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venerdì 1 Marzo 2024

Gli scioperi del 1° marzo 1944, quando la Storia cambiò per sempre

80 anni fa, la prima e unica grande mobilitazione generale nell’Europa occupata dai nazifascisti. “Pane, pace e libertà” le parole in cui si riconobbero migliaia di operaie e operai. Il diverso caso di La Spezia e di Genova. Ma la repressione sarà spietata e feroce ovunque, pagata con la deportazione nei lager e con la morte. L’assassinio di Giacomo Buranello, studente di ingegneria e comandante GAP, e i rapporti con il Partito comunista. Vicende da conoscere perché sembrano parlare direttamente all’oggi: non tutto può nascere da rigidi assiomi e ordini pianificati, dal caos possono trarre origine comunità di lotta ed esperienze nuove, cariche di potenzialità da ascoltare, interpretare e coordinare. Perché pur tra limiti ed errori, al 25 aprile 1945 ci si arrivò anche così

martedì 27 Febbraio 2024

Diario di una giornata particolare. Quando a scuola la Memoria parla al nostro presente

Originale spettacolo teatrale organizzato in collaborazione con l’Anpi provinciale di Roma dai professori e gli studenti di due licei capitolini, il “Montale” e il “Morgagni”, nella sede dell’Istituto d’Istruzione Superiore Di Vittorio-Lattanzio. Le atrocità del nazifascismo attraverso un racconto di Primo Levi insieme a una riflessione sui tanti inferni contemporanei, dagli immigrati a Gaza. A dialogare con i docenti iscritti all’associazione dei partigiani le ragazze e i ragazzi provenienti dai quartieri popolari della città

lunedì 19 Febbraio 2024

Aiutiamo il Franja a rinascere!

Continua la raccolta fondi per ricostruire il Franja, l’ospedale in Slovenia simbolo della solidarietà partigiana e della convivenza tra popoli che hanno combattuto il nazifascismo, e della pace. Aiuta anche tu, versa sul c/c di ANPI provinciale Udine – IBAN: IT91 J076 0112 3000 0001 7980 335 causale “Solidarietà per Franja”. Ogni contributo è prezioso

mercoledì 14 Febbraio 2024

Quelle lacune del Giorno della Memoria

Storicamente dalle celebrazioni per il ricordo delle vittime dello stermino vengono esclusi i Testimoni di Geova. Eppure per le proprie convinzioni. i seguaci di quella religione che rifiutavano di votare, fare il saluto nazista, lavorare per lo sforzo bellico e di prestare servizio militare, pagarono un prezzo altissimo. Nel 1933 Hitler promise che avrebbe sterminato la loro “genia” dal Terzo Reich. Ora si comincia a ricostruire anche le loro storie

lunedì 29 Gennaio 2024

In memoria dell’arresto del Prof Gesmundo, l’insegnante di libertà assassinato alle Fosse Ardeatine

80 anni fa, il 29 gennaio 1944, venne arrestato a Roma dai fascisti e portato in via Tasso, recluso nella cella n. 13. Nelle stesse ore in città, tradito anche il compaesano Don Pietro Pappagallo. Il triste anniversario celebrato nella Capitale con Anpi, scuole e istituzioni, perché chi ha cuore la democrazia ringrazia i suoi martiri e non dimentica  

venerdì 26 Gennaio 2024

Bari, gennaio 1944. La parola ai Comitati di liberazione nazionale e al sindacato libero

Il Congresso nazionale dei Cln dei territori liberati si svolse al Teatro Piccinni il 28 e 29 gennaio. Fu la prima manifestazione pubblica delle forze antifasciste. Ci si arrivò dopo una dura lotta contro il governo Badoglio e il re Vittorio Emanuele III, “fuggiaschi a Brindisi”. In occasione dell’80°, la ricorrenza celebrata nel capoluogo pugliese alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la partecipazione anche dell’Anpi con il presidente nazionale, Gianfranco Pagliarulo. Sempre in città, negli stessi giorni di allora si tenne la prima assise della Cgl, la Confederazione generale del lavoro, dopo venti anni di regime corporativo e dittatoriale

mercoledì 17 Gennaio 2024

“Kindertransporter”. La storia dei bambini ebrei sfuggiti alla Germania nazista

“Salvate i bambini!” è stata la parola d’ordine di associazioni ebraiche e di altre confessioni religiose che, insieme a singoli cittadini coraggiosi, tra il 1938 e il 1940, organizzarono l’espatrio di circa 10mila minori tedeschi, austriaci, cechi e slovacchi, riuscendo a far loro scampare il futuro sterminio, ma dovendo superare le misure anti-immigrazione di molti Paesi democratici. Episodi rimasti ai margini delle pagine di storia che ora sono diventati anche un film. Una ricostruzione dettagliata dei fatti basata sui documenti disponibili

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 133 Anno

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

giovedì 28 Marzo 2024

Lì a Terlizzi, che pagò con due Martiri alle Fosse Ardeatine il sogno di un’Italia libera e unita

Nel Comune della Città Metropolitana di Bari, che ogni anno commemora il professor Gesmundo MdOVM, e don Pappagallo MdOMC e Giusto fra le Nazioni, per l’80° un lungo ciclo di iniziative e un corteo. Il presidente provinciale Anpi, Pasquale Martino: “Le vittime dell’Eccidio nazifascista rappresentano, dolorosamente e magnificamente, un Paese unito. Pugliesi e Piemontesi, Siciliani e Veneti, Sardi e Lombardi: ogni Regione contribuì a quel Martirio, quasi a sancire col proprio corale sacrificio il costituirsi della futura Repubblica, una e indivisibile”

lunedì 25 Marzo 2024

Fosse Ardeatine. Noi, nipoti dei 335, nei quartieri dove il boato dell’ignominia risuona ancora

Molti tra Caduti dell’Eccidio abitavano in zone popolari nella Roma di allora, come era Garbatella, poco distante dalle cave teatro della strage. I cittadini per l’80° rinnovano con più forza il patto resistente tra generazioni: laboratori nelle scuole e in calendario nelle prossime settimane tanti eventi e appuntamenti promossi con le associazioni, tra cui l’Anpi provinciale, e sostenuti dal Municipio. Si comincia il 26 marzo con un corteo tra i Lotti fino al Mausoleo sull’Ardeatina per dare il via alla nuova primavera antifascista

Gli unici muri che non dividono!

venerdì 29 Marzo 2024

La “Battaglia del Lago Santo”, tra storia e leggenda

Ad affrontare e sconfiggere ingenti forze naziste e fasciste furono solo in nove, appartenevano al Battaglione Picelli, guidati da Dante Castellucci “Facio”. Un episodio destinato a entrare fin da allora nel mito. Nell’80°, l’omaggio di istituzioni, associazioni partigiane e studenti delle scuole. Una ricostruzione dei fatti anche alla luce di testimonianze inedite per capire che per “quegli eroi la cosa più difficile da affrontare non sono stati i nemici o la stessa paura, il dolore o la fatica, ma crederci fino in fondo”

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