Ha voluto ricordare i Caduti delle Fosse Ardeatine e l’omicidio di Monsignor Romero, il 24 marzo 1944 e lo stesso giorno del 1980, l’arcivescovo di Bologna Monsignor Matteo Zuppi per cominciare l’intervento al XVII Congresso nazionale Anpi a Riccione. E a margine, ai microfoni di Giampiero Cazzato ha aggiunto sul conflitto in corso in Ucraina che: “dobbiamo fare di tutto perché c’è un diritto alla difesa e c’è un diritto a essere sostenuti in una via di dialogo che è l’unica che può permettere di mettere fine al conflitto”.

“E quindi – ha proseguito  – bisogna fare di tutto, in tutti i modi, anche i più dolorosi, anche per chi poi prende delle sanzioni o cerca in tutti i modi la via del dialogo perché è quella che risparmia le vite delle persone e la guerra finisce sempre al tavolo con una risoluzione pacifica. La pace – ha concluso – è sempre possibile ed è sempre da cercare e difendere. Sarebbe meglio prima difenderla che dopo. Penso che bisogna credere profondamente che la pace sia possibile. Come sembrava impossibile la guerra – ha concluso – a volte sembra impossibile la pace, ma dobbiamo credere che sia possibile”.