Salorno revoca la cittadinanza a Mussolini

Nel paese in provincia di Bolzano niente più onorificenza al capo fascista. Proposta da alcuni parlamentari una modifica della legge Scelba: reato vendere gadget nostalgici

La delibera del 1924 del Comune di Motagna, in Bassa Atesina
La delibera del 1924 del Comune di Motagna, in Bassa Atesina

Qualche buona notizia: con un ordine del giorno per il Consiglio comunale, il sindaco Roland Lazzeri della Südtiroler Volkspartei, ha messo a votazione l’annullamento dell’onorificenza concessa al dittatore nel 1924, e cioè la cittadinanza onoraria. A favore si sono espressi 17 consiglieri, uno solo si è astenuto. “Sono molto contenta del passo fatto a Salorno. Era veramente ora”, è il commento di Eva Klotz, la fondatrice del partito separatista Süd-Tiroler Freiheit (Stf). “Il fascismo è stato per l’Alto Adige un capitolo molto doloroso, quindi è inaccettabile che Mussolini sia cittadino onorario di una città altoatesina”, ha commentato Zelger Stefan, consigliere Stf nel vicino Comune di Termeno.

La stessa iniziativa, infatti, era stata presa qualche anno fa dai limitrofi Comuni di Montagna, Termeno, Ora e Cortaccia. Nel 2012, la Stf, alla luce dell’inchiesta avviata dalla procura di Verona, in riferimento a bottiglie di vino con Hitler sull’etichetta, ha chiesto il divieto di gadget fascisti –  acquistabili in Italia – con ritratti del duce e del führer.

Istantanea in un negozio di Rimini (da http://www.winetaste.it/i-vini-del-fascismo-da-vietare/)
Istantanea in un negozio di Rimini (da http://www.winetaste.it/i-vini-del-fascismo-da-vietare/)

A proposito di bottiglie di vino, ve ne sono ancora in circolazione con tanto di effigie di Mussolini e di suoi relativi aforismi. Ma vi sono anche – come si sa – distintivi, statuette, calendari, oggetti di varia e composita chincaglieria, tutti rigorosamente marchiati con una simbologia fascista. A ben cercare, c’è persino il manganello con la scritta “Memento audere semper”, tanto per non dimenticare che D’Annunzio stava proprio da quella parte. E si tratta solo di un piccolo florilegio del museo della stupidità che caratterizza il commercio di questi souvenir della nostalgia nera.

Ma è lecito vendere un’oggettistica così sfacciatamente di propaganda fascista? Non sarebbe ora di chiudere la bottega degli orrori, non fosse altro che per rispetto della Repubblica democratica e dei martiri e delle vittime della volontà di potenza col fez e col moschetto? Sì, sarebbe proprio ora. Così la pensa un gruppo di parlamentari che si è impegnato ad integrare la legge Scelba del 1952, che vieta la riorganizzazione del partito fascista, introducendo un nuovo comma, per cui  chiunque diffonda o venda beni mobili raffiguranti simbologie fasciste, è soggetto alla stessa pena prevista dal comma 1 per questo reato.

 

Potrebbe interessarti

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 127 Anno

Leggi il numero 127

Tutti i numeri

Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

martedì 3 Ottobre 2023

A perenne Memoria

Presentato anche per il 2024 il Progetto ANPI “Per la valorizzazione dei luoghi della Resistenza in Italia”, già approvato dal Ministero della Difesa per il contributo 2023. Grazie al quale è ancora possibile intervenire quest’anno su cippi, lapidi e monumenti che necessitano di urgente opera di restauro. C’è tempo fino a dicembre per riqualificare e le richieste vanno indirizzate all’ANPI Nazionale. E l’Associazione fa sapere che una parte dei fondi raccolti con la sottoscrizione per l’alluvione in Emilia-Romagna sarà destinata alle “pietre” partigiane danneggiate dal fango. Nell’articolo i riferimenti per chi è interessato

venerdì 29 Settembre 2023

Bosco Martese, una storia ancora nella leggenda. Dopo 80 anni

Parri la definì la “prima nostra battaglia in campo aperto”, combattuta e vinta da antifascisti, civili, militari, ex prigionieri di guerra alleati fuggiti dai campi di concentramento. Per l’anniversario, intere scolaresche sono salite su quei luogi, tra faggi e querce secolari. Interventi delle istituzioni locali e tante associazioni. A rappresentare l’Anpi nazionale, Tamara Ferretti della segreteria nazionale. E in classe per tutta la settimana, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, lezioni di storia della Resistenza

venerdì 29 Settembre 2023

Ucraina, una pace sempre più utopica?

La guerra sembra senza sbocchi. Mentre continua il conflitto sul campo, a livello internazionale quasi nessun Paese (fatta eccezione per la Cina e il Vaticano) sembra intenzionato a lavorare almeno per un cessate il fuoco. Intanto l’Europa si riserva di utilizzare parte dei fondi del Pnrr per finanziare la produzione di nuove armi. La posizione del Governo italiano e delle opposizioni. Come non va il mondo, secondo un ragazzo di 19 anni

giovedì 28 Settembre 2023

La “democrazia difficile” e il compromesso storico di Enrico Berlinguer

Subito dopo il colpo di Stato in Cile, in un’Italia stretta nella morsa di un neofascismo strisciante, trame eversive, servizi segreti deviati e attentati terroristici, il segretario del Partito comunista ri-proponeva una strategia politica per evitare la saldatura tra forze «dal centro all’estrema destra». E il 28 settembre 1973 su “Rinascita” pubblicava “Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile”, inaugurando un faticoso dialogo a distanza tra i due maggiori partiti democratici in Parlamento, la Dc e il Pci. Ma dovrà fare i conti con una realtà internazionale che sia in Occidente sia all’Est scoraggerà il suo progetto

giovedì 28 Settembre 2023

Le note della libertà rinascono con il Canzoniere Vicentino

Lo storico gruppo musicale popolare presenta una nuova edizione della sua raccolta di canti e musiche dell’antifascismo e della Resistenza. Sono 18 brani, alcuni molto famosi e altri meno conosciuti, ma comunque impressi nella memoria: da Bella Ciao a 8 settembre, da Mamma mi dole a Fischia il vento. Appuntamento venerdì 29 settembre al Teatro Astra di Vicenza

Resta informato