Il 2 giugno promosso dall’Anpi è stato molto più di un doveroso omaggio alle 21 Madri costituenti. Nella Festa della Repubblica, nell’anno della pandemia, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha voluto fornire – ispirandosi a quelle meravigliose donne che con infinita passione e forza delle idee democratiche contribuirono alla ideazione e alla scrittura della nostra Costituzione – decisivi stimoli di rinascita.

“Il 2 giugno saremo impegnati non solo a celebrare una data storica – aveva dichiarato la presidente nazionale dell’Anpi, Carla Nespolo – ma lanceremo un messaggio forte e chiaro: per risolvere la crisi attuale è fondamentale e imprescindibile attuare pienamente la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza”.

E così è stato, così sono brillate donne e memoria attiva: non è stato sempre facile trovare i luoghi di sepoltura, e dunque l’occasione in alcuni casi ha permesso, grazie a realtà civili o religiose locali, anche di restaurare quelle tombe simbolo. Nei cimiteri delle località che custodiscono le spoglie delle costituenti si sono riuniti i rappresentanti dell’Anpi, che hanno organizzato e mobilitato con grande generosità e senso di appartenenza, dei sodalizi combattentistici e di quelli della deportazione accanto ai sindaci, ai rappresentanti degli altri enti locali e a quelli del governo nazionale. A partecipare, quando è stato possibile, anche i discendenti delle 21. Insieme, per deporre rose rosse.

Le commemorazioni, va detto, seppur limitate per il doveroso rispetto delle norme anti Covid, si sono in realtà tenute in tutta Italia, nelle piazze intitolate a quelle straordinarie donne, ai sacrari oppure davanti alle targhe e alle lapidi a loro dedicate.

Nella galleria fotografica vi proponiamo alcune delle immagini giunte in redazione, documento di una bellissima giornata che avuto una rilevante risonanza mediatica. La Costituzione, le sue rose, la sua marca liberatrice hanno, evidentemente, sempre ragione.