Firenze, il corteo nelle strade del centro storico sfila fino a Piazza Santa Croce. Tutte le foto sono di Valentina Giunta, vicepresidente comitatoprovinciale Anpi Ravenna e presidente sezione Bagnacavallo

Un corteo nel centro storico, insieme a tantissimi studenti, tra le strade dove si annida la violenza che si richiama al fascismo, poi in piazza Santa Croce, per la manifestazione in difesa della scuola pubblica e della Costituzione indetta da Cgil, Cisl e Uil e l’adesione dell’Anpi, oltre a quella di tante associazioni e partiti progressisti.

Tra gli interventi dal palco di una piazza stracolma, colorata da striscioni e bandiere e tante fasce tricolori dei sindaci del territorio, con i leader il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha ricostruito i rapporti tra gli aggressori che hanno messo in atto l’azione squadrista davanti al liceo Michelangiolo, sul filo nero che porta a Fratelli d’Italia (ricordiamo l’inchiesta del Gruppo di lavoro su neofascismo e web del nostro giornale).

Firenze, piazza Santa Croce, 4 marzo 2023. L’intervento del presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo

Ha richiamato Giorgia Meloni, il presidente nazionale dei partigiani: “È presidente del Consiglio. Come la mettiamo, signora Meloni? Lei che piange per le leggi razziali ma non condanna il fascismo, lei che non apre bocca in occasione della marcia su Roma. Sciolga per decreto l’associazione Casaggì”.

Ha puntato il dito sul governo: “C’è qualcosa di distorto in questo modo di fare di alcuni ministri, c’è l’arroganza del potere, il disprezzo della vita umana, la faziosità del padrone delle ferriere”.

Ma, ha concluso Pagliarulo, “Non si illudano!”, perché “C’è un popolo grande e unito, fatto da chi è andato a votare e da chi non è andato a votare, che è pronto a contrastare in ogni modo pacifico e con ogni mezzo legale chiunque voglia trasformare il nostro libero e bellissimo Paese in uno Stato autoritario e oscurantista”.

Ancora.  “Questo è il popolo che scende in piazza ogni 25 aprile. Questo è il popolo della Repubblica democratica fondata sul lavoro. Questo è il popolo che difende i diritti umani e sostiene il dovere della solidarietà. Questo è il popolo della dignità sociale. Questo popolo grande e unito è il popolo della Costituzione. No pasaran!”.

E alla fine tutti insieme dalla piazza, dalle strade e dal palco si canta Bella Ciao.

Foto di Valentina Giunta, vicepresidente Anpi provinciale Ravenna e presidente della sezione di Bagnacavallo