Furio Honsell

Un fotomontaggio che raffigura il matematico Furio Honsell, già sindaco di Udine e fervente antifascista, in divisa da deportato e con la scritta “sindaco di Auschwitz”. Sulla divisa, il distintivo dell’Anpi. Il tutto stampato in forma di adesivi posti in vari luoghi della città. La bestialità dei neofascisti (o neonazisti?) si manifesta ancora nelle forme più becere, per di più in una località insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per la lotta di Liberazione.

Il coefficiente d’intelligenza prossimo allo zero manifestato dagli autori del gesto si manifesta nella sua grigia pienezza, vale a dire nell’irrisione attraverso l’uso di simboli della più grande tragedia del 900, e ricorda, per alcuni aspetti, la vicenda degli adesivi con l’immagine di Anna Frank prodotti – si suppone – da alcuni ultras della squadra di calcio della Lazio. Con qualcosa di diverso, certo, e forse di peggio: l’intimidazione e l’attacco ad una persona, Furio Honsell, dalla personalità specchiata. Grazie al sindaco Honsell, Udine è stata “defascistizzata”, vale a dire che il Comune ha approvato una delibera che vieta l’assegnazione di spazi comunali a iniziative di tipo fascista, nazista o razzista.

Non solo: hanno incollato gli adesivi su muri e pali della luce in piazza Primo Maggio e via Sant’Agostino, presso clinica La Quiete dove il 9 febbraio 2009 morì Eluana Englaro. “Da sindaco ho voluto accogliere Eluana, in una casa di cura dove potesse ottenere la sospensione dei trattamenti che la tenevano in vita”, ha ricordato Honsell in una recente intervista al ilfattoquotidiano.it.

A Furio Honsell va la piena solidarietà della redazione di Patria Indipendente e dell’Anpi nazionale, oltre che, naturalmente, dall’Anpi udinese e friulana. Questo episodio conferma – se ancora vi fosse bisogno di conferme – non solo la pericolosità dei comportamenti delle bande neofascisti e la giustezza della campagna che da tempo questa testata ha avviato contro tali comportamenti, ma anche l’urgenza si assumere provvedimenti che portino allo scioglimento di tutte le organizzazioni di tipo neofascista e neonazista.