Il comandante partigiano Arrigo Boldrini (Bulow), che ebbe un ruolo fondamentale nella liberazione dell’Emilia Romagna, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare il 20 febbraio del 1945, in piazza Garibaldi a Ravenna, dal generale Richard McCreery, comandante dell'8ª Armata britannica
Il comandante partigiano Arrigo Boldrini (Bulow), che ebbe un ruolo fondamentale nella liberazione dell’Emilia Romagna, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare il 20 febbraio del 1945, in piazza Garibaldi a Ravenna, dal generale Richard McCreery, comandante dell’8ª Armata britannica

L’Emilia-Romagna dà un esempio di buon governo e di attenzione alla natura antifascista delle istituzioni.

Nei giorni scorsi l’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato la legge “Memoria del Novecento – Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna”, mettendo a bilancio 1 milione di euro per il 2016 e 1 milione per il 2017. Viene così accolta un’esigenza che riguarda direttamente associazioni partigiane, istituti di ricerca, fondazioni e istituzioni.

“L’arco temporale scelto – dichiara l’assessore regionale a Cultura e Legalità della Regione, Massimo Mezzetti – comprende le vicende nazionali e i fatti accaduti in Emilia-Romagna, dai primi anni del secolo passando per le due Guerra mondiali, il ventennio fascista, la Liberazione e la ricostruzione democratica del nostro Paese, la nascita della Costituzione fino ai drammi delle stragi e del terrorismo che purtroppo hanno colpito così duramente questa regione. Su tali fatti si concentreranno ricerche, studi, divulgazioni, attività didattiche rivolte prevalentemente alle nuove generazioni attraverso iniziative dirette della Regione e con il coinvolgimento di tutti i soggetti, compresi scuole e università, che da tempo lavorano su questo terreno”.

L’assessore Massimo Mezzetti (da http://www.sassuolo2000.it/img/2016/01/Assessore-Mezzetti-611x407.jpg)
L’assessore Massimo Mezzetti (da http://www.sassuolo2000.it/img/2016/01/Assessore-Mezzetti-611×407.jpg)

Il cuore della legge è il riconoscimento della memoria dei fatti avvenuti in regione e che hanno contribuito in modo decisivo alla costruzione dell’assetto repubblicano e democratico del nostro Paese. Per questo la legge promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e politico dell’antifascismo e della Resistenza, che riconosce come valori fondamentali dell’ordinamento costituzionale dello Stato e della Regione. A questo fine si incentiva la conservazione del patrimonio documentario e le attività tese a mantenere vivo il ricordo di fatti, avvenimenti e persone che abbiano fortemente contrassegnato la storia italiana del Novecento.

La legge prevede il riconoscimento del ruolo e delle attività relative a queste tematiche svolte dagli istituti storici dell’Emilia-Romagna associati alla rete dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, le Istituzioni culturali che sovrintendono ai luoghi della memoria, le Associazioni partigiane, combattentistiche e reducistiche.

Perciò si intende favorire il coordinamento degli interventi promossi dai diversi soggetti, pubblici e privati, che operano in tale ambito, con la creazione e il rafforzamento di reti e di aggregazioni fra le associazioni, gli enti e gli istituti che operano nel campo della memoria.

Ci si attende ora che altre Regioni prendano a modello la legge approvata dall’Emilia-Romagna.