medaglia liberazione
La medaglia della Liberazione (Da http://www.fiammeverdibrescia.it/news/page/3/)

La decorazione è il riconoscimento che il Governo, col Ministero della Difesa, ha deciso di coniare in occasione del 70° della Liberazione.

Dopo la cerimonia di consegna ai labari delle associazioni nazionali, svoltasi ad aprile nella Capitale, alla presenza del ministro Roberta Pinotti, è ora la volta delle comunità locali. Gli insigniti saranno oltre 8.000. Già sono 1.000 le medaglie inviate ai prefetti. Le altre lo saranno nei prossimi mesi per completare le consegne nei primi mesi del 2016: Settantesimo delle prime elezioni libere e della Costituente.

Ora l’iter prevede l’invio ai prefetti delle medaglie. Sarà ogni territorio, con la collaborazione delle associazioni e dei sindaci, a scegliere come e quando organizzare la consegna. Si è attivata anche l’ANCI, l’associazione dei Comuni italiani. “Quest’anno, nel 70° della Resistenza e della Guerra di Liberazione – spiega Luciano Guerzoni, Vice Presidente Nazionale Vicario dell’ANPI e della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane – lo Stato, attraverso il Governo ed il Parlamento ha promosso numerose iniziative. Senz’altro è tra le più apprezzabili l’istituzione della Medaglia della Liberazione.  Si è colto nel segno. Si è rotta la coltre di silenzio e di indifferenza sulla storia e la memoria dei partigiani! Per l’onorificenza l’ANPI Nazionale, attraverso i Comitati Provinciali e le Sezioni all’estero, ha segnalato 5.911 partigiani viventi. 2.000 di loro non sono iscritti all’Associazione. Ciò prova sapienza politica e la vitale e diffusa rete organizzativa dell’ANPI. Noi antifascisti abbiamo così rimesso alle partigiane ed ai partigiani uno dei tanti debiti che abbiamo verso di loro.

Oltremodo significativo è il fatto che tante staffette partigiane abbiano, con la Medaglia della Liberazione, finalmente un riconoscimento dello Stato, del loro essenziale contributo alla conquista della libertà, della democrazia e dell’indipendenza nazionale. Grazie a loro è cambiato ed ancora cambierà il ruolo della donna in Italia”.

Le associazioni della Resistenza hanno fornito l’imprescindibile punto di partenza: i nomi di quanti, protagonisti di quella stagione, sono ancora tra noi, residenti in Italia o all’estero. Un tamtam che ha valicano confini e oceani, preso in carico dai dirigenti e attivisti all’ANPI e dagli iscritti. Dai figli e dai nipoti dei partigiani. L’idea, ora, è di chiamare a raccolta sindaci e autorità di territori, l’ANPI e gli altri sodalizi, parlamentari, consiglieri regionali e comunali, le associazioni sindacali e gli studenti, coinvolgendo storici per conoscere le novità degli studiosi sulla lotta contro l‘occupante nazifascista e la Liberazione nelle singole parti d’Italia. All’estero le Medaglie saranno consegnate da ambasciate e consolati.

Un’opportunità di partecipazione e trasmissione di memoria attiva e viva più che mai. Una festa, civile e corale, ancora insieme agli “Ultimi partigiani” per una Liberazione lunga oltre 70 anni.