente abbiamo ottenuto giustizia dopo essere stati vilmente aggrediti alle spalle tra le vie di Firenze per aver sventolato le nostre bandiere. Questo processo va a dare forza alla richiesta di messa in discussione delle organizzazioni di stampo fascista. Siamo stati aggrediti nei pressi del bar che, solo pochi mesi prima, era stato aperto da CasaPound proprio nel centro del capoluogo toscano. Nel mentre, nessun ravvedimento degli aggressori che non si sono presentati mai durante il processo o di CasaPound che non ha mai preso le distanze da questo gesto. Chiaramente la nostra battaglia non finisce qui. A partire da Firenze, e nel resto del paese, continueremo a lavorare nelle scuole, nelle strade, nelle piazze per costruire una società democratica e antifascista”.
Concludono i due coordinatori: “Siamo soddisfatti di questa sentenza che appare esemplare, in una prospettiva più ampia di tutela dei valori costituzionali. Risulta ovvio, infatti, che gli aggressori furono spinti da motivazioni politiche. Ma l’azione legale non può bastare. Come abbiamo ribadito con forza in ogni occasione, continueremo a portare avanti la nostra azione nelle scuole e nelle università, presidiando questi fondamentali luoghi della democrazia in cui non deve trovare spazio alcuna manifestazione fascista, e continuando, insieme alle tante organizzazioni attive sul questo fronte, a denunciare costantemente ogni azione di matrice fascista e chiedendo lo scioglimento di queste forze anticostituzionali”.
Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale Rete degli Studenti Medi
Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale Unione degli Universitari
Pubblicato giovedì 22 Marzo 2018
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