Pubblicato lunedì 13 Marzo 2023
Stampato il 07/09/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/numeri-cartacei/2014/
venerdì 6 Settembre 2024
Il regime imponeva di avere la tessera del Pnf per esercitarlo e varò norme ferree per regolamentare un fenomeno sociale che non si era riusciti ad arginare in nessun modo e che diventò funzionale allo Stato, anche sul piano economico. Ai confinati politici era vietato frequentare “meretrici”. E dai documenti si conferma con chiarezza l’idea autoritaria e patriarcale della donna tout court. Sui social anche una mostra-museo
giovedì 5 Settembre 2024
Il nome di battaglia era “Alberto”, fu comandante della 122ª Brigata Garibaldi. La sua lotta contro il nazifascismo non conobbe confini: Spagna, Francia, Urss, Italia. Venne catturato, torturato e fucilato a Brescia. Non è stato solo un combattente guerrigliero, ma l’avanguardia di una visione d’Europa antifascista, portatrice di pace, fratellanza, uguaglianza e libertà
mercoledì 4 Settembre 2024
Proseguono i festeggiamenti per gli 80 anni dalla liberazione nazifascista delle città italiane. Questa volta ricordiamo l’ingresso a Pisa, il 2 settembre ‘44, dei partigiani della formazione Nevilio Casarosa, che dopo aver aperto la strada a San Giuliano Terme alle truppe alleate si diressero verso il capoluogo. Con il murale di ILDE, il Comune e l’ANPI di San Giuliano Terme (Pisa) riportano alla memoria la distruzione e la desolazione causate dalla guerra, ma anche la speranza di ricostruire un futuro nella cultura della convivenza pacifica tra popoli
Numero 140 Anno
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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.
Il nome di battaglia era “Alberto”, fu comandante della 122ª Brigata Garibaldi. La sua lotta contro il nazifascismo non conobbe confini: Spagna, Francia, Urss, Italia. Venne catturato, torturato e fucilato a Brescia. Non è stato solo un combattente guerrigliero, ma l’avanguardia di una visione d’Europa antifascista, portatrice di pace, fratellanza, uguaglianza e libertà
venerdì 16 Agosto 2024
Il 16 agosto 1924 viene ritrovato nelle campagne vicino Roma il cadavere del deputato socialista assassinato per ordine di Mussolini. Antifascista intransigente non ebbe il sostegno dei suoi compagni di partito. Pagò con la vita la battaglia per la democrazia. Aveva denunciato le violenze e i brogli che avevano pesantemente condizionato le elezioni e recenti studi hanno rivelato anche l’intenzione di rendere pubblico l’accordo tra il governo fascista e la compagnia petrolifera statunitense Sinclair Oil, con il quale si concedeva – in cambio di laute tangenti – il monopolio della ricerca dell’oro nero nel sottosuolo italiano
Nei ricordi di Italo Meneghin, una vicenda terribile in un contesto spietato: il rastrellamento nazifascista del Grappa. La memoria mai rimossa di un bimbo di sette anni, il coraggio di un’insegnante e la riconoscenza dell’alunno di allora. Ecco cosa accadde 80 anni fa a Quero, provincia di Belluno
Giuseppe Martino e Giuseppe Restifo
Nata in provincia di Messina, è studentessa di ingegneria a Napoli quando partecipa alle Quattro Giornate, poi reclutata dai servizi segreti inglesi per missioni speciali è addestrata alle azioni di lancio oltre le linee tedesche. In Veneto svolgerà anche un ruolo politico, operando per l’unità di tutte le formazioni, ed elaborerà un piano militare per la cacciata dell’occupante. Dopo la Liberazione sposerà un combattente conosciuto durante la lotta e tornerà in Sicilia, a Cammarata (la tela del paracadute diverrà una elegante camicetta). È scomparsa nel 2009 a 96 anni. Nuovi documenti sulla sua eccezionale esperienza sono emersi al National Archives di Londra
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