Il magnifico 7 ottobre della Marcia della Pace con Anpi, Cgil, Arci, Libera e tantissime altre associazioni. Una marea festosa di giovani e persone di ogni età
Sono più della testimonianza di una straordinaria mobilitazione. Le foto che vi proponiamo nella galleria, tutte scattate da Valentina Giunta dell’Anpi di Bagnacavallo alla Marcia 2018, documentano – una volta di più – l’impegno e la passione civile di un’Italia che c’è, forte delle tante associazioni che hanno aderito alla Perugia-Assisi, di migliaia di persone di ogni età che hanno percorso venticinque chilometri sotto la pioggia non per affermare i principi universali della pace, della solidarietà e dell’accoglienza alla base di ogni convivere democratico, ma anche per dire No a ogni discriminazione e razzismo, altro tema portante dell’iniziativa di quest’anno. Avendo nel cuore Riace. Quei volti gioiosi e al contempo decisi sono un nuovo punto di partenza per un Paese che, per riprendere le parole della Presidente nazionale Anpi Carla Nespolo, è “capace di marciare oltre, con l’entusiasmo, la generosità e il senso di responsabilità che ci hanno trasmesso le partigiane e i partigiani”. E davvero si deve parlare di generosità tutti i partecipanti.
È da segnalare una presenza mai così ampia, motivata e organizzata delle compagne e dei compagni dell’Anpi, come attestato, fra l’altro, dall’ampio reportage fotografico. Certo, c’erano tre gazebo dell’Associazione dei partigiani. C’erano migliaia e migliaia di bandierine Anpi su ciascuna delle quali erano scolpite tre parole: “L’umanità al potere”. Ma c’erano anche i dialetti. Tutti i dialetti del nostro Paese, dal siciliano al milanese, per attestare una presenza dei combattenti per la libertà, dei loro figli e nipoti, giunti da ogni parte d’Italia.
Valentina Giunta il 7 ottobre ha realizzato ben 1600 fotografie, e dunque la raccolta che segue è appena una piccola parte, ma in quei visi, siamo certi, potrà rispecchiarsi ognuno di noi.
Pubblicato venerdì 26 Ottobre 2018
Stampato il 26/09/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/lumanita-al-potere-alla-perugia-assisi/
Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Pubblichiamo la lettera aperta di un gruppo di giovani neoiscritti all’Associazione bolognese dei partigiani. Raccontano la loro voglia di riappropriarsi della politica. Quella buona. Per affermare i diritti e i valori universali sanciti nella Carta fondamentale italiana. “Non solo la Memoria, ma un’attiva partecipazione”
Tantissime persone e rappresentanti delle istituzioni a Catanzaro per l’incontro “L’Umanità al potere – Migranti: costruiamo ponti non muri” promosso dall’Anpi Calabria e l’Anpi nazionale con la partecipazione di Carla Nespolo
Presentate le proposte dell’ANPI e dell’Istituto Cervi. Le leggi Scelba e Mancino. Gli interventi legislativi. Un Testo Unico di riordino della materia. La Scuola Superiore della Magistratura. La formazione dei cittadini, il ruolo della scuola e l’accordo ANPI-MIUR. La funzione delle Autonomie
Al via il pagamento di 5.000 euro introdotto dal governo Meloni che un migrante dovrà sborsare per non essere trattenuto in un Cpr “per rimpatri veloci” durante la valutazione della richiesta di asilo. Un dazio per transitare nel territorio italiano, quasi quasi per essere “in vacanza”, come disse qualcuno anni fa sui confinati del fascismo, che andrà tra le voci in entrata del bilancio finanziario italiano
A colloquio con Mario Bonifacio, partigiano di 95 anni. Un ricordo lucidissimo dei momenti più drammatici seguiti all’armistizio e dei lunghi mesi della Resistenza affidato a un giovane che vuol capire. Un ragionamento che fa luce anche sul presente, sul ritorno della guerra e sulla necessità di costruire una pace vera attraverso il disarmo
Il racconto del colpo di Stato dell’11 settembre 1973 nelle parole della secondogenita del presidente cileno pronunciate a Cuba, in Plaza de la Revolución, davanti a una folla sterminata e al “líder máximo” Fidel Castro. Il giorno del golpe la giovane, incinta di otto mesi, volle essere comunque accanto al padre. Le ultime ore di un uomo che continuò a combattere con le armi in pugno fino alla morte
Nelle settimane successive, in una “nazione allo sbando”, mentre già gli “unni meccanizzati” colpivano con stragi e rappresaglie civili e militari sbandati, non pochi dei quali meridionali, da una coraggiosa disobbedienza di massa nacque la Resistenza. Al Sud come al Nord, le energie migliori decisero di riappropriarsi del loro destino, di battersi per la rinascita del Paese contro gli invasori nazisti e i loro complici fascisti
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