Il presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Destino, ha portato i saluti dell’Amministrazione cittadina

“I giovani interrogano la Costituzione”: è questo il topic della seconda edizione della Festa degli Studenti Antifascisti di Melfi, nel Potentino. Ragazze e ragazzi iscritti all’Anpi, un’associazione che da sempre lotta per tutelare le libertà conquistate, contrastare il fascismo e trasmettere alle nuove generazioni lo spirito dell’impegno e della libertà.

Lo scorso 14 ottobre il centro Hospitalis di Melfi ha visto il coinvolgimento degli studenti e di illustri ospiti che hanno potuto tracciare assieme a loro i “confini” della Costituzione.

Donato Verrastro, docente di storia contemporanea dell’UniBas; Alberto Iannuzzi, presidente della sezione civile della Corte di Appello di Potenza; e Antonella Dolci, presidente della sezione Anpi di Stoccolma, hanno contribuito a rendere possibile un evento che ha coinvolto tutta la comunità melfese, interrogandosi su valori e principi costituzionali.

L’intervento di Anna Martino, presidente Anpi di Melfi. Accanto Alberto Iannuzzi, presidente della sezione civile della Corte di Appello di Potenza, e Donato Verrastro, docente di storia contemporanea dell’UniBas

Come di consueto, i ringraziamenti più sentiti da parte dei ragazzi sono andati sia alla presente amministrazione comunale sia agli ospiti e soprattutto ad Anna Martino, presidente Anpi Melfi e grande fautrice dell’incontro.

In collegamento Antonella Dolci, presidente della sezione Anpi Stoccolama, figlia del partigiano di GL Gioacchino Dolci e nipote di Francesco Saverio Nitti, originario di Melfi, presidente del Consiglio del Regno d’Italia, deputato e più volte ministro

Il suo saluto e ringraziamento è stato rivolto in primo luogo ad Antonella Dolci: «nipote del nostro illustre concittadino Francesco Saverio Nitti e figlia di Gioacchino Dolci, membro del movimento “Giustizia e Libertà”, che ha combattuto contro il regime fascista per una società libera e civile».

Parole che risuonano come un risveglio per le giovani menti.

«Il trinomio Antifascismo-Resistenza-Costituzione è il filo conduttore che lega gli obiettivi programmatici della nostra associazione – ha aggiunto la presidente Martino –. La Costituzione deve essere conosciuta, studiata e amata perché nei 139 articoli è presente il sistema di valori che fa crescere la speranza e insieme motiva all’impegno sociale e civile».

I ragazzi domandano e gli ospiti rispondono a tutti gli interrogativi

Così Anna Martino ha dato il via alla seconda edizione della Festa dei Giovani Antifascisti, un incalzante dialogo tra giovani curiosi e attenti e ospiti scrupolosi e disponibili.

Gli studenti hanno rivolto domande molto stimolanti, abbracciando più tematiche.

La nostra Carta costituzionale ha ormai settantacinque anni ed è stata scritta dopo la negativa parentesi fascista che ha cambiato la cultura, la politica e il senso di partecipazione. Proprio per queste ragioni, forse, oggi i valori che fungono da pilastri risultano affievoliti.

Tanti i giovani iscritti all’Anpi di Melfi che hanno partecipato con grande attenzione all’incontro

Il colpevole di questo processo però non è il tempo che ci separa dalla sua stesura, ma gli strumenti e le modalità attraverso cui questi valori sono stati trasmessi durante gli anni. E la scuola, luogo di formazione per eccellenza, ha per troppo tempo tralasciato l’insegnamento dell’educazione civica. Il sistema scolastico risulta essersi perso dietro obbiettivi e programmi che hanno puntato eccessivamente l’attenzione sulle questioni prestazionali e non sul background della identità culturale antifascista del Paese.

Soddisfazione tra gli studenti per le risposte ricevute alle loro domande sulla Costituzione

La Costituzione non è solo una carta, non è solo manifesto politico. È anche fonte di diritto, la legge delle leggi, che si rivolge a tutti i cittadini e agli organi che esercitano il potere.

Nel dibattito non è mancata una riflessione sul ruolo delle madri costituenti: il loro ruolo, la possibilità di rappresentare gli interessi del genere femminile, l’introduzione del suffragio universale nel 1946.

Dai due ospiti-relatori non è stato tralasciato neppure il ruolo centrale dell’articolo 3, per ricordare quell’eguaglianza formale e sostanziale affermata e purtroppo minata molte volte.

I ragazzi si sono detti soddisfatti delle risposte ricevute, hanno potuto mettere insieme i pezzi – per loro molto spesso confusi – di un puzzle che attende di essere completato.

Ci sarà modo di farlo, ha assicurato la presidente Anpi di Melfi, Anna Martino, annunciando il ciclo di eventi e incontri che interesserà tutto il 2023, in occasione del 75° anniversario dell’entrata in vigore della Carta costituzionale. Da parte di chi scrive, auguriamo buon lavoro ai ragazzi e all’associazione tutta, con la convinzione che questa Festa sia diventata ormai una tappa fissa per la celebrazione di ideali che non invecchieranno mai.

Ilaria Fuschetto e Federica Tomasulo, studentesse e giovani iscritte ad Anpi Melfi