venerdì 12 Settembre 2025
“Una mina è il miglior soldato: non mangia, non dorme e sta sempre all’erta”. Viaggio nell’eredità della guerra in Cambogia
Nel Paese del sudest asiatico, dove cinquant’anni fa iniziava il genocidio perpetrato dal generale Pol Pot sulla sua stessa gente, poi invaso dal Vietnam, a distanza di decenni oltre alla disgregazione del tessuto sociale, alle ferite e ai traumi più evidenti restano sul terreno milioni di ordigni vigliacchi, costruiti e diffusi per amputare persone non per ucciderle. E come in ogni conflitto bellico le vittime sono soprattutto i poveri: contadini, scolaresche, braccianti agricoli. Un fotoreportage tra chi continua a vivere nel terrore