L’Assemblea dell’Emilia Romagna ha chiesto alla Giunta regionale di considerare reato di apologia di fascismo la vendita di magliette, accendini, bottiglie di vino e di ogni cimelio con l’effige di Mussolini e Hitler o di simboli del regime fascista e nazista. L’atto è stato approvato lo scorso 27 luglio con i voti favorevoli del Pd, di Sel e AltraEr. Contrari invece i gruppi di Lega Nord, Forza Italia e FdI-An, mentre il M5S ha scelto di astenersi. Il documento prevede che la compravendita di gadget ispirati al ventennio possa essere punita secondo quanto stabiliscono le leggi Scelba e Mancino, nel rispetto del dettato costituzionale (l’articolo XII delle Disposizioni transitorie e finali). L’esponente leghista Massimiliano Pompignoli ha criticato la risoluzione perché, a suo giudizio, penalizzerebbe i commercianti di Predappio.
Lo scorso anno a chiedere un provvedimento capace di contenere l’ormai dilagante vendita di souvenir inneggianti il nazifascismo era stato il Sindaco di Rimini: due turisti americani di fede ebraica erano rimasti scandalizzati dalle numerose vetrine dove erano esposte bottiglie di vino con le facce dei dittatori in etichetta.
Pubblicato giovedì 8 Settembre 2016
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