
“Nell’immediato dopoguerra fu tra i fondatori del partito di ispirazione fascista Movimento Sociale Italiano”. Così nero, appunto, su bianco riferisce candidamente il Comune di Nicotera, 6mila abitanti in provincia di Vibo Valentia, nell’incipit della scheda illustrativa dedicata a Giorgio Almirante per informare la cittadinanza di un cambio di intitolazione della centralissima piazza Cavour.
C’è chi nota un Largo vittime delle foibe ma non della Shoah, e chi argomenta: se “si vuole abolire il nome di Cavour, il padre liberale dell’Unità d’Italia, per sostituirlo con quello di Almirante, neppure nicoterese, lo si dovrebbe ben motivare”.
La reazione dell’Anpi provinciale non si è fatta attendere. «Abbiamo ribadito più volte – dice il presidente Silvestro Scalamandré – anche il 25 aprile, che le strade si intitolano a cittadini distintisi per il loro contributo dato alla storia del nostro Paese, alla crescita della società». Un omaggio doveroso, continua il presidente dell’Anpi provinciale di Vibo Valentia dovrebbe essere piuttosto riconosciuto «alle donne e uomini riuniti nella resistenza all’infame regime nazifascista, sacrificando la loro vita per conquistare la libertà di tutti. Abbiamo chiesto che a loro sia tributato l’onore dell’intestazione di piazze e strade, invitando con forza l’amministrazione comunale di Nicotera di retrocedere dalla decisione di intestare una via della città al repubblichino Almirante».
Intanto sono stati i cittadini a rivolgersi al prefetto, mostrando la loro indignazione per una “decisione vergognosa” e hanno avviato due petizioni.

Una sottolinea “gravi e grandi errori, nonché dimenticanze” nel preservare e custodire il patrimonio di storia cittadina. La seconda propone al posto di piazza “Giorgio Almirante, razzista, antisemita, e collaborazionista dei nazisti” una via a un giovane del luogo ucciso per un debito di droga da cento euro affinché il suo tragico errore sia da monito alle giovani generazioni”. Entrambe rimarcano l’esclusione da ogni meccanismo popolare di coinvolgimento e di proposte da parte di cittadini e associazioni, forse non aspettandosi un simile comportamento da un’amministrazione eletta due anni fa dopo un lungo commissariamento per infiltrazioni mafiose.

Eppure su Facebook in data 5 maggio il sindaco Giuseppe Marasco ha festeggiato l’approvazione del nuovo Statuto comunale perché grazie a “questo importante strumento, l’amministrazione comunale potrà coinvolgere, come promesso in campagna elettorale, tutti i cittadini Nicoteresi nella gestione della cosa pubblica”. Era il vecchio ordinamento, vien da chiedersi, a impedire alla giunta municipale qualsiasi processo partecipativo?
Pubblicato giovedì 13 Maggio 2021
Stampato il 26/09/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/ci-vediamo-in-piazza-camillo-benso-almirante/