Sì, perché la non conferma del contratto a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto è il simbolo di una inquietante, seppure non proprio inedita, rivoluzione: il servizio pubblico va reso privato, ossia governativo.
Basta dunque istinti e orientamenti democratici, qui c’è da dettare e diffondere una e una sola linea politica. E le sue radici, per troppi anni e troppa barbarie antifascista relegate nei bassifondi. Basta giornalistume e culturame sinistro, qui ci vuole un sano ed etnico patriottismo.
E ce ne freghiamo se Che tempo che fa aveva un’audience e introiti pubblicitari molto consistenti, qui c’è un tempo urgente da sistemare.
Ora, non sarà facile contrastare questo ulteriore passaggio autoritaristico, questa tensione epurativa, come denunciato ieri dal Presidente nazionale ANPI, ma si dovrà. In tante e tanti. Abbiamo un patrimonio di valori e intelligenze storiche enorme tra le mani e nella coscienza da illuminare ogni giorno, con ogni post, e in ogni manifestazione possibile. Si chiama battaglia culturale. Se non ora quando?
Andrea Liparoto, responsabile Ufficio stampa e comunicazione ANPI
Pubblicato lunedì 15 Maggio 2023
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