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martedì 11 Marzo 2025

Omaggio alla “Costituzione nata dalla Resistenza”, il Comune di Pianoro (BO) festeggia l’80° della Liberazione con 12 manifesti. Anpi: “Lieti della sensibilità dimostrata”

Una tavola al mese per ogni mese del 2025. E sarà un aprile ricco di iniziative nella cittadina del territorio Bolognese: passeggiate della memoria con rappresentazioni teatrali, la presentazione di un libro realizzato dall’Associazione dei partigiani per raccontare gli oltre 400 donne e uomini pianoresi operanti nella lotta, la commemorazione dei bersaglieri caduti nello sfondamento della Linea Gotica. Per arrivare a celebrare questo speciale 25 Aprile con la dignità che merita

domenica 9 Marzo 2025

Passione sportiva e antifascismo allo stadio. I tifosi che “resistono”

L’impegno civile si manifesta anche in curva. Se fanno notizia gli episodi di razzismo e le esibizioni delle destre estreme, esiste però una fetta di supporter che rifiuta di consegnare a saluti romani, croci celtiche e slogan discriminatori uno sport popolare e amato da milioni di persone come quello del pallone. Ad Amburgo, c’è lo storico tifo progressista del Sankt Pauli. Ma anche qui da noi non scherziamo. E insieme al sostegno alla propria squadra, si esprimono tante energie per dire no alla guerra, alle discriminazioni, al sessismo, ai femminicidi, alle stragi sui luoghi di lavoro, e ci si attiva in concreti gesti di solidarietà

martedì 4 Marzo 2025

Se educazione civica e storia sono pericolose. A scuola

Intervista a un prof preso a pugni da un gruppo di ragazzi che per strada lo avevano “interrogato” su Mussolini: «Sostenevano che il fascismo avesse fatto anche cose buone. Ho provato a spiegar loro che si trattava di un periodo tragico, e a quel punto mi hanno colpito e sono scappati. In classe vedo studenti fare saluti romani, senza nemmeno capire cosa fanno, si nutrono di slogan, spesso è una moda indotta da quello che hanno attorno»

giovedì 27 Febbraio 2025

Mussolini revocato a Salò, per 600 giorni capitale Rsi

Il capo del fascismo non è più cittadino onorario della località sul lago di Garda dove dopo l’8 settembre 1943 si stabilì il governo collaborazionista dei tedeschi. La benemerenza conferita nel 1924 è stata cassata dal Consiglio comunale: “Un anticipo di 25 aprile”. Il sindaco Cagnini: “Le idee rappresentate da quella onorificenza non hanno più spazio nell’Italia e nella Salò di oggi”. Ma la destra locale non ci sta. Intanto altri Comuni italiani, tra cui l’abruzzese Opi, hanno deliberato l’annullamento del riconoscimento

mercoledì 26 Febbraio 2025

Guido Leto, il tranquillo dopoguerra del capo dell’Ovra

Ai vertici della polizia politica durante il regime e poi nella Rsi, dopo la Liberazione è arrestato e incarcerato a Regina Coeli, ma verrà assolto da ogni imputazione dalla Commissione di epurazione e successivamente dalla Corte d’Appello. Reintegrato nel 1948, verrà incaricato di riattivare i servizi segreti italiani, e terminerà la carriera nel 1951 in qualità di direttore tecnico delle scuole di polizia. Morirà nel 1956, responsabile di una catena di alberghi di lusso. Nel 1943 aveva profetizzato: “L’aria non cambierà mai. Noi siamo lo Stato e lo saremo sempre. Anche senza Mussolini”

sabato 22 Febbraio 2025

I saluti romani di Musk e Bannon e il “virus fascista” nell’Europa degli anni Trenta

