Campidoglio, Sala della Protomoteca. La conferenza stampa di Europe for Peace sulla manifestaziione nazionale del 5 novembre a Roma

A 8 mesi dall’inizio della guerra in Ucraina l’Anpi si è unita a oltre 500 realtà associative per la manifestazione di Europe for Peace che si terrà il 5 novembre a Roma e avrà per titolo “Cessate il fuoco subito – Negoziato per la pace”.

Un evento ormai improcrastinabile presentato questa mattina nella sala della Protomoteca, in Campidoglio, in una conferenza stampa indetta dalla coalizione che si è mobilitata per la pace. Sarà «una manifestazione della società civile italiana, non è promossa da nessun partito politico» hanno chiarito subito gli organizzatori. L’obiettivo è unire e sensibilizzare la popolazione contro la guerra e fermare l’escalation di quello che, senza una mediazione di pace, si prepara a divenire un conflitto mondiale con drammatiche conseguenze.

L’appello diffuso nei giorni scorsi e la manifestazione nazionale sono volti infatti a mettere in campo la diplomazia e tutte le risorse disponibili, al fine di far prevalere il diritto internazionale.

Oltre 500 le associazioni che hanno aderito alla mobilitazione nazionale del 5 novembre. Nella foto, l’intervento di Sergio Bassoli, Rete italiana pace e disarmo

«La manifestazione del 5 novembre sarà della popolazione italiana – ha spiegato in apertura di conferenza Sergio Bassoli, presidente di Rete italiana pace e disarmo –. Chiediamo alle nostre istituzioni di intervenire perché non ci sia più la guerra. Sono state tantissime le adesioni, c’è già la partecipazione di 500 realtà associative e sono in costante aumento».

Il corteo dovrebbe partire alle 12 da piazza della Repubblica e arrivare a San Giovanni, «ma stiamo aspettando le autorizzazioni definitive» ha precisato Bassoli.

Alla conferenza stampa per la presentazione della manifestazione nazionale per la pace del 5 novembre a rappresentare l’Anpi, Fabrizio De Sanctis, responsabile esteri dei partigiani

A rappresentare l’Anpi nazionale, il responsabile esteri dell’associazione dei partigiani e presidente del provinciale di Roma, Fabrizio De Sanctis: «C’è stato uno sperpero di risorse utilizzate per gli armamenti che potrebbero essere utilizzate in altro modo, per affrontare la crisi e contro la povertà. È necessario – ha proseguito De Sanctis – un cambio di rotta radicale per interrompere un’escalation che ci sta portando verso la distruzione totale, con la guerra nucleare. Anpi vuole la pace come valore assoluto».

L’iniziativa nazionale sarà preceduta da tre giornate di mobilitazione in oltre 70 città. Anche Roma si è attivata, ha annunciato De Sanctis, e venerdì prossimo, 21 ottobre, in Campidoglio si terrà una fiaccolata.

Tra le realtà della società civile intervenute questa mattina erano presenti oltre ad Anpi, anche Cgil, Cisl, Acli, Comunità Sant’Egidio, Libera, Rete No Bavaglio, Arci, Comunità Assisi, Rete dei numeri Pari, Emergency.

Rossella Miccio, presidente dell’associazione fondata da Gino Strada, ha ricordato che mancano pochi secondi alla mezzanotte nucleare: «Chiediamo urgentemente un cessate il fuoco in Ucraina e un ritorno ai negoziati, a una conferenza internazionale perché la pace è una responsabilità globale ed è un bisogno urgente e necessario per tutto il mondo, non solo per la crisi ucraina».

Linda Di Benedetto