La situazione attuale è il risultato di oltre un decennio di politiche che hanno contribuito a peggiorare le condizioni salariali e di lavoro a milioni di persone.

Giunti al governo nel 2010, i Conservatori e gli alleati Liberal-Democratici hanno posto sulle spalle dei lavoratori il costo della crisi economico-finanziaria tramite la cosiddetta austerità. Da allora i dipendenti pubblici hanno visto il susseguirsi di anni in cui gli scatti della paga sono stati contenuti entro l’1%, mentre i leggermente più sostanziosi aumenti nel settore privato sono stati accompagnati da un più frequente ricorso al precariato e da contratti part-time forzati. In tutto ciò, se da un lato i lavoratori hanno goduto di un’inflazione che non ha superato il 2%, dall’altro hanno dovuto far fronte a incrementi ben più pesanti per i trasporti, per le utenze domestiche e per gli affitti.

I primi a decretare l’astensione del lavoro nel giugno dello scorso anno sono stati i lavoratori delle ferrovie aderenti al sindacato RMT e gli avvocati penalisti, cui nel corso dei mesi sono seguiti vertenze e scioperi nella sanità, nella scuola, nelle università, negli altri ambiti del trasporto merci e passeggeri, nelle poste ed in un’altra decina di settori. Vista la natura restrittiva delle leggi in materia sindacale, gli scioperi si limitano a questioni come gli aumenti salariali o la revisione dei termini contrattuali, solitamente a svantaggio dei lavoratori. Di conseguenza è altamente improbabile vedere il Regno Unito paralizzato da scioperi massicci come quelli registrati in Francia recentemente.
I sindacati sono stati in grado di recepire e dar voce a questo bisogno, ma i principali partiti ancora no; quando la politica non recepisce le istanze dei cittadini si possono aprire scenari pericolosi per la democrazia, occorre che le organizzazioni democratiche e antifasciste come la nostra vigilino.
Simone Rossi, Anpi Londra
Pubblicato lunedì 20 Febbraio 2023
Stampato il 01/10/2023 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/girotondo-intorno-al-mondo/nel-regno-unito-e-lanno-del-malcontento/