Opera simbolica 70° Cartello con vista insieme

Incredibilmente, non c’era a Firenze un monumento in ricordo della Liberazione della Città.  A riparare al torto di memoria storica, civile e democratica ha pensato un concorso rivolto agli studenti dell’Accademia delle Belle Arti voluto dalla Federazione Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza e dall’Assessorato alla Cultura di Firenze, con il patrocinio della Regione Toscana, l’ANPI e l’Istituto storico della Resistenza in Toscana.

Le macerie di POnte vecchio
Le macerie di uno dei ponti sull’Arno

L’opera vincitrice si chiama Iter, perché vuol rappresentare un collegamento diretto tra presente e passato hanno spiegato gli autori, Nicola Rossini e Niccolò Vannucchi: “È stata progettata e realizzata nelle lingue attuali delle arti visive, cioè scultura, fotografia, video, stabilendo un ponte effettivo tra generazioni diverse: i giovani artisti e i partigiani.

Il fruitore passando attraverso il “fog screen”, ripercorre l’avvenimento storico compiendo un’esperienza sensoriale e visiva. Attraversare Iter è riappropriarsi dei valori della lotta di Liberazione”.

Collocato alla Biblioteca delle Oblate, Iter è stato inaugurato lo scorso 10 agosto dal primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, dando così di fatto il via alle celebrazioni per il 71° della Liberazione cittadina.

Iter ha proposto e fatto rivivere i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio che l’11 agosto 1944 annunciò la Liberazione della città. Tra le immagini e i suoni “da vivere”, le esplosioni durante i combattimenti contro i nazifascisti, le macerie di Ponte Vecchio, il corteo dei partigiani nella città liberata e la fine della guerra a Firenze.