Il conclamato sostegno alle estreme destre, a cominciare dalla tedesca AfD, dell’ad di Tesla, l’approfondirsi della crisi delle liberal-democrazie in Occidente e il vorticoso ridefinirsi delle relazioni internazionali in un contesto geopolitico segnato da gravi focolai bellici e dall’aggressivo dinamismo dell’amministrazione Usa. Alla vigilia del voto in Germania, senza cadere nella trappola di estrinseche analogie, nel tentativo di contribuire ad avere maggiore consapevolezza dei rischi incombenti sull’attuale fase storica, val la pena riandare a quando la divaricazione tra capitalismo e democrazia portò alla fascistizzazione di larga parte del Vecchio continente. Sullo sfondo di un acuto scontro sociale e politico

lunedì 17 Febbraio 2025

Dentro la Guerra fredda, “I Partigiani della Pace”. Ieri e oggi

Da Hiroshima e Nagasaki, la dottrina Truman e la Nato all’esperienza del movimento internazionale che, lanciato da Urss e partiti di sinistra, si oppose per primo all’uso della bomba atomica e a cui aderirono migliaia di persone e decine di intellettuali e scienziati, anche cattolici. Oggi, con l’unilateralismo delle scelte di politica estera Usa e la continua corsa ad armamenti sempre più terrificanti e distruttivi, siamo chiamati di nuovo a una grande responsabilità perché una guerra mondiale non diventi una concreta minaccia, come chiede altresì la “diplomazia della speranza” di Papa Bergoglio. Da uno degli incontri de “I martedì della Pace”, un percorso di studi di Anpi Bari e Comune che proseguirà fino a maggio: per fornirci una “cassetta degli attrezzi” e provare a operare concretamente per la Pace

giovedì 13 Febbraio 2025

Genocidio armeno, il primo del XX secolo. Ma l’Occidente l’ha insabbiato

È il crimine contro l’umanità che ha portato a coniare il termine. Eppure ancora oggi quei fatti, 1 milione e mezzo di morti, vengono negati. Con questa intervista ad Ani Balian, consigliera Unione degli Armeni d’Italia, esploriamo le radici del negazionismo turco, le conseguenze del mancato riconoscimento. Non si tratta solo di una tragedia passata, ma di una ferita ancora aperta che continua a influenzare la geopolitica e il rispetto dei diritti umani nel mondo. È la memoria di una lotta per la verità, la giustizia e il rispetto della dignità e della storia di un popolo

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 149 Anno

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Pace, coesistenza, neutralità. Un’altra strada è possibile

Mettere in campo un’alternativa alla guerra si può, riattivando i processi di coesistenza pacifica e di neutralità. Tanti però i nodi da sciogliere, a partire dal ruolo della Nato, che dal 1999 si è trasformata in un agente offensivo che spinge tutti gli “esclusi” a riarmarsi. Il secondo ostacolo è proprio la disastrosa corsa al riarmo dell’Europa, da bloccare al più presto. È difficile parlare oggi di pace, ma è necessario. Non bastano però gli appelli morali: serve una mobilitazione mondiale che esprima una critica politica alla guerra; un movimento che, ricalcando quello dei Partigiani della Pace degli Anni 50, si ponga come obiettivo quello di “non implorare la pace ai fautori di guerra, ma costringerli ad accettarla”. E noi, accanto alla parola pace ne mettiamo un’altra: antifascismo, vera premessa per la realizzazione di una società nuova

Non solo cittadino onorario d’Italia, il capo del fascismo pure laureato honoris causa. In Svizzera

Nasce così, per fare i conti con il passato, “Docteur Mussolini. Un passé sensible”, una mostra all’Università di Losanna (fino al 21 settembre) realizzata grazie ad Anpi Ginevra, Colonie Libere Italiane, Comitato XXV Aprile di Zurigo e le associazioni antifasciste presenti nella Confederazione elvetica, dopo aver chiesto ma non ottenuto dall’ateneo la revoca del diploma conferito al dittatore nel 1937. E si è lanciata una petizione online affinché si ricordi Jean Wintsch, l’unico professore che disse No

KLER.CSK “Non sprecate il mio sacrificio”

80 anni di ANPI – La Resistenza continua

Le tappe salienti dell’impegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia si intrecciano strettamente con la vita della Repubblica. Da ieri a oggi. Il video è stato realizzato da Silvia Folchi, testi di Gabriele Bartolini, Silvia Folchi, Andrea Liparoto. Da guardare e scaricare

